
Fondazione Prada: il ristorante Torre riapre con un nuovo chef
Tra le riaperture, post pandemia, che si susseguono in città, c’è anche quella di Torre, il ristorante ospitato al sesto piano dell’omonimo edificio della Fondazione Prada, che da qualche giorno ha riaperto i battenti. Con una grande novità: una nuova proposta gastronomica firmata dalla new entry ai fornelli Lorenzo Lunghi.
Il nuovo chef
Classe 1986, fiorentino di nascita, Lorenzo Lunghi si forma al Gambero Rosso, il ristorante 2 stelle Michelin di Emanuela e Fulvio Pierangelini a San Vincenzo, in provincia di Livorno, città dove nel 2011 lo chef apre il ristorante Il Bucaniere (insieme a Pierangelini), che propone un’offerta di cucina semplice ma rigorosa, basata sui prodotti del mare.
Poi si trasferisce in Francia, a Parigi, dove lavora nelle cucine dei ristoranti Le Chateaubriand e Le Dauphin di Iñaki Aizpitarte, per poi arrivare in quella del Saturne, 1 stella Michelin, dove ricopre il ruolo di sous-chef per cinque anni. Al ristorante Torre, Lorenzo Lunghi propone un originale menu ispirato alle migliori tradizioni regionali italiane, che parte inevitabilmente dalle sue radici toscane.
Ristorante Torre
Inaugurato nel maggio 2018, insieme al meraviglioso Bar Luce, progettato dal regista americano Wes Anderson, che prende a modello le atmosfere dei caffè della “vecchia Milano”, compone l’esperienza gastronomica firmata Fondazione Prada. Design, arte e vista panoramica sono i suoi ingredienti. Il suo architetto, Rem Koolhaas, lo ha definito “un collage di temi ed elementi preesistenti”, che combina opere di artisti come Lucio Fontana, William N. Copley, Jeff Koons, Goshka Macuga e John Wesley, e arredi di design progettati da Philip Johnson ed Eero Saarinen.
La sala occupa un’ampia superficie (215 metri quadrati) suddivisa in due aree: il bar e il ristorante, che conta 84 coperti. I due ambienti sono caratterizzati dal contrasto tra le ampie vetrate a tutta altezza, che offrono una vista inedita della città di Milano, e i toni caldi del parquet, della boiserie in legno e dei pannelli in canapa che rivestono le pareti.
A cui si unisce il meraviglioso blu cobalto dei divanetti e delle sedute che, insieme ai piatti d’artista e alle opere d’arte alle pareti, contribuisce a creare un’atmosfera d’antan, ma al contempo di respiro internazionale. Poi c’è la terrazza esterna, a pianta triangolare, che si affaccia sullo spazio urbano e accoglie una zona ristorante con 20 coperti e un’area bar.
La Torre di Fondazione Prada
È l’ultimo tassello della cittadella culturale di largo Isarco, nata negli edifici, completamente trasformati, di un’ex distilleria di gin di inizio Novecento, opera dello studio di architettura OMA e dell’estro di Rem Koolhaas. Un parallelepipedo in cemento bianco che, col suo profilo irregolare alto 60 metri (9 piani), svetta sulla città offrendo una nuova prospettiva attraverso le sue vetrate.
All'interno ci sono 6 livelli espositivi che fanno parte di Atlas, progetto che ha preso il via da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant: duemila metri quadrati a disposizione di grandi e scenografici lavori, da Damien Hirst a Jeff Koons, da Pino Pascali e Walter De Maria, fino a Carsten Höller (i suoi funghi giganti sono in assoluto tra le cose più fotografate del museo), in uno spazio realizzato “per offrire un’infinita serie di possibili configurazioni”.
Ristorante Torre
Via Lorenzini, 14
Milano
Aperto dal venerdì alla domenica, dalle 18 alle 23
Prenotazioni:
02.23323910
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