
Al MIC di Milano "La leggerezza di Éric Rohmer", rassegna su uno dei più grandi rappresentanti della Nouvelle Vague
Al MIC di Milano, è presentata La leggerezza di Éric Rohmer, la rassegna dedicata a uno dei maggiori esponenti della Nouvelle Vague, dal 28 febbraio al 17 marzo.
Presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema - di Milano, La Fondazione Cineteca Italiana presenta La leggerezza di Éric Rohmer, la rassegna rivolta all'autore secondo cui la missione del cinema non è quella di inventare, ma di scoprire e catturare la bellezza.
Oltre due settimane per poter assistere alle proiezioni e rivedere o conoscere per la prima volta Rohmer e la sua poetica, che si può riassumere in due parole: morale e bellezza.
Il programma si articola attraverso i tre cicli filmici che scandiscono la produzione del regista.
Nel primo ciclo, Sei racconti morali, Rohmer indaga gli stati d’animo dell’essere umano quando si trova di fronte a delle scelte importanti e difficili. Ne fanno parte: La fornaia di Monceau (1962), dove è il caso a muovere le fila del protagonista-narratore, uno studente di legge che ogni giorno entra in una panetteria di Monceau per tentare di abbordare una ragazza che gli interessa; La carriera di Suzanne (1963), dove seduzione e menzogne si intrecciano; La collezionista (1966), dove un mercante d’arte si trova di fronte a una collezionista molto particolare; il suo capolavoro per eccellenza, La mia notte con Maud (1969), nominato anche agli Oscar come miglior sceneggiatura, dove è raccontato come un amore abbandonato troppo in fretta può sconvolgere dopo anni tutte le certezze di un uomo; una delle sue commedie più eleganti, Il ginocchio di Claire (1970), dove un giovane diplomatico fa innamorare la liceale Laura, ma è attratto anche da Claire, interessata però al coetaneo Gilles; L'amore il pomeriggio (1972), ironico e spietato affresco del mondo piccolo borghese.
Il secondo ciclo, Commedie e proverbi, comprende sei film che illustrano famosi detti popolari e citazioni letterarie: La moglie dell'aviatore (1981), riflessione sul caso, sulla comunicazione, sugli equivoci attraverso la storia di François, innamorato di Anne e geloso del suo passato e della relazione che lei aveva con un aviatore; Il bel matrimonio (1982), con le grandiose interpretazioni di Béatrice Romand e Arielle Dombasle; l’Orso d’argento a Berlino, Pauline alla spiaggia (1982), avventura di intrighi e seduzioni; Le notti della luna piena (1984), dove Louise, giovane arredatrice d’interni, progetta di dividersi fra due case, un compromesso che riesce a far accettare al fidanzato Rémi, ma che non evita lo sfaldamento del loro rapporto; il Leone d’oro a Venezia, Il raggio verde (1986), che vede Delphine passare le vacanze in un villaggio di pescatori dove assisterà al fenomeno rivelatore del "raggio verde"; L'amico della mia amica (1987), storia di una profonda amicizia che non muterà neanche dopo uno scambio di coppia.
Infine, il terzo ciclo, Racconti delle quattro stagioni, raccoglie quattro film che raccontano ciascuno una storia di amore e di amicizia ambientata in una diversa stagione dell’anno: Racconto di primavera (1990), opera molto teatrale che indaga l’incertezza dei sentimenti e dove i dialoghi assumono un’importanza centrale; Racconto d'inverno (1991), che narra come il caso si prenda gioco di noi, tema molto caro a Rohmer; Racconto d'estate (1996), che in Italia è uscito con il titolo Un ragazzo, tre ragazze, che segue due settimane estive di un giovane neolaureato in vacanza in Bretagna in attesa dell’arrivo della fidanzata, ma nel frattempo il caso, nelle sembianze di due meravigliose ragazze, lo mette alla prova; Racconto d'autunno (1998), dove Rohmer affronta l’età della maturità con la storia di Magali che per gioco rischia di trovare il vero amore.
Quello di Éric Rohmer è un cinema personale che ha lo scopo di catturare lo splendore del vero. Per questo, nella realizzazione dei film, il regista elimina ogni sorta di artificio che possa compromettere la realtà e si colloca tra gli autori della Nouvelle Vague.
L'appuntamento, dunque, è al MIC di Milano dal 28 febbraio al 17 marzo.
La leggerezza di Éric Rohmer, una rassegna sulla naturalezza del cinema rohmeriano.
Informazioni utili
MIC - Museo Interattivo del Cinema
Viale Fulvio Testi 121, Milano
Martedì 28 febbraio
h 15.00 Racconto di primavera
Éric Rohmer, Francia, 1989, 112’. Con Anne Teyssèdre, Hugues Quester.
h 17.00 La moglie dell’aviatore
Éric Rohmer, Francia, 1981, 104’. Con Fabrice Luchini, Marie Rivière.
Mercoledì 1 marzo
h 17.00 La fornaia di Monceau
Éric Rohmer, Francia, 1963, b/n, 26’. Con Barbet Schroeder, Fred Junk.
A seguire La carriera di Suzanne
Éric Rohmer, Francia, 1963, b/n, 52’. Con Catherine Sée, Philippe Beuzen.
Venerdì 3 marzo
h 19.00 La mia notte con Maud
Éric Rohmer, Francia, 1969, b/n, 110’. Con Jean-Louis Trintignant, Françoise Fabian.
Sabato 4 marzo
h 17.00 Racconto d’inverno
Éric Rohmer, Francia, 1991, 110’. Con Charlotte Véry, Fredric Van Den Driessche.
Domenica 5 marzo
h 19.00 Il bel matrimonio
Éric Rohmer, Francia, 1982, 97’. Con Béatrice Romand, André Dussolier.
Giovedì 9 marzo
h 17.00 La collezionista
Éric Rohmer, Francia, 1966, 90’. Con Patrick Bauchau, Haydee Politoff.
Venerdì 10 marzo
h 15.00 Pauline alla spiaggia
Éric Rohmer, Francia, 1982, 94’. Con Amanda Langlet, Arielle Dombasle.
h 17.00 Le notti della luna piena
Éric Rohmer, Francia, 1984, 102’. Con Fabrice Luchini, Pascale Ogier.
Sabato 11 marzo
h 17.00 Un ragazzo, tre ragazze
Éric Rohmer, Francia, 1996, 107’. Con Melvil Poupaud, Amanda Langlet.
Domenica 12 marzo
h 19.00 Il raggio verde
Éric Rohmer, Francia, 1986, 98’. Con Marie Rivière, Vincent Gauthier.
Martedì 14 marzo
h 15.00 Racconto d’autunno
Éric Rohmer, Francia, 1998, 110’. Con Marie Rivière, Béatrice Romand.
h 17.00 L’amico della mia amica
Éric Rohmer, Francia, 1987, 102’. Con Emmanuelle Chaulet, Sophie Renoir.
Giovedì 16 marzo
h 17.00 Il ginocchio di Claire
Éric Rohmer, Francia, 1970, 105’. Con Jean-Claude Brialy, Fabrice Luchini.
Venerdì 17 marzo
h 15.00 L’amore il pomeriggio
Éric Rohmer, Francia, 1972, 105’. Con Renaud Verley, Zou Zou.
Biglietto d’ingresso intero: € 5,50
Biglietto ridotto: € 4,00
Biglietto bambino + adulto: € 6,00
www.cinetecamilano.it
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Tel 02 8724 2114
