Lo Spazio Oberdan racconta Robert Capa
Dal 29 marzo al 13 aprile 2015 presso lo Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana presenta due documentari e un film inediti in Italia dedicati a Robert Capa, il leggendario fotografo ebreo ungherese, protagonista anche di una straordinaria mostra fotografica organizzata dalla Città Metropolitana di Milano nelle sale di Spazio Oberdan fino al 26 aprile 2015.
I documentari in programma sono "Robert Capa: In Love and War", una dettagliatissima ricognizione sulla vita personale e artistica del grande fotografo, che ricostruisce la vicenda umana e artistica di Capa attraverso materiali d’archivio straordinari e interviste a familiari (il fratello Cornell Capa, pure fotogiornalista), amici e colleghi, come Henri Cartier-Bresson, con cui Capa fondò l’agenzia fotografica Magnum; fra le testimonianze anche quella di Isabella Rossellini, che parla della breve storia d’amore fra il fotografo e la madre Ingrid Bergman. Il secondo documentario che verrà proiettato, sarà "L’homme qui voulait croire à sa légende" (2004) di Patrick Jeudy, un altro ritratto di Capa e una ricostruzione della sua straordinaria avventura a partire dal suo scatto più famoso, ovvero il repubblicano spagnolo colto mentre cade colpito a morte; anche questo film propone interviste e immagini d’archivio straordinarie, si vedono fra gli altri, oltre a John Morris e allo stesso Robert Capa, la compagna Gerda Taro, Ingrid Bergman, Clark Gable. Sarà infine possibile assistere all'unico film diretto da Capa, "The Journey", girato in Israele nel 1951, che racconta il viaggio degli immigrati che giungevano dall'Europa al porto di Haifa, e che da lì intraprendevano la loro nuova vita: dal soggiorno nel campo di transito, alla permanenza in un kibbutz dove i giovani raccontano le loro aspirazioni, impegnati nell'agricoltura ed in altri lavori manuali, apprendevano la lingua ebraica, condizione necessaria per continuare a vivere in Israele.
Nato a Budapest nel 1913, Capa, da molti considerato il miglior fotografo e reporter di guerra di sempre, con il suo lavoro ha reso testimonianza di cinque diversi conflitti bellici: La guerra civile spagnola (1936-1939), la Seconda guerra sino-giapponese (1938), la Seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la Prima guerra d’Indocina (1954). Per Robert Capa la guerra era parte integrante della sua vita e della sua produzione, ed arrivò a considerarla primario momento creativo, nonostante la odiasse con tutto se stesso, sia ideologicamente, sia perché la donna che più amò nella vita, Gerda Taro, anch’essa fotografa in prima linea, morì schiacciata da un carro armato. Dopo il suo servizio nella guerra arabo-israeliana del 1948 Capa aveva deciso di non partire più per il fronte, ma nel 1954 fu inviato in Indocina in sostituzione di un collega di «Life» e qui trovò la morte saltando su una mina.
29 marzo - 13 aprile 2015
Robert Capa Tra Cinema e Fotografia
Spazio Oberdan Milano Viale Vittorio Veneto 2, angolo Piazza Oberdan 02.87242114 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / www.cinetecamilano.it
Calendario proiezioni:
- Domenica 29 marzo h 17.00 - Giovedì 2 aprile h 19.00 - Venerdì 10 aprile h 16.30 "Robert Capa: In Love and War" R.: Anne Makepeace. Int.: Robert Capa, Isabella Rossellini, Henri Cartier-Bresson 2003, 90’, v.o. sott. it. Con un rigoroso lavoro di ricerca, Anne Makepeace, profonda conoscitrice di Robert Capa, ha setacciato i ricordi custoditi dagli amici della cerchia del fotografo e scoperto storie poco conosciute, reallizanndo un ritratto della vita personale del grande fotografo avvincente quanto la sua straordinaria parabola artistica e giornalistica. La Makepeace ha avuto libero accesso all’archivio dell’Internation Center of Photography di New York fondato dal fratello di Robert Capa, Cornell, a tutte le fotografie mai scattate da lui, a un’enorme quantità di suoi scritti e vari materiali provenienti da archivi di 25 diverse nazioni, senza contare le numerose interviste, tra cui l’ultimo colloquio tra Capa e il suo amico e collega Henri Cartier Bresson. Il profilo che ne emerge è la fotografia di una vita semplicemente incredibile. Il documentario è inoltre arricchito dagli indimenticabili scatti che diedero a Capa la celebrità e dai commenti di suoi amici e colleghi.
- Lunedì 6 aprile h 21.15 - Sabato 11 aprile h 15.00 - Lunedì 13 aprile h 19.30 "The Journey" R.: Robert Capa. Testi: Millard Lampell. Fot.: Jacques Latellier. 1950, 25’, v.o. sott. it. Un film realizzato da Robert Capa e voluto dall’United Jewish Appeal per favorire la raccolta di fondi a favore dei sopravvissuti alla Shoah che, arrivati nel porto di Haifa, divengono cttadini israeliani.
A seguire L’Homme qui voulait croire à sa légende R.: Patrick Jeudy. Sc.: Gérard Miller. Int.: Robert Capa, Ingrid Bergman, Clark Gable, Myrna Loy. 2004, 53’, v.o sott. it. Un documentario davvero prezioso che affronta senza remore la questione della foto più celebre di Capa, quella del miliziano colpito a morte nella guerra di Spagna: la sua possibile, per alcuni probabile, falsità, o meglio non genuinità. E anche questo film propone interviste e immagini d’archivio straordinarie: si vedono fra gli altri, oltre a John Morris e allo stesso Robert Capa, la compagna Gerda Taro – come lui fotografa di guerra, morta tragicamente durante la guerra civile spagnola –, Ingrid Bergman, Clark Gable.
Si segnala che i tre film sono stati messi a disposizione dall’Azienda speciale Villa Manin - Regione Friuli Venezia Giulia e da Cinemazero di Pordenone.
Ingresso: Intero € 7,00 Ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50 Proiezione pomeridiana feriale: intero € 5,50, ridotto € 3,50. Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema - e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.
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