
È uscito "Imposter", il nuovo album di Dave Gahan & Soulsavers che non è un semplice disco di cover
Imposter è il nuovo album di Dave Gahan & Soulsavers, uscito a 6 anni di distanza dalla loro ultima collaborazione in studio. Un disco che è un viaggio musicale fra 12 personali reinterpretazioni di brani che attraversano generi e momenti diversi
È uscito in digitale, versione CD e LP, “IMPOSTER” (Columbia Records / Sony Music), il nuovo album di Dave Gahan, artista che nel 2020 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, in collaborazione con Soulsavers (Rich Machin).
È possibile ascoltare l’album qui: https://smi.lnk.to/Imposter
Imposter non è un semplice disco di cover. È un viaggio interiore attraverso 12 canzoni di differenti generi musicali, porta alla mente schegge di ricordi, sentimenti, frammenti di vita vissuta intensamente, come fossero piccoli pezzi di cuore.
Potremmo chiamarli "omaggi", oppure anche no, a brani più o meno famosi. Come lui stesso spiega, "si tratta di canzoni che contengono il vissuto di chi le ha scritte e che mi hanno colpito nel corso della mia vita. Mi hanno fatto sentire parte di qualcosa. Per cantare un brano io ho sempre bisogno di trovarci dentro il mio posto, la mia idea, il mio personaggio”.
La tracklist spazia da The Dark End Of The Street, singolo attualmente in radio, una magistrale reinterpretazione del brano scritto da Chips Moman e Dan Penn, già rivisitato da artisti del calibro di Aretha Franklin, Linda Ronstadt e Elvis Costello, fino a capolavori come Lilac Wine di Jeff Buckley, Metal Heart, primo estratto dall'album, brano del 1998 scritto da Cat Power (all'anagrafe Chan Marshall), la splendida The Desperate Kingdom of Love di Pj Harvey e le struggenti Shut Me Down del compianto Rowland S. Howard e Not Dark Yet di Bob Dylan.
“Imposter” non è semplice album di cover. È piuttosto la storia delle canzoni, ascoltate, studiate e assorbite da Dave Gahan & Soulsavers, che hanno poi dato loro una nuova vita. Tutti i brani hanno infatti un profondo significato per Dave, rendendo quindi l’album una riflessione sulla sua stessa vita, una storia raccontata da altri, ma comunque impregnata della voce distintiva dell’artista.
“Quando ascolto le voci e le canzoni delle altre persone – e più precisamente il mondo in cui le cantano e interpretano le parole – mi sento a casa,” confessa Dave Gahan. “Mi ci identifico. Mi dà conforto più di qualsiasi altra cosa. Non c’è un solo artista all’interno del disco che non mi abbia fatto commuovere”. E aggiunge, “So che abbiamo realizzato qualcosa di speciale, e spero che le altre persone percepiscano tutto questo e che ciò le faccia trasportare in una sorta di viaggio – specialmente tutti quelli che amano la musica da anni”.
Un disco elegante, intimo, emozionante e di classe, quella impeccabile che da sempre contraddistingue l'ormai quasi sessantenne leader dei Depeche Mode, è la capacità di prendere una canzone e cantarla nel migliore modo possibile. Quello che dovrebbe fare qualsiasi musicista che si definisce tale.
La tracklist di “Imposter”
Gahan ha scelto accuratamente i 12 brani che compongono la tracklist dell’album, per accompagnare gli ascoltatori in un viaggio musicale che attraversa generi e momenti diversi, includendo, tra gli altri, brani di Neil Young, Bob Dylan, PJ Harvey, Charlie Chaplin, Cat Power e Mark Lanegan.
- The Dark End of the Street
- Strange Religion
- Lilac Wine
- I Held My Baby Last Night
- A Man Needs a Maid
- Metal Heart
- Shut Me Down
- Where My Love Lies Asleep
- Smile
- The Desperate Kingdom of Love
- Not Dark Yet
- Always On My Mind
A differenza dei precedenti album di Dave Gahan & Soulsavers, che sono stati il risultato di collaborazioni e confronti a distanza, la registrazione per “Imposter” è stata realizzata live con una band di 10 elementi ai Shangri-La Recording Studio a Malibu, California, a novembre 2019.
Questo ha portato a una collaborazione più intima, ma ha anche dato a Dave & Soulsavers la possibilità di assorbire veramente l’atmosfera dei brani e di infondere nelle tracce uno spirito diverso. In un’intervista con Chris Black, Dave Gahan ha sottolineato, “Questa è stata la prima volta che ci siamo ritrovati tutti in un posto. È stata anche fortuna… arrivare a Shangri-La ogni giorno era magico. Prendevamo un caffè, entravamo e ci mettevamo a lavorare”.
“Imposter”, prodotto da Rich Machin e Dave Gahan, è il loro terzo album insieme, dopo l’acclamato “Angels & Ghosts” del 2015, e il loro primo album insieme, uscito nel 2012, “The Light the Dead See”.
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Giorgia Brandolese
Da The Wire ai Pearl Jam, passando per Grant Achatz. Musicista, Giornalista, laureata in Comunicazione pubblicitaria, nel corso degli anni si specializza in Cinema, Serie Tv, Alta Cucina.
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