Il massaggio Thai...non è Thai!
Il massaggio thailandese o conosciuto meglio come "massaggio thai" affonda le sue origini in millenni fa.
Questo trattamento, molto amato e ricercato per i suoi benefici a livello muscolare, è in realtà l'unione di altri due tipi di filosofie ancora più antiche.
Infatti il massaggio thailandese racchiude in sé le tecniche proprie dello yoga indiano e della reflessologia cinese.
Quello che accade nel massaggio thai, definito anche "massaggio yoga", è appunto uno yoga passivo, ovvero l'operatore fa assumere le posizioni tipiche dell'hata yoga al ricevente.
Non tutti gradiscono sottoporsi a questo tipo di trattamento in quanto, se si è rigidi a livello muscolare, si possono sentire dolori durante gli scioglimenti e le trazioni.
Le posizioni della pinza, la locusta, l'arco, il cobra, etc, vengono fatte assumere dal massaggiatore. Durante le sessioni yoga chi pratica queste "Asana" (le posizioni così chiamate in sanscrito) ha la consapevolezza dei propri limiti e pian piano, anche grazie alla respirazione ottiene risultati migliori.
Durante il massaggio thailandese è il massaggiatore che fa assumere le asana e questo a volte può risultare dolorante se i muscoli sono contratti, se non si è elastici, se non si pratica yoga o stretching.
Ovviamente il bravo operatore sa benissimo fino a che punto può spingersi con il suo cliente e il dolore citato prima è quello che si può definire un dolore che fa bene.
I benefici che ne seguono sono una incredibile elasticità mai avuta, anche e soprattutto per coloro che non hanno mai fatto esercizio fisico.
Si raggiunge una consapevolezza del proprio corpo, dei propri muscoli e ossa che prima non si aveva in precedenza.
I muscoli sono tonificati, allungati, si respira meglio, si dorme meglio.
Quel dolore che si potrebbe provare durante il trattamento (non è detto che questo accada ovviamente) lascia spazio ad una sensazione di benessere fisico totale.
Oltre alle pratiche yoga, i thailandesi hanno anche assorbito molto dalla medicina cinese utilizzando le digitopressioni tipiche della riflessologia sui punti energetici dei meridiani e del piede.
Ciò che infatti si ottiene attraverso le digitopressioni e compressioni, è lo scollamento dei muscoli dalle ossa con relativo miglioramento del movimento ed elasticità, il ripristino della circolazione (soprattutto venosa) e un effetto drenante molto forte.
In particolare, con le digitopressioni e le compressioni l'effetto linfodrenante è potente e anche per questo è un trattamento che le donne prediligono.
Contrariamente ai massaggi ayurvedici o californiani, la parte mentale e spirituale non è presente. Il lavoro viene fatto sul corpo fisico ed è comunque un meraviglioso toccasana per la postura, i muscoli contratti e i dolori ad essi associati, la ritenzione idrica, etc.
Il lavoro si esegue per terra su futon, con gli abiti addosso e senza l'utilizzo di olio.
