Claudia Zanella, "Tu e Nessun’Altra"
Attrice, pittrice e naturopata toscana, Claudia Zanella è in libreria con il suo primo romanzo: Tu e nessun’altra, edito da Rizzoli.
Un romanzo che commuove e interroga sul concetto di maternità, famiglia, solitudine e abbandono. Le abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerla più da vicino, come donna e come scrittrice. - Dalla tue dichiarazioni emerge il carattere autobiografico del racconto. Ma da dove nasce la necessità di voler trattare un argomento così problematico come quello proposto?
Qualche anno fa mia cugina (che stimo e adoro) mi ha detto: «Giurami che se mi accadesse qualcosa, mia figlia la cresceresti tu!». Questa domanda, mi è entrata nel cervello. Ci ho pensato per mesi. Tutti noi abbiamo una sorella, una cugina, un fratello, un migliore amico che amiamo. E tutti noi potremmo trovarci a essere il parente più vicino, o l'amico prescelto per crescere un bimbo rimasto orfano. Sentivo la necessità di raccontare questa storia, che può accadere a tutti.
- C'è qualche stralcio del libro a cui sei particolarmente affezionata e che ti andrebbe di ripeterci come fosse simbolicamente un omaggio ai nostri lettori?
«Prima o poi l’amore cambia. Dovrebbero avvertirci, già dall'asilo. Io e Luca stiamo insieme da quasi dieci anni e siamo in crisi da tre. Continuiamo a prenderci pause, a chiederci momenti di riflessione, ma non riusciamo mai veramente a lasciarci. Forse è l’abitudine, quella strana inerzia che ti fa andare avanti, a ripetere ogni giorno le stesse parole e le stesse azioni, quasi fossero riti. E, anche se logorante, noi ci attacchiamo alle nostre abitudini come a boe nell’oceano. […]Quello che prima mi faceva sorridere adesso mi fa innervosire: il suo ritardo costante, il suo disordine ubiquo, i calzini tirati nel cesto della biancheria usata come fosse un canestro da basket, il tappo del dentifricio lasciato aperto sul lavandino del bagno, il respiro strozzato nel deglutire un caffè bollente. Tanti piccoli gesti quotidiani, che adesso hanno un sapore diverso».
- Recitazione, ma anche scrittura sono dunque tue grandi passioni. In che modo concili le due cose e, tra le due, quale prevale?
Recitare e scrivere, sono due arti molto simili. Amo scrivere e amo recitare. Quando sono sul set, mi porto dietro il mio pc, nelle pause mi metto a scrivere. E quando scrivo, mi metto a recitare i personaggi. Interpreto quello che metto su carta. Così, recitando i dialoghi a voce alta, capisco se torna quello che scrivo.
- Conduci uno stile di vita improntato al salutismo, al rispetto dell'ambiente e degli animali e sei al contempo vegana. Ti va di aiutarci a capire quanta consapevolezza c'è nelle persone che decidono di portare avanti questa scelta e quanto pesa invece la componente ''emulativa'' legata all'aspetto modaiolo di quest'abitudine alimentare?
Amo gli animali e lotto da anni per i loro diritti. La dieta vegetariana o vegana ultimamente ha preso molto campo perché la gente ha cominciato ad avere una nuova consapevolezza alimentare. Per molti è una moda è vero, però che bella moda! La moda di amare gli animali! Io sto diventando naturopata scientifica, e ti assicuro che una dieta green (legumi, frutta, verdura, cereali integrali, alghe, semi), una giusta e continua attività fisica, il riuscire e gestire lo stress e avere un atteggiamento mentale positivo, sono le basi per vivere bene. Dovremmo riuscire a farlo tutti.
Marco Torcasio
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