
ConFini comici: intervista a Sergio Sgrilli & Leonardo Manera
Da domani, 19 novembre, al Teatro San Babila di Milano, parte la nuova rassegna ConFini comici, dove saranno protagonisti quattro coppie di comici molto diversi da loro, ma tutti accomunati dalle grandi doti di comicità da cui sono caratterizzati.
Il primo match vede come protagonisti Leonardo Manera e Sergio Sgrilli, che con i loro spettacoli esilaranti ci permetteranno di ragionare d'amore in modo serio ma nello stesso tempo comico.
Leonardo Manera, famoso per la sua presenza agli show di Zelig e Colorado, nel suo show "Il primo amore" parla idealmente con suo figlio.
Tramite una lettera immaginaria, il comico ripercorre le tappe fondamentali del proprio percorso artistico e umano, alternando al monologo la voce dei personaggi.
Lo spettacolo di Sergio Sgrilli, invece, ha come protagonista la coppia, i single, i traditi e i traditori.
Storie diverse che s’intersecano tra figure femminili incontrate, sognate, vissute.
Accompagneranno l'artista un microfono e una chitarra attraverso i quali Sergio darà voce ai propri sentimenti.
Per l'occasione abbiamo intervistato entrambi gli artisti, protagonisti del primo match nel quale si incontreranno e sfideranno idealmente.
Intervista a Sergio Sgrilli:
Leonardo, da dove nasce la tua creatività?
La mia creatività è frutto della mia solitudine; mi sono ritrovato spesso nel letto, immobile a perdermi nello studio con la mia chitarra, viaggiando con la mente. Ad un certo punto però, mi scopro anche monologhista teatrale.
Da dove ha origine il tuo spettacolo?
Il mio spettacolo nasce grazie ad una canzone degli Afterhours scritta da Manuel Agnelli intitolata " Ci sono molti modi" ; nel ritornello il cantante urla "L'amore è una patologia" e da quel punto in me si è radicato un seme che ha dato origine a ciò che ho costruito.
Di cosa si parla nel tuo spettacolo?
In particolare si parla di un 50 enne che si rapporta all'amore in tutte le sue sfaccettature; ad un certo punto però, ci si sofferma in particolare sull'affetto tra due persone.
Ci sarai tu sul palco?
Sono io da solo, con incursioni di altre voci. Confesso, però, che è come se fossimo in tanti dentro di me, siamo troppi, quasi come se fosse una "riunione di condominio"; è uno spettacolo molto introspettivo, infatti sarà l'ultimo, poi scriverò per altri artisti.
E' una decisione maturata a seguito di impegni familiari?
No. Sono semplicemente stanco di mettermi a nudo. Parlo della mia famiglia, del mio cuore che pulsa, dello schiaffo e della carezze che esso riceve, e non desidero più esprimere la mia interiorità su un palcoscenico.
E' piu facile far ridere una donna o uomo?
Donna. Io sono convinto che la donna sia migliore dell'uomo, che sia più sensibile, con più sfumature, più complessa e difficile; l'uomo mi sembra più concreto e meno impressionabile anche se di contro, io ho un lato femminile molto spiccato.
Se avessi fatto un altro lavoro, cosa avresti fatto?
Ho iniziato a lavorare molto presto: ho fatto il bagnino, parcheggiatore, saldatore, commesso, ma la sera mi sono sempre esibito.
Perchè il teatro viene percepito come qualcosa di pesante?
Non ho una risposta pronta. Credo che il teatro possa spaventare perchè costringe ad una concentrazione e ad una immedesimazione; solo se si accetta quest'ultima, facendosi trascinare nella storia, ci si può godere l'evento.
C'è un artista con cui vorresti lavorare?
Sono timido e faccio fatica ad accettare contatti con le persone nonostante il mio lavoro; tuttavia, lavorare con artisti come Antonio Albanese sarebbe il mio sogno.
Nella vita meglio rimpianto o rimorso?
Il confine è labile. Sono cose simili ma nello stesso tempo completamente diverse. Non ho una posizione specifica a riguardo.
In che fase della vita ti trovi ?
Sono troppo giovane per essere vecchio e ancora troppo vecchio per essere giovane.
Credo però che l'età anagrafica non sia importante, dipende tutto dalla mentalità.
Vedo infatti persone più giovani che sembrano vecchie dentro.
Che consiglio daresti a chi cerca ancora l'amore in tarda età?
Non esiste una verità, ma so che purtroppo esistono momenti in cui ci convinciamo di essere troppo vecchi.
Io ho sempre amato le donne più grandi di me.
Il mio consiglio è di viaggiare, vivere senza lasciarsi frenare dall'età.
Intervista a Leonardo Manera:
Sergio, cosa vuol dire "ragionare d'amore" in modo comico?
Sarà uno spettacolo dedicato all'amore verso mio figlio Beniamino, a cui racconto la mia vita, spiegandogli sentimenti positivi e negativi che la costituiscono; tutto ciò trasmettendo insegnamenti e facendolo ragionare in modo divertente.
Lo vedi poco?
Sono separato e come tutti i padri separati, mi pongo il problema di come essere un genitore perfetto anche se vedo mio figlio poco rispetto alla normalità.
E' più facile far ridere uomini o donne? Dipende dal carattere, non generalizzerei.
C'è un artista con cui non hai ancora collaborato e con cui ti piacerebbe lavorare?
Credo che i comici lavorino da soli e che sia difficile condividere uno spettacolo. Tuttavia mi piacerebbe apprendere nuovi stili.
Un comico può smettere di far ridere?
Un comico smette di divertire quando ogni episodio della vita gli appare ordinario e di conseguenza fatica ad adottare una visione" laterale" che gli permette di vedere con comicità ciò che lo circonda.
Quale messaggio ci vuoi trasmettere?
Molti credono che la comicità sia temporanea, che sia solo lo sketch fine a se stesso, ma è giusto lasciare qualcosa alle persone, raccontando una storia.
Questo è quello che farò durante il mio spettacolo.
PER INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO SAN BABILA Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano
Biglietteria 02 798010
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Intero € 20 ridotto € 15
abbonamento 8 spettacoli 80 €
www.teatrosanbabilamilano.it
