Vivian Maier in mostra a Nuoro
Per la prima volta in Italia, il Museo MAN di Nuoro ospiterà dal 10 luglio al 18 ottobre un’incredibile retrospettiva dedicata a Vivian Maier, una fotografa statunitense, ignota ai più fino a qualche anno fa.
Come per molti artisti celebri, la fama di questa donna è arrivata postuma. Un’enorme quantità di negativi e foto è stata ritrovata, infatti, poco più di dieci anni fa, grazie al lavoro del giornalista americano John Maloof.
Spinto dalla necessità di reperire del materiale fotografico per il suo libro, dedicato alla città di Chicago, il reporter decide di acquistare, ad un’asta, una cassa che lui sapeva appartenere a una donna appassionata di fotografia. Il prezzo non fu per niente alto, circa 380 dollari, e al suo interno trovò decine di rullini e centinaia di negativi di fotografie mai sviluppati.
Così ebbe inizio la ricerca e la straordinaria storia di Vivian Maier andava a comporsi pezzo per pezzo, come se le sue fotografie fossero i pezzi di un puzzle che racconta la sua vita. Una donna con un lavoro qualunque, quello di bambinaia per delle famiglie benestanti, e una passione che non l’abbandonò mai, imprimere su carta dei momenti di vita quotidiana grazie alla sua Rolleiflex e alla sua Leica IIIc.
Oltre mezzo secolo di storia attraversa i suoi scatti, che raccontano la vita di tre delle metropoli più famose del mondo: New York, Chicago e Los Angeles. Un archivio sterminato, che contiene circa 150 mila negativi, pellicole non sviluppate, stampe, film in super 8 o 16 millimetri, registrazioni e appunti.
Un vero e proprio documentario, con tanto di “street photos ante litteram”, cosa che rende la Maier una vera e propria pioniera di questo genere, quando ancora non esistevano gli smartphone con fotocamera, selfiestick o i social network su cui pubblicare ogni singolo scatto.
Moltissimi furono anche gli autoritratti, realizzati usando le vetrine dei negozi come autoriflettenti, divenendo così precursore dei nostri tanto amati “selfie”, che ormai accompagnano la nostra vita di tutti i giorni.
120 immagini, scattate tra i primi anni ’50 e la fine degli anni ’60, dieci filmati in super 8 e una serie inedita di provini a contatto compongono questa interessantissima mostra ospitata dal Museo MAN di Nuoro, aprendo uno spiraglio nella vita di questa donna, che, proprio come Emily Dickinson, ha passato la sua vita dedicandosi alla sua arte, senza mai pubblicare nulla.
Un lunghissimo flashback nostalgico, che rivela i segreti della quotidianità delle città più famose del mondo. Un omaggio a questa incredibile artista che ha regalato al mondo storie di un’indimenticabile dolcezza.
Nel 2007, John Maloof ha anche pubblicato il documentario “Alla ricerca di Vivian Maier”, storia di una delle più imponenti collezioni fotografiche del ventesimo secolo.
Museo MAN di Nuoro Via Sebastiano Satta, 27, 08100 Nuoro (NU)
Orari apertura: 10:00-13:00 / 15:00-20:00
Biglietti:
- Intero: 3,00 euro
- Ridotto: 2,00 euro (dai 18 ai 25 anni)
- Gratuito: under 18 e over 65.
- Gratuito: prima domenica del mese
- Biglietto unico MAN/TRIBU: 4,00 euro
Website: http://www.museoman.it/
Adele Di Giovanni
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