A tu per tu con Simone Pismo del Toilet Club
Nerospinto incontra Simone Pismo, tra gli ideatori di uno dei nostri club di Milano preferiti, il Toilet.
Tra nostalgie anni 80 e letture impegnate, Simone ci mostra un lato introspettivo di sé, aprendoci il suo mondo di grafico di giorno e comunicativo di notte.
Ciao Simone, presentati ai lettori e alle lettrici di Nerospinto
Da lunedì a giovedì: mi chiamo Simone, ho 35 anni, vivo da solo in un borgo alle porte di Bergamo; sono un grafico, faccio vita da ufficio e in settimana esco poco. Da venerdì alla domenica: sempre Simone, un po’ più giovane, mi trasferisco alle porte di Milano e di notte mi trovate al Toilet Club
Qual è il tuo ruolo all’interno del progetto Toilet?
Faccio sempre il grafico, mi occupo della comunicazione, delle scartoffie, di qualche relazione esterna, in serata sto all’entrata, sempre a che fare con le persone. In realtà i ruoli interni sono sempre condivisi: non faccio tutto questo da solo, ci aiutiamo tutti a vicenda
Il bello e il brutto del tuo mestiere?
Quale dei due? In generale il bello è che mi diverto sempre e il brutto è doversi far venire delle belle idee per forza, anche quando non c’è l’ispirazione né la voglia (e ovviamente non sempre ci si riesce)
Ultimo libro letto?
Non sono un lettore assiduo, i libri che acquisto sono per lo più di consultazione. Quindi rispondo “M to M of M/M (Paris)”, Thames & Hudson Edizioni (in verità mi vergogno di citare le mie letture da scaffale Esselunga)
Ultimo cd acquistato?
Il greatest hits delle Perfume o delle Girls Aloud, non ricordo di preciso
Quali sono i tuoi punti di riferimento in campo musicale?
Ascolto parecchia musica, di svariati generi, ma niente come una buona canzone pop mi esalta di più. Cerco di rimanere aggiornato, ma in generale ammetto di essere un nostalgico: per me i riferimenti più alti arrivano ancora dagli anni ’80 e ’90
Cosa detesti in una donna? E cosa invece in un uomo?
Non faccio mai differenze di genere. Delle persone non detesto nulla di base, ma non riesco ad avere troppo a che fare con chi è troppo permaloso (un po’ come me), lunatico, indeciso, triste e depresso. Adoro invece chi sorride e prende le cose con leggerezza
Il tuo miglior difetto e il tuo peggior pregio?
È difficile parlare di se stessi in questo senso, comunque: miglior difetto: sono troppo preciso, organizzo tutto, anche la noia. Peggior pregio: credo di essere molto generoso, anche con chi conosco da poco
Stai partendo per un viaggio da eremita su di un’isola deserta e hai solo 5 minuti per decidere cosa mettere in valigia. Cosa scegli e perché
Cose di prima necessità, sicuramente qualcosa di comodo da indossare e lo spazzolino da denti. Poi della musica, cd, lettore e tante batterie
Se ti dico Nerospinto, cosa ti viene in mente?
La liquirizia e la pelle nera, ma non chiedermi perché
