
11 vini da bere per festeggiare Capodanno
Quale modo migliore per festeggiare Capodanno se non con una buona bottiglia di vino? Rosso, bianco, spumante, ecco le nostre scelte per brindare al nuovo anno, tra vini biologici e colture sostenibili
"Diamoci all’ozio in tutto, tranne che nell’amore e nel bere". Con questa famosa citazione del filosofo tedesco Gotthold Lessing, vi presentiamo le nostre scelte a tema vino. Proposte e novità per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, bevendo un buon vino durante il cenone di Capodanno, per brindare, da soli o in compagnia, alla notte più elettrizzante dell'anno, sempre con un occhio attento anche al nostro pianeta.
Di seguito, ecco le nostre scelte: 9 ottimi vini da bere durante le feste e il cenone di Capodanno.
Salute!
1. MUMM Grand Cordon Kraft Box e la sua eco-designed box
Partiamo con uno champagne, il migliore amico dei brindisi di mezzanotte a Capodanno ed, in generale, delle festività. Con Mumm Grand Cordon Kraft Box, la Maison vuole ribadire che il lusso è strettamente intrecciato all’attenzione per il pianeta. Un messaggio chiaro e forte, che si traduce in una box dalla matericità naturale realizzata in carta per il 93% riciclata 100% riciclabile, con ridotto uso di inchiostri senza l’utilizzo di plastica. La bottiglia, realizzata in vetro riciclato, è una delle più leggere al mondo: 835 grammi per 750 milligrammi di bollicine.
Il Mumm Grand Cordon esprime tutte le sfumature del Pinot Noir. L’assemblage comprende più di 100 cru, per un vino audace e ricco che sa bilanciare superbamente la forza e la struttura del Pinot Noir, l’eleganza e la mineralità dello Chardonnay e le note fruttate del Meunier. Di un giallo paglierino brillante, bollicine raffinate testimoniano l'eleganza e la dinamica dello champagne, il quale rivela aromi di vaniglia, caramello e frutti tropicali gialli tra cui spicca l’ananas. www.mumm.com
2. 12eMezzo, la linea delle feste di Varvaglione 1921
Una linea speciale dedicata alle festività, come sempre all’insegna delle esperienze multisensoriali, in pieno stile Varvaglione. Vino e musica non sono mai stati così connessi: sull'etichetta dei vini della linea 12eMezzo (Negramaro, Primitivo e Malvasia Bianca), infatti, campeggerà un QR Code che rimanderà a una playlist creata ad hoc su Spotify dall’azienda vinicola ionica, in cui ritrovare tutte le versioni dei brani natalizi più amati.
Marzia Varvaglione con la linea 12emezzo
Dopo aver acquistato il proprio vino, basterà scansionare con il proprio telefono la sua etichetta glam per essere trasportati nelle culture e nei modi di vivere il Natale dei vari Paesi del Mondo, attraverso canzoni secolari o più moderne. Un Capodanno in cui costruire nuovi ricordi gioiosi in famiglia, sorseggiando anche un pezzo di Puglia e di Taranto: nella speciale playlist natalizia non mancherà, infatti, la Pastorale Tarantina. Potete ascoltare la Playlist Spotify a questo link. www.varvaglione.com
3. Il Greco di Tufo Riserva 2020 dell’azienda Fonzone
Una novità assoluta, una vera chicca che viene dal cuore dell'Irpinia, terra di grandissimi vini apprezzati in tutto il mondo. Qui la famiglia Fonzone Caccese ha scelto di realizzare il suo sogno: coltivare le varietà autoctone per produrre vini sartoriali che raccontano nel bicchiere l’amore e il rispetto per il territorio, ma anche il valore dell’appartenenza ad una grande famiglia, insieme all’enologo Luca D’attoma, pioniere della viticoltura biologica e grande esperto di biodinamica.
Il Greco di Tufo DOCG di Fonzone nasce dai vigneti di Altavilla Irpina e Montefusco che crescono lungo ripidi pendii tra i 650 e i 450 m s.l.m. Il microclima, i terreni argilloso-tufacei-calcarei e le basse rese conferiscono caratteri esclusivi alle uve che, alla raccolta, si presentano di un caratteristico giallo carico. È un vino morbido, succoso, con un finale lungo che svela gradevoli sensazioni di albicocca secca. Con i migliori grappoli raccolti esclusivamente dai vigneti di Altavilla Irpina si realizza Oikois Greco di Tufo DOCG Riserva, un bianco strutturato, complesso, profumato che insieme al Sequoia Irpinia Fiano D'Avellino DOCG Riserva rappresenta la grande novità di quest'anno, ideale per brindare al nuovo in arrivo. www.fonzone.it
4. Moro di Testa di Feudi del Pisciotto
Un grande vino rosso a base di Syrah e appena un tocco di Nero d’Avola, il principe dei vitigni siciliani. Feudi del Pisciotto presenta Moro di Testa, il nuovo Grand Cru della tenuta siciliana in Val di Noto. I vigneti si estendono sino ad un’altitudine di 300 metri s.l.m., situati ai margini della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi e a pochi km dal mare: un microclima ideale per la produzione di vini importanti.
Ad evidenziare il carattere siciliano di questo vino, l’immagine del Moro in etichetta, tratta da una scultura del grande ceramista di Caltagirone Giacomo Alessi, che rievoca l'occupazione da parte dei Mori di Mauritania avvenuta intorno al 1.000 D.C. Di colore rosso rubino intenso, Moro di Testa seduce all’olfatto con le spiccate note speziate, tipiche delle uve Syrah, in particolare pepe nero e cannella; al palato, regala un frutto fresco e croccante, come la mora, il mirtillo ma anche ribes e cassis, note tipiche, queste ultime, del Nero d’Avola più pregiato. www.feudidelpisciotto.it
5. Il Brut Millesimato di Lungarotti
Dal cuore dell’Umbria, 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano e quella di Montefalco, dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Lungarotti propone un vino spumante Metodo Classico da uve Chardonnay e Pinot Nero. Dorato, limpido e brillante, con perlage a grana molto fine e persistente, ha un profumo intenso e avvolgente che richiama la mandorla, la nocciola e una lieve espressione di crosta di pane. Il gusto è secco e pieno, fruttato e di bella struttura, e lascia nel finale un tocco agrumato con un’acidità fresca e pulita. lungarotti.it
6. Metodo Classico Brut 30 mesi di Venturini Baldini
Siamo sulle storiche Colline Matidilche tra Parma e Reggio Emilia. La tenuta familiare Venturini Baldini realizza vini biologici con un approccio nel pieno rispetto della natura e del suo ecosistema, un forte legame al territorio e la sua tradizione, e uno spirito di innovazione. Il vino spumante bianco Emilia IGP di qualità Brut (Pinot Nero, Chardonnay, Pinot Meunier) è un'elegante bollicina di colore giallo paglierino, brillante, dal perlage fine. Al naso è fragrante, regala note di frutta a pasta bianca con sentori di crosta di pane a cui si aggiungono note di miele millefiori. In bocca risulta elegante, vellutato, dalle piacevoli note minerali, con una vena acida rinfrescante. venturinibaldini.it
7. Elemento Indigeno, il vino di Compagnia dei Caraibi
Il progetto di ricerca dedicato ai vini internazionali di Compagnia dei Caraibi, non si ferma: in occasione delle festività, continua a viaggiare per il mondo, nei territori più inconsueti, alla ricerca di storie di vino autentiche. La proposta per il periodo di festa parte dal Regno Unito con il Gusbourne Reserve Brut, dell’omonima tenuta diventata una delle realtà di riferimento per gli sparkling wine britannici; si passa poi nell’Emisfero Australe, in Argentina, con il Nuna Sparkling di Chakana Wines, famiglia italiana originaria della Valtellina; per chi desiderasse poi un brindisi dal gusto esotico, si approda nella terra del Sol Levante, in Giappone con l'Aruga Branca Brilhante di Katsunuma, ad oggi la cantina-simbolo dell'identità vitivinicola giapponese più profonda. elementoindigeno.com
8. L'annata 2018 del Crausé Tenuta Mazzolino
Venti ettari vitati, dolcemente adagiati sulla riva destra del Po, nella zona collinare a ridosso degli Appennini, nel cuore dell’Oltrepò Pavese. Tenuta Mazzolino produce vini che sono custodi di una tradizione enologica d’eccellenza, legata al territorio, ma con uno spirito contemporaneo e internazionale. L'azienda di Corvino San Quirico presenta il look rinnovato del suo Pinot Nero Metodo Classico, nella prima annata, frutto del lavoro con il guru delle bollicine, Dominique Leboeuf.
Il Cruasè 2018 è un 100% Pinot Nero vinificato in rosa fine e stratificato. All'olfatto si evidenziano i piccoli frutti rossi, la scorza di agrumi e le note di pasticceria portate dalla lunga ma equilibrata permanenza sui lieviti. Al palato possiede un'effervescenza fine e setosa, ravvivata da vibrante acidità e leggera vena sapida ben fusa con la polpa succosa dei piccoli frutti rossi. La creatività dell’etichetta, dall’estetica pulita, elegante e raffinata, è a cura di ArteVino Studio. www.tenuta-mazzolino.com
9. Poggio Argentiera
Maremma. Toscana meridionale. Un territorio tra il mar Tirreno e il Monte Amiata, nella zona adiacente al Parco Naturale della Maremma. Una squadra giovane quella di Poggio Argentiera, il cui team è capitanato dall'enologo Giovanni Frascolla, classe 1997, il quale dirige un team di ragazzi che ha a che fare con 20 ettari coltivati situati tra mare e collina, nei quali il rispetto della vite e del territorio è la filosofia alla base della produzione. La DOCG Morellino di Scansano è sicuramente protagonista tra i vini che nascono qui.
I ragazzi di Poggio Argentiera
Sei i vini prodotti: il bianco Guazza, Toscana Vermentino IGT; il Maremmante, brioso incontro tra due grandi uve alloctone quali il Cabernet Franc e Syrah; Podere Adua, un Toscana IGT nel quale il Ciliegiolo dimostra tutte le sue qualità; i due Morellini DOCG: il Bellamarsilia, figlio di un blend di Sangiovese e Ciliegiolo. Si passa poi al Capatosta, composto da Sangiovese, Ciliegiolo e un piccolo tocco di Alicante. Ed infine Lalicante, un Alicante in purezza nella versione passita da vendemmia tardiva da vecchie vigne. poggioargentiera.com
10. Villa Sparina, regina del Gavi
Eletta Cantina Europea dell'anno ai Wine Star Awards, per le feste di quest'anno, Capodanno incluso, Villa Sparina, la rinomata azienda vitivinicola della famiglia Moccagatta che spicca tra le cantine della denominazione Gavi Docg, propone le sue eleganti e raffinate confezioni di pregevole fattura e di diversi materiali (cartone, legno). Quelli di Villa Sparina sono vini che si riconoscono per equilibrio strutturale, armonia complessiva e riconoscibilità territoriale.
Dal Villa Sparina 10, Cru di Villa Sparina ottenuto dalle migliori uve, in cui spiccano note di frutta secca e spezie, con sentori di anice e menta, al Monterotondo Gavi, ottenuto da ricche e complesse uve, con sentori di pera e agrumi, fino al Metodo Classico Blanc De Blancs e al Barbera del Monferrato DOC, dal colore rosso rubino acceso con succose note di lampone. www.villasparinaresort.it
11. La linea Warth di Tenuta Moser
Carlo e Matteo Moser hanno voluto dare un’impronta ancora più decisa e caratterizzante alla selezione di sette vini fermi (Gewürztraminer, Riesling Renano, Moscato Giallo, Müller Thurgau, Rubro, Teroldego, Lagrein) che valorizzano il terroir trentino attraverso l’inconfondibile stile Moser. La nuova immagine della linea Warth è firmata dall’artista Paolo Tait: un logo che racchiude l’identità e i valori della cantina trentina.
Ph. Daniele Mosna
Eleganti, freschi, diretti, questi vini Trentino DOC e Vigneti delle Dolomiti IGT valorizzano le peculiarità del terroir trentino. Il nome “Warth”, toponimo delle antiche mappe catastali austro-ungariche, indica il magnifico anfiteatro di vigneti situato sulla collina di Gardolo di Mezzo, affacciato sulla città di Trento. mosertrento.com

Giorgia Brandolese
Da The Wire ai Pearl Jam, passando per Grant Achatz. Musicista, Giornalista, laureata in Comunicazione pubblicitaria, nel corso degli anni si specializza in Cinema, Serie Tv, Alta Cucina.
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