Vafanpapa (il titolo non è un'offesa)
“Come ho appena scritto a un amico..se il Cristianesimo viene così spesso deriso, come vedo, vorrà anche dire che la gente ne ha perso il valore per strada nei secoli...o che la Chiesa ha perso qualcosa della qualità di Cristo per strada (nei secoli)”
Parto dal mio status in Facebook per iniziare a parlare di un fenomeno sociologico curioso e strano. Sembra quasi che, tra tutte le religioni, il Cristianesimo sia quello che più di ogni altra venga preso di mira per qualsiasi genere di ironia/blasfemia/ qualsiasi cosa che finisca in –ia.
Il ritiro in buon ordine dell’attuale Papa, che si sa, non giriamoci attorno, stava “sul culo” (e aggiungo scusate le volgarità) un po’ a tutti data la sua invadenza in campi non di sua competenza, ha scatenato l’ilarità generale sui social network, nonché le libere battute di spirito sui cardinali che andranno a “farsi manicure e pedicure per la fumata papale” (cit.).
Ebbene, non mi sento di giudicare nessuno che fa dell’ironia, ma di fare qualche riflessione a riguardo; anche un po’ di stampo sociologico/antropologico. Sarò breve e conciso.
Se la Chiesa è così presa di mira magari c’è un gap ancora da superare, un’eredità che si trascina dalle Crociate, che le ha fatto perder man mano fedeli, ma soprattutto credibilità. L’immischiarsi in situazioni non sempre di sua competenza, è stata quasi sempre una caratteristica stampata nel suo curriculum genetico. Ma quel "pover uomo" di Gesù non ha mai detto nulla a riguardo…lui voleva solo diffondere il Verbo, non andare a convertire con la forza i poveri pagani, fare politica o mettere il becco ovunque. Come diceva anche lui l’uomo ha un grande dono che è il libero arbitrio.
Gesù, ecco, parliamo di colui che si è talmente sacrificato per l’umanità andando sulla croce e punzecchiato pure con una lancia sul costato. Si sta mettendo le mani sulla fronte dalla disperazione e sta pensando: “… eppure mi sembrava di esser stato così chiaro”. Neanche la sua natura divina e il suo scomodarsi hanno fatto sì che l’uomo comprendesse come doveva esser fatta una chiesa e i suoi “direttori”.
Una grande incomprensione, rielaborazione, involuzione, chiamatela come volete, dei principi cristiani che ha portato a questo. Ha portato a pensare che un Cristiano sia uno sfigato, diciamocelo. Ma Gesù era un figo, era un vero rivoluzionario che a testa bassa e con umiltà ha smosso le masse e ha portato concetti innovativi nella sociologia dell’epoca. Era affascinante e con un appeal incontenibile nonché dotato di carisma e gioia di vivere il creato che suo padre aveva fatto. Tutte caratteristiche che la chiesa pare abbia appesantito appesantendo anche i suoi fedeli e facendo abbandonare l’arca del Cristianesimo a molti che adesso sono “credenti ma non praticanti”…e che vorrà dire ancora me lo chiedo.
Questo Papa ha segnato qualcosa, sicuramente. Ma non mi secondo il mio punto di vista non in positivo anzi…ha segnato il picco delle prese in giro nei confronti di un’istituzione (i social ne sono testimoni) che doveva esser tutt’altro in origine. Ha segnato la pesantezza dei principi cristiani e, alcune volte, gli schiaffi alla povertà con le sue babbucce firmate Prada.
Ha segnato. Io ho segnato questo nel mio taccuino: perché la gente scappa e si rifugia in religioni esotiche con tanta, troppa facilità? Spero che se lo segnino anche gli abitanti delle Chiese applicando, per davvero, il famigerato “esame di coscienza” che si fa prima di una confessione. E darsi delle risposte che sono nei loro magnifici testi.
E la cosa bella è che chi vi parla è un Buddhista.