Antony and the Johnsons, la supernova torna in Italia
Antony Hegarty, meglio conosciuto con il nome di Antony and the Johnsons, è largamente considerato uno dei talenti più emozionanti e coinvolgenti che il mondo della musica contemporanea abbia visto dall’inizio del nuovo millennio. Quest’estate tre città italiane si scalderanno della sua voce e della sua luce, in occasione di tre imperdibili appuntamenti a Roma, Verona e Firenze. Facciamo però un passo indietro, per tutti coloro che non sono ancora mai entrati nell’universo stellato e tormentato di Antony e dei suoi Johnsons.
Nato nel 1971 nella contea di West Sussex, Inghilterra, viene a contatto con il mondo della musica grazie a “Kissing to be clever”, album di debutto dei Culture Club. Dichiara di aver pensato “Bene, ecco cosa fanno quelli come me: diventano cantanti". “Quelli come me”, dice. Antony infatti, già da piccolissimo, riconosce in sè un outsider, una mosca bianca mai del tutto omologabile alle altre; egli riuscirà tuttavia a fare delle sue “diversità” la sua più bella caratteristica, artistica quanto umana, forse anche grazie ad icone come Boy George, Joey Arias, Dean Johnson, Phoebe Legere, sua immensa fonte di ispirazione.
Il vero punto di svolta nella maturazione artistica di Hegarty avviene grazie al contatto con il mondo dell’underground newyorkese, della scena punk e drag, dove si esibisce in club scuri e fumosi con il collettivo di artisti “Blacklips”, in spettacoli che variano dalla pièce teatrale alla performance musicale rock, a tratti grottesca, provocatoria. E’ proprio dopo questa esperienza eclettica, nel 1995, che nasce il progetto Antony and the Johnsons, la cui attuale formazione, oltre ad Hegarty, comprende Julia Kent, Doug Wieselman, Jeff Langstone, Maxim Moston, Rob Moose, Parker Kindred e Thomas Bartlett. Nel 1998 esce l’album d’esordio, il quale si dice abbia colpito Lou Reed a tal punto da fargli dichiarare che mai nessun cantante l’aveva commosso tanto, al punto da spingerlo a proporre ad Antony di realizzare una cover di Perfect Day e di partecipare al suo tour.
Gli spettacoli di Antony and the Jonsons sono intensi e toccanti e non tardano a conquistare il pubblico dei nightclub della scena. E’ tuttavia con molto ritardo, dopo numerose collaborazioni prestigiose e qualche pubblicazione inedita, che la grande macchina della discografia mainstream si accorge veramente del valore del progetto, come spesso accade d'altronde. Solo nel 2005 infatti Antony and the Johnsons ottiene l’attenzione che merita, e il secondo album, "I Am A Bird Now", riscuote un enorme successo di critica e vendite. Quest’ultima pubblicazione è seguita nel 2009 da "The Crying Light" e da "Swanlights" nel 2010. Infine, due anni dopo, esce "Cut The World", raccolta di brani registrati in versione sinfonica insieme alla Danish National Simphony Orchestra. “Antony è la cosa più raffinata che possiate ascoltare nella vostra vita”, afferma Laurie Anderson, non molto lontana dalla verità a mio parere: le deliziose melodie di piano accompagnate dalla voce senza pari di Antony, in un duetto da togliere il fiato; i brani orchestrali ed energici, fatti di un violento esplodere di tutti gli strumenti o di una graduale crescita verso l’amplesso musicale; le liriche, alienate, ricche di tutte quelle differenze che fin da piccolo Antony ha saputo trovare in sé e che gli hanno permesso di diventare l’artista che è oggi. Come in quadro di Turner i colori si mescolano in tutta la loro drammaticità, riuscendo a dipingere sulla tela eterea del suono ogni più sentito sentimento umano, dall’angoscia di un paesaggio scuro e nebbioso alla più luminosa gioia di un cielo terso d’aprile. L’ascoltatore è trascinato in questo vortice, inerme, come le anime dei lussuriosi che portate da una parte all’altra dal vento infernale, si abbandonano infine al suo volere. Un vero e proprio dramma romantico, ricco di pathos, energia e tragicità, permette di abbandonarsi completamente, senza coscienza, alle sensazioni più profonde, rendendoci tutti rei di un peccato ancora una volta prossimo a quello dei “peccator carnali / che la ragion sommettono al talento.”
ROMA, Cavea Auditorium, lunedì 1/07/2013 (in "She is so blue", concerto con la band, in un programma di cover mai presentato in Italia) Viale Pietro De Cubertin, 15 Apertura porte: 19.00 – Inizio concerto: 21.00 Prezzi dei biglietti: 40/50/55/60 euro + prev. Info e prevendite: www.auditorium.com
FIRENZE, Mandela Forum, domenica 31/08/2013 (in "Cut the world" w/ Orchestra & co-headlining con Franco Battiato) Viale Pasquale Paoli, 3 – Firenze Apertura porte ore: 19.00 – Inizio concerto ore: 21.00 Prezzi dei biglietti: 27/45/55/70 euro + diritti di prevendita Prevendite attive: www.ticketone.it INFOLINE: www.mandelaforum.it
VERONA, Arena di Verona, lunedì 02/09/2013 (in "Cut the world" w/ Orchestra & co-headlining con Franco Battiato) Via Roma 7/D, Verona Apertura porte ore: 19.00 – Inizio concerto ore: 21.00 Prezzi dei biglietti: 50/60/70/90 euro + diritti di prevendita Prevendite attive: www.ticketone.it INFOLINE: www.eventiverona.it
