Fornello Contadino Milano: cucina tradizionale italiana in salotto casalingo
Fornello Contadino – Osteria di campagna è l’ultimo progetto culinario di una coppia di imprenditori pugliesi (anzi salentini), che a Milano si sono già fatti conoscere per aver portato la loro Puglia e il meglio della sua tradizione gastronomica con un tris di locali iconici: I Salentini, Puglia in Brera e Santu Paulu Salento Bar. Ora ci (ri)provano con un’osteria di campagna dal sapore vintage immersa nel cuore della città meneghina.
Si chiamano Tony Ingrosso e Francesca Micoccio. Sono marito e moglie, ma soprattutto sono i due brillanti imprenditori gourmet che hanno invaso il capoluogo lombardo con la Puglia gastronomica più autentica, genuina e contadina. Dalla Puglia, esattamente da Sannicola (vicino Gallipoli) a Milano, nel quartiere più raffinato della città: Brera. Prima con I Salentini, in via Solferino 44, versione verace ma trendy del loro ristorante in terra natale, poi con il Santu Paulu in via Delio Tessa 2, un “Salento Bar” con pasticciotti, rustici e freselle, e poi con Puglia in Brera, in via San Carpoforo 6, osteria tradizionale con piatti casalinghi.
Ma la coppia è inarrestabile. E così, neanche un mese fa, ecco che è nata l’ultima creatura. Si chiama Fornello Contadino e si trova al civico 41 di via Solferino, in zona Garibaldi.
Siamo sempre in Puglia, ma questa volta in una location che più che un ristorante assomiglia meravigliosamente a un salotto casalingo, piccolo, accogliente e arredato con ricercatezza. Con un “vintage di qualità”, grazie a tavoli e sedie recuperati da vecchie chiese, cascine e botteghe antiquarie. Sempre in Puglia, sì, ma con lo sguardo più in là, verso l’intera nostra penisola. Il menu di Fornello Contadino esce infatti dai confini strettamente pugliesi per abbracciare i sapori tanto cari alla tradizione italiana.
Il desiderio? Diventare un ristorante punto di riferimento settimanale per le famiglie, con preparazioni semplici e materie prime genuine.
E un buon rapporto qualità/prezzo. In altre parole, un ristorante come una volta, quando il cuoco veniva chiamato cuoco e si poteva ordinare anche un uovo sodo senza imbarazzo. Niente vezzi da gastro-fighettitudine, quindi. Qui si mangia come a casa, con piatti che ricordano tanto quelli della mamma o, meglio ancora, della nonna.
E infatti, dietro ai fornelli del locale si nasconde una perfetta “cuoca di famiglia” con una grande esperienza dietro le spalle e una innata verve che diventa contagiosa quando si lascia andare al racconto di tutto il suo amore per la cucina di tradizione: Donata Rizzo, che nella sua vita ha abitato a lungo le cucine di aristocratici e imprenditori salentini e milanesi.
Il menu si divide in due: uno per il pranzo e uno per la cena. La pausa pranzo è all’insegna della semplicità più gustosa. Qualche esempio? Polpette fritte, Peperoni mollicati, Carciofi paesani fritti in pastella, Puntarelle e acciughe; tra i primi, Rigatoni al ragù, Cicorine a minestra e pancia di maialino da latte, Pappardelle di grano arso con patate e carciofi, Polenta e costine di maiale al sugo; tra i secondi, Fettine di vitello in padella con purè di patate, Salsiccia paesana (o bistecca di maialino) ai ferri, Frittatina della nonna.
Per la sera, invece, piatti più elaborati e caratterizzati anche per provenienza geografica. Ci sono per esempio i formaggi artigianali della Valle Brembana, le Sagne ritorte al ragù, le Linguine vongole e fiori di zucca, i Ravioli con ripieno di bufala del Gargano Dop con marasciuolo e caciocavallo podolico (Presidio Slow Food), la Zuppa di pisello nano di Zollino, la Tagliata di maiale di Mora Romagnola (Presidio Slow Food), lo Stracotto di asino al Primitivo, gli Involtini di animelle di agnello, la Tagliata di polpo e patate.
E tra i dessert, spicca ovviamente il pasticciotto leccese, il simbolo dolce del Salento, qui proposto in diverse versioni.
“Quando un territorio e i suoi prodotti ci convincono – spiega Tony – li proponiamo per un mese nel nostro menu in molte preparazioni, lo “svisceriamo” in tutti i modi possibili per valorizzarlo al massimo”. Da Nord a Sud, basta che i prodotti siano d’eccellenza. Basta che si valorizzi la territorialità italiana. “Perché in tutte le regioni in cui sono stato ho incontrato giovani agricoltori e allevatori molto bravi che fanno produzioni di eccellenza e di grande qualità, nel rispetto della tradizione dei propri padri ma gestite con tecnologie moderne, spirito manageriale e una rinnovata passione”.
Consigliato per il pranzo della domenica o per una cena romantica ma familiare.
Fornello Contadino - Osteria di Campagna
via Solferino, 41
Milano
Orari di apertura:
A pranzo dalle 12.00 alle 15.00
A cena 19.30 alle 23.30
Lunedì chiuso
Instagram: fornello.contadino_osteria
Facebook: @fornellocontadino