
Filippo Timi con Una casa di bambola di Ibsen arriva al Teatro Parenti di Milano
Filippo Timi, bravissimo con Una casa di bambola di Henrik Ibsen al Teatro Franco Parenti, il capolavoro arriva sulle scene a Milano
Ibsen scrisse Una casa di bambola durante la sua permanenza ad Amalfi, nel 1879. La pièce teatrale divenne un manifesto del femminismo, della consapevolezza del ruolo delle donne nella società contemporanea e della rivendicazione dei loro diritti.
La casa di bambola a cui fa riferimento il titolo è un’abitazione borghese, in cui vive una coppia che è il perfetto specchio della società dell’epoca.
Nora è una moglie che gioca divertita col suo ruolo di moglie viziata, una bambolina frivola che punta i piedi sui suoi capricci.
Il marito Torvald, un tipico uomo maschilista e convinto della sua superiorità, considera la moglie poco più di un animale da compagnia, con il solo compito di essere graziosa e ubbidiente.
Il momento clou del dramma avviene quando la dinamiche della famiglia borghese viene messa in crisi.
Nora, interpretata da Marina Rocco, prende finalmente coscienza dell’assurdità del ruolo che la società la ha costretta a ricoprire, apre gli occhi sul marito che una volta idolatrava, e questo sconvolgerà per sempre la tranquillità nella casa di bambola. La bambina capricciosa, passiva e viziata diventerà una donna consapevole e pronta a correre dei rischi per scoprire sé stessa.
Il grande attore Filippo Timi,
sotto la sapiente regia di Andrée Ruth Shammah, interpreta tutti i personaggi maschili della pièce, riconfermando il suo talento in un classico sempiterno del teatro.
Una casa di bambola sarà in scena al Teatro Franco Parenti dal 28 febbraio al 12 marzo.
Una casa di bambola
Orari:
lunedì: riposo
martedì, giovedì, sabato: ore 20:30
mercoledì, venerdì: ore 19:30 domenica: ore 16:00
Prezzi:
prime file: €40
II e III settore: €32
IV settore: €25
over 65 e under 26: €18
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lobardo 14, Milano
02 59 99 52 06
http://www.teatrofrancoparenti.it/
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Raffaella Iacovella
