Ocean Terminal al Teatro Il Cortile di Lugano
Venerdì 3 e sabato 4 maggio, alle ore 20.30, al Teatro Il Cortile di Lugano- Viganello, via Boscioro 18, ritorna in scena, per la seconda volta, l’attore romano di origine comasche Emanuele Vezzoli con lo spettacolo Ocean Terminal, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Piergiorgio Welby.
Emanuele Vezzoli, cresciuto all’interno delle Seterie Ratti di Guanzate, ha alle spalle una lunga carriera costellata di successi tra cinema, fiction televisive e spettacoli teatrali.
Un percorso professionale che lo ha visto recitare con grandi nomi italiani: Franco Zeffirelli in Traviata, JulieTaymor in Titus, Sergio Castellitto in Libero Burro, Stefania Casini in Un Paradiso di Bugie, Giacomo Campiotti in Mai più come prima, Souheil Ben Barka in Les Amantes de Mogador, Anna Maria Panzera in L’affare Bonnardd, Mauro Campiotti in Il Cantico di Maddalena, Panus Agelopoulus in A Hero in Rome.
Tra le numerose fiction TV di successo è stato principale protagonista in: Raccontami, Don Matteo, Incantesimo, I Cesaroni, RIS, Distretto, Nero Wolfe.
Numerose le stagioni teatrali che lo hanno visto impegnato con Luca Ronconi al Piccolo di Milano, prima al fianco di Mariangela Melato, in Quel che sapeva Masie e ancora nella trilogia Prometeo, Baccanti, Rane, quindi nel Professor Bernhardi di Schnitzler.
Con Toni Servillo recita Le False Confidenze di Marivaux. A Crotone è in scena con i Giganti della Montagna di Pirandello per la regia di Claudio Di Scanno.
E’ protagonista negli spettacoli: La Bicicletta di Stanivslaskji regia di Giancarlo Sammartano, Dal Profondo della scrittrice e regista Annamaria Panzera e Ocean Terminal di Piergiorgio Welby.
Ocean Terminal è uno degli ultimi spettacoli di cui Emanuele Vezzoli è sia regista che unico interprete.
È tratto dal romanzo “Ocean Terminal”, scritto da Piergiorgio Welby dal 1998 al 2006, dopo la sua esperienza di 45 giorni in sala di rianimazione; la scrittura è stata interrotta soltanto dal progredire della malattia. Il libro, così come viene affermato da Francesco Lioce, curatore della pubblicazione, è costituito da un insieme di “episodi” che permettono al lettore di compiere un viaggio nella vita dell’autore.
Sul palcoscenico Emanuele Vezzoli decide di portare in scena la tragedia esistenziale di Welby con passione e sentimento. L’attore non ha bisogno di scenografie. Il palco è occupato solamente da un freddo tavolo di marmo e da un lenzuolo bianco che, di volta in volta, diventa letto, casa, rifugio, baratro e infine obitorio. Ocean Terminal racconta la storia di un uomo con la magia propria del teatro.
Emanuele Vezzoli, così come Piergiorgio Welby, riesce ad arrivare dritto al cuore nonostante una prosa aspra, dura e pesante.
Ocean Terminal è una profonda riflessione sul senso della vita.
