
Dal 22 novembre al 4 dicembre Baal di Bertolt Brecht al Franco Parenti
In scena al Teatro Franco Parenti di Milano il primo testo teatrale dell’autore che ha rivoluzionato il teatro contemporaneo, Baal di Betolt Brecht.
In questo dramma scritto nel 1918 sono già ben evidenti le caratteristiche che saranno peculiari di tutti i lavori di Brecht: la vena antiborghese, l’atteggiamento provocatorio, la volontà di scuotere la coscienza del pubblico.
Baal è un personaggio che rappresenta il conflitto con il potere e con il mondo borghese. La sua natura e le sue azioni stravolgono tutti i sistemi precostituiti, le consuetudini e i ruoli della società, le gerarchie e l’ordine. Baal vede lucidamente le ipocrisie del mondo, lo spietato cinismo, lo disprezza e se ne sente superiore, senza mai scendere a compromessi.
Baal è un poeta che si rifiuta di vendere i suoi versi, è un uomo che disperatamente desidera la felicità ma è pervaso dalla lucida consapevolezza che nessuno può ottenerla, in uno straziante connubio tra vitalismo e autodistruzione.
Il dramma fa parte del gruppo dei Cantieri bavaresi, un percorso tra artisti e intellettuali bavaresi che hanno dato un contributo significativo alla cultura; oltre Bertolt Brecht, ne fa parte la drammaturga Marieluise Fleisser, i registi Werner Herzog, Reiner Werner Fassbinder e Herbert Achternbusch. La linea di indagine di questo gruppo di personalità culturali si incentra sulle forme di esercizio del potere, nella vita pubblica come privata. Baal, rivisitazione del meno noto dramma Il solitario di Hans Johnst, è il primo approdo di questa indagine.
Gli attori in scena al Teatro Parenti non interpretano il testo, bensì lo trasformano, diventando protagonisti della vicenda unica e irripetibile che avviene sul palco durante lo spettacolo, agenti di un cambiamento operato negli spettatori. È sempre stata prerogativa di Brecht, infatti, proporre un teatro che non fosse mero godimento estetico o piacere della narrazione fine a sé stesso, ma creare un prodotto artistico che fosse prima di tutto sociale, per cominciare a cambiare il mondo partendo dalle coscienze degli spettatori.
Il linguaggio dello spettacolo non è solo verbale. Gli attori si esprimono, infatti, non solo tramite le battute del copione, ma anche attraverso strumenti musicali e oggetti sonori. Per esprimere le verità profonde non basta il mezzo linguistico tradizionale, bisogna ricorrere a più forme d’espressione.
Il personaggio brechtiano di Baal fu amato anche da una delle personalità musicali più eclettiche del nostro tempo, David Bowie, recentemente scomparso. L’artista inglese definì Baal il primo vero iconoclasta punk della storia, con la sua sensualità distorta, il suo cinismo, la sua dissolutezza.
Lo spettacolo Baal con la regia di Giuseppe Isgrò, con Enrico Ballardini e Francesca Frigoli, lascerà senza dubbio il segno.
Questo personaggio provocatorio, offensivo vi colpirà nel profondo con la sua vitalità prepotente, proprio come fu per David Bowie negli anni ’80.
Informazioni utili:
Tatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14, Milano
02 59 99 52 06
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Sito : http://www.teatrofrancoparenti.it
Prezzi
Intero: 15€
Over65, under26, convenzioni: 12€
Date e orari:
dal 22 novembre al 4 dicembre
Lunedì riposo
Martedì 20:00
Mercoledì 19:15
Giovedì 20:30
Venerdì 19:15
Sabato 21:00
Domenica 16: 15
Bowie su Baal, incontro con Maurizio Principato
Se siete dei fan di David Bowie e volete sapere di più sul suo interesse per Bertolt Brecht, al Francoi Parenti c’è un incontro che fa per voi.
Alle ore 18:00 potrete assistere alla lectio magistralis di Maurizio Principato, giornalista musicale e conduttore radiofonico per Radio Popolare.
Ad esempio, non tutti sanno che nel 1981 a Bowie fu proposto di realizzare le musiche per un adattamento televisivo di Baal. Cosa ne fu di questa iniziativa? Se siete curiosi, non potrete mancare a questo incontro di approfondimento.
Il costo del biglietto per la lectio magistralis Bowie su Baal è di € 3,50.
Raffaella Iacovella
