Una ricca rassegna nuove storie all'Elfo Puccini
Il Teatro Elfo Puccini di Milano apre il 2015 con una interessante e ricca programmazione.
In Sala Bausch dal 7 al 14 gennaio la rassegna nuove storie ospita il Premio Scenario 2013 e Premio Hystrio-Castel dei Mondi 2104 Mio figlio era come un padre per me di e con Marta Dalla Via. Dalla collaborazione tra i Fratelli Dalla Via, Marta e Diego, che da casuale ed affettiva diventa effettiva, nasce questo nuovo progetto totalmente pensato con mani e cervelli sdoppiati, un'impresa famigliare che traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. La storia di una ricca famiglia del nord est italiano in cui i due fratelli architettano l'omicidio dei genitori, un omicidio "due punto zero", che non prevede né armi né spargimento di sangue, fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico nascosto tra le smagliature del quotidiano vivere borghese. Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga.
Dall'8 al 18 gennaio sarà invece la Sala Fassbinder ad ospitare i due spettacoli di Giuliana Musso, un'autrice-interprete che non rinuncia mai alla leggerezza, all'ironia, all'empatia, che all'Elfo Puccini festeggia 14 anni di tour e 350 repliche.
Dall'8 all'11 gennaio sarà infatti possibile assistere alla sua ultima produzione, La fabbrica dei Preti, in cui l'attrice interpreta tre anziani preti che si raccontano con franchezza: la giovinezza in un seminario, i tabù, le regole, le gerarchie, e poi l’impatto col mondo delle donne, le frustrazioni ma anche la ricerca e la scoperta di una personale forma di felicità umana. Un'occasione per ridere di noi stessi, ridendo di loro, e consolare le nostre solitudini nel commuoverci per le loro.
Dal 13 al 18 gennaio la seconda proposta è invece lo spettacolo considerato “storico” nella tetralogia di Giuliana Musso, Nati in casa, scritto in collaborazione con Massimo Somaglino, che ne ha curato anche la regia, nell’ormai lontano 2001.
E' la storia di donne che furono levatrici in un nord-est italiano ancora rurale e il racconto dell'evento più straordinario e allo stesso tempo meno narrato nella nostra storia, il parto. Tale racconto viene ricondotto nello spazio epico della narrazione teatrale popolando la dimensione pubblica per eccellenza, il palcoscenico, di figure femminili con grandi pance, di donne che assistono altre donne che da sempre scaraventano l’umanità alla luce.
La narrazione però non si è fermata ai tempi in cui le ostetriche viaggiavano su e giù con i carri per recarsi nelle case e far nascere i bambini, ma ha incontrato anche le ostetriche ospedaliere di oggi, che hanno sul collo il fiato di medici e primari, che accolgono puerpere sempre più terrorizzate dal parto e toccano con mano i paradossi della medicina difensiva. E' proprio la società attuale la porta di ingresso che ci viene spalancata davanti in un prologo che toglie il fiato dalle risate e dall'imbarazzo, tanto è sottile oggi la linea di demarcazione tra tragedia e commedia.
Un racconto che ci ricorda come e quanto sia potente il corpo delle donne, che partorire non è una malattia, che i sentimenti sono forme di intelligenza, e che ogni nascita è anche la nostra.
Mio figlio era come una padre per me
Sala Bausch, dell'Elfo Puccini, c.so Buenos Aires, 33, Milano
Martedì/sabato ore 19.30, domenica ore 15.30
Biglietteria: Intero 15 €, ridotto Scuole di Teatro 11,50 €
Info e prenotazione: 02.0066.06.06 - www.elfo.org
La fabbrica dei preti, Nati in casa
Sala Fassbinder dell'Elfo Puccini, c.so Buenos Aires, 33, Milano
Martedì /sabato ore 21.00, domenica ore 16:00
Biglietteria: Intero 30.50 €, Ridotto giovani/anziani 16 €, martedì 20 €
Info e prenotazione: 02/0066.06.06, www.elfo.org
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