Giorgio Ambrosoli narrato con canzoni e racconti
Al Nuovo Teatro Ariberto di Milano debutta Luca Maciacchini in “Giorgio Ambrosoli”, uno spettacolo intenso e profondo da non perdere.
“Giorgio Ambrosoli” di Michela Marelli e Serenella Hugony Bonzano è un monologo di “teatro-canzone” basato sulle testimonianze dirette dei familiari dell’avvocato milanese. Sarà in scena dal 3 al 6 e dal 10 al 13 Aprile 2014 al Nuovo Teatro Ariberto di Milano.
«Una ballata su mio padre. Strano, questa non l’aveva ancora pensata nessuno». Così Francesca Ambrosoli commenta il debutto, presso il teatro milanese, dello spettacolo dedicato alla memoria del padre Giorgio. Il protagonista della rappresentazione, anche nella realizzazione musicale, è Luca Maciacchini.
L’attore in scena da solo sul palco, alternando al racconto canzoni originali e accompagnandosi con la chitarra, narra la storia umana e professionale dell’avvocato milanese, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona che pagò con la propria vita il suo alto senso dello Stato e del dovere morale. Lo spettacolo si base sulle testimonianze dirette dei famigliari tra cui la moglie Annalori e il figlio Umberto e i testi fondamentali scritti sulla vicenda come “Un eroe borghese” di Corrado Stajano e “Qualunque cosa succeda” del figlio Umberto Ambrosoli.
«Luca Maciacchini racconta la vita di mio padre e la storia d’Italia negli anni ’70-’80, passando da monologhi a canzoni ironiche per descrivere i personaggi dell’epoca legati alla mafia italo-americana e conclude con il brano “Essi non sono più”, dove elenca, per nome e cognome, le numerose vittime di quel periodo» spiega Francesca Ambrosoli. «Penso che, per come è concepita, la performance sia molto adatta a un pubblico giovane. E il fatto che la storia di mio padre possa essere conosciuta dai ragazzi mi fa sempre molto piacere».
La ballata è proposta anche nelle scuole come spunto di riflessione sui temi attuali e delicati della legalità e dello Stato.
Luca Maciacchini, nel ruolo di attore ma non solo anche cantautore e forse non è azzardato definirlo anche docente, racconta la vita di Giorgio Ambrosoli, partendo da una narrazione tipo “cantastorie” e approfondendo la storia con elementi esplicativi che offrono allo spettatore la consapevolezza di una vicenda con dei lati, anche tecnicamente, oscuri.
«Questo lavoro segna per me un grande punto di svolta - afferma l’attore che da tempo è impegnato in importanti produzioni di teatro-canzone, in Italia e all’estero - perché è mosso dalla necessità di dare un contributo alla ricostruzione di qualcosa di cui oggi c’è molto bisogno: la memoria. Per sconfiggere l’indifferenza che è l’elemento primario che nutre il potere».
Francesca Ambrosoli aggiunge alle sue affermazioni: «I testi dei monologhi, scritti da Michela Marelli e Serenella Hugony Bonzano, rendono chiari anche i giri finanziari e i cambi di società fantasma che Sindona escogitava per raggiungere i suoi scopi, tenendo sempre alto il livello d’attenzione del pubblico lo spettacolo è quindi un’ occasione di pregio per raccontare le vicende oscure del nostro Paese e far conoscere comportamenti virtuosi e personaggi esemplari, pur nella loro semplicità».
Lo spettacolo si è aggiudicato il “Premio Isabella D’Este” per il teatro-canzone nel 2011 ed è stato presentato nel corso della Stagione 2011-2012 al Teatro Litta di Milano, con il patrocinio delle Fondazioni “Giorgio Ambrosoli” e “Litta”.
Uno spettacolo da non perdere per conoscere una storia non del tutto chiara, una storia che vale la pena raccontare ed ascoltare, una storia che tocca uno dei temi più importanti per il nostro paese cioè la legalità.
“Giorgio Ambrosoli”
3-4-5-6 e 10-11-12-13 aprile 2014
Nuovo Teatro Ariberto
via Daniele Crespi 9, Milano
MM2: Sant’Agostino, Sant’Ambrogio
Bus: 74, 47, 59, 94
Tram: 14, 2
Parkeggio BikeMi Piazza Sant’Agostino
Parcheggio a pagamento via Ariberto
Da mercoledì a sabato ore 20.45; domenica ore 16.30
Biglietti 12 euro; studenti 8 euro, gruppi con più di 15 persone 10 euro
Durata 1 ora e 10 minuti
