
Fernando Capecchi Saluta Tutti
L’impresario televisivo che ha fatto scuola a tutti quelli dopo di lui, si racconta in un libro pieno di eventi, immagini ed esperienze di vita (non solo professionale).
Quando si parla con Fernando “Nando” Capecchi, 74 anni, si ha come l’impressione di avere davanti a sé un pezzo di storia italiana, nello specifico nel settore degli spettacoli, siano essi dal vivo, cinematografici o televisivi. Nando, insieme al figlio Silvio a cui ha lasciato la testa dell’azienda, è il fondatore della Vegastar, una delle più importanti realtà italiane di management per artisti; agli albori, Vegastar si concentra sul campo della musica leggera, grazie alla partnership con Gianni Ravera, che intuisce grandi doti in Fernando e lo nomina selezionatore per l’Italia centro-settentrionale del Festival di Castrocaro.
Da questo rapporto fioriscono importantissimi successi, quali la scoperta di grandi nomi come quelli di Zucchero, Eros Ramazzotti e Paolo Vallesi. Si pensi che sono passati (e passano) sotto la sotto la sua ala protettrice artisti come Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Carlo Conti, Tiberio Timperi, Cristiano Malgioglio, Roberta Capua, Roberta Lanfranchi, e altri. Come non voler bene a Fernando e Silvio? Sono di una professionalità indiscussa, l’accoglienza nei loro uffici è sempre piena di gioia, calore e disponibilità, la delicatezza con la quale esplorano la tua carriera per capire se davanti hanno un vero artista è disarmante; in sintesi, siamo davanti ad un gruppo di lavoro che ha indiscutibilmente a cuore ciò che fa.
Si vede, si sente, si percepisce, ma di quelle sensazioni positive che restano, t’insegnano ad apprezzare ciò che fai e crederci. Per l’assistenza di personaggi dello spettacolo, si parla spesso di manager, mentre lui si definisce un impresario, poiché oltre a rappresentarli li costruisce; questo è un modus operandi che sta scomparendo, ma non per la famiglia Capecchi, visto che valori come il sacrificio, l’umiltà, la passione sono stati tramandati al figlio Silvio in maniera impeccabile.
Così Nando ha parlato del figlio in una recente intervista a Il Giornale: «Silvio è uno che conosce questo lavoro nei minimi particolari; già a tre anni lo portavo a Sanremo, a Castrocaro, in Val d’Oasta per Un disco per l’estate. É anche laureato in legge, nel nostro settore è utile conoscere certi cavilli. Silvio ha la pratica, la teoria, lo studio, è una persona fine e molto preparata. Sono orgoglioso di lui!».
Se guardiamo ai personaggi sopra citati, mai uno scandalo, un gossip becero, un progetto tv o radio fuori posto, la dedizione al lavoro e il low profile li hanno sempre contraddistinti; questo perché alle spalle c’è un lavoro enorme, un seguire l’assistito nel dettaglio, consigliarlo, accompagnarlo da dirigenti per farlo apprezzare e tirarne fuori le migliori qualità. Un gruppo familiare che, nonostante gli anni passino, viene considerato eccelso, da stimare, da esempio per gli altri manager e amato dagli addetti ai lavori. Nel team di Nando e Silvio ci sono moltissimi toscani, perché è nato da lì lo scouting per crescere e diventare la Vegastar che tutti conoscono, piazzando con accurata intelligenza i loro assistiti in programmi Rai, Mediaset e nei nuovi broadcaster che si sono affacciati nell’ultimo decennio in Italia.
La storia di Nando, dagli inizi fino ai giorni nostri, è racchiusa nel libro Saluta Tutti, edito da RaiEri, in tutte le librerie dal 16 ottobre e scritto a quattro mani con il giornalista Enrico Salvadori; un progetto che sta andando molto bene e che ha visto molti degli assistiti della Vegastar presentare Saluti Tutti negli store dell’Italia intera, sintomo di un attaccamento fortissimo alla Capecchi’s family. A proposito del libro, Fernando dichiara: «Ho sempre pensato ai tanti anni che ho passato in questo mondo, da dove ho iniziato fino ad ora. Siccome con l’andare degli anni si possono dimenticare molto cose, volevo mantenere tutta la mia storia, me la volevo rileggere e ricordare», in virtù del fatto di voler lasciare ai posteri la sua grande avventura.
Stefano Bini
