"moro: i 55 giorni che cambiarono l'Italia"al Teatro Menotti
Dal 27 al gennaio al Teatro Menotti, va in scena "moro: i 55 giorni che cambiarono l'Italia", spettacolo che racconta il sequestro di Aldo Moro, avvenuto a Roma in via Mario Fani 16 marzo 1978. “Non l’hanno ucciso le Brigate Rosse, Moro e i ragazzi della scorta furono uccisi dallo Stato.” Questa frase è il fulcro dell’azione scenica ed è documentata dalle indagini del giudice Ferdinando Imposimato, titolare dei primi processi sul caso Moro, che nello spettacolo compare in video interagendo con il protagonista e rivelando verità terribili che sono rimaste nascoste per circa quarant'anni. Il titolo dello spettacolo è “moro” con la “m” minuscola a voler sottolineare che nel cognome del grande statista c’è la radice del verbo “morire”, come se la “morte” di Aldo Moro fosse stata “scritta”, fosse cioè necessaria per bloccare il dialogo con i socialcomunisti assecondando i desideri dei conservatori statunitensi e dei grandi petrolieri americani in Italia rappresentati da Giulio Andreotti e Francesco Cossiga che, dopo la morte di Moro, ebbero una folgorante carriera e condannarono l’Italia alla “sudditanza” agli USA. Moro sente che uomini di primo piano del suo stesso partito vogliono la sua morte e lo scrive in una delle ultime lettere che fanno da leit motive dello spettacolo: “Il mio sangue ricadrà su di voi, sul partito, sul Paese. Chiedo che ai miei funerali non partecipino né Autorità dello Stato, né uomini di partito. Chiedo di essere seguito dai pochi che mi hanno voluto veramente bene e sono degni di accompagnarmi con la loro preghiera e con il loro amore”.
Più che l'ennesimo spettacolo sul caso Moro, "moro: i 55 giorni che cambiarono l'Italia" racconta la necessità di sapere la verità sulla sua morte e quindi di divulgarla. Le recenti scoperte e rivelazioni del giudice Ferdinando Imposimato, titolare dei primi processi sul caso Moro, vanno verso la costruzione di una chiara verità: Moro doveva morire. Queste rivelazioni rappresentano la base contenutistica del testo teatrale, dove però le scoperte del giudice, sono intrecciate con la vita di Iozzino, Ricci e Zizzi, tre membri della scorta. Raffaele Iozzino era il poliziotto che riuscì a sparare due colpi contro i terroristi. Domenico Ricci era l’autista di fiducia di Moro. Francesco Zizzi era poliziotto ma soprattutto era un bravo chitarrista e cantante di piano bar. Era al suo primo giorno di lavoro quel 16 marzo avendo sostituito, proprio quella mattina, la guardia titolare che aveva presentato un certificato medico di malattia. Nelle parole e nelle azioni di Ciro Iozzino, fratello di Raffaele, protagonista dello spettacolo, abbiamo voluto descrivere le ansie e la disperazione di un ragazzo del sud a cui strappano parte importante della vita. Con la figura della mamma di Raffaele, continuamente evocata, si vuole far parlare la disperazione di una mamma che non riesce a darsi pace, una mamma che vede il figlio partire per servire lo Stato e se lo ritrova poi morto senza sapere i nomi degli assassini. L'altro obiettivo è dello spettacolo è quello di informare sulle “colpe” di Francesco Cossiga e Giulio Andreotti che “non hanno voluto salvare Moro”.
Il Giudice Ferdinando Imposimato e Ulderico Pesce hanno attivato sul sito www.uldericopesce.it una petizione popolare per chiedere che tutti i documenti relativi all'assassinio di Aldo Moro e dei membri della scorta, compresi quelli che riguardano le Brigate Rosse, vengano desecretati.
Dal 27 al 30 gennaio
moro: i 55 giorni che cambiarono l'Italia
Di Ferdinando Imposimato e Ulderico Pesce Interventi in video del giudice Ferdinando Imposimato Interpretato e diretto da Ulderico Pesce Produzione Centro Mediterraneo delle Arti
Orari spettacolo: Lunedì riposo Martedì, giovedì, venerdì, sabato - ore 20.30 Mercoledì - ore 19.30 Domenica - ore 17.00
Prezzi biglietti: Intero - € 25.00 Convenzioni - € 20.00 Ridotto/under 25 - € 20,00 Ridotto/over 65 (residenti a Milano) € 12,50 Ridotto/over 65 (residenti fuori Milano) € 17,50 Prevendita - € 1,50
Teatro Menotti via Ciro Menotti 11, Milano tel. 02 36592544 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Acquisti online con carta di credito su www.teatromenotti.org
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