Gin Hemp: il distillato dell'estate 2022 a base di Canapa Sativa Light del Lago Maggiore
Fuori dagli schemi, trendy, di qualità e a base di Canapa Sativa Light: è Gin Hemp, il distillato dell'estate 2022 lanciato da Rossi D'Angera, la storica azienda di famiglia che da 175 anni anticipa mode e tendenze ed intercetta le evoluzioni del gusto
Non è un semplice Gin, ma un distillato fuori dal comune. La storica Rossi d'Angera, azienda di famiglia che da 175 anni attraverso i suoi distillati, vermouth, amari e bitter è tra le capostipite in materia di spirits e delle loro evoluzioni, lancia Gin Hemp, il distillato dedicato all'estate 2022: fresco e aromatico, a base di Canapa Sativa Light del Lago Maggiore, dal gusto essenzialmente fuori dagli schemi.
Dopo Latitudine45, Gin Hemp è una nuova dedica al territorio, ottenuto dall'infusione delle infiorescenze della canapa di un piccolo produttore del Lago Maggiore. Accanto alla canapa, le botaniche tradizionali come il ginepro e il cardamomo: un equilibrio perfetto con i sentori erbacei e piacevolmente amari delle infiorescenze, che Arturo Rossi, Mastro Distillatore e quinta generazione della famiglia, ricerca in ognuna delle sue ricette.
La ricerca dell’equilibrio è uno dei tratti più distintivi della Distilleria: il Gin Hemp è infatti perfetto sia on the rocks che per la miscelazione più contemporanea, grazie a quella freschezza e all’aromaticità persistente della canapa, delicata ma con una nota piacevolmente amara, che rende il Gin Hemp ideale per la stagione estiva. Una ricetta audace che amplia la gamma della Rossi d'Angera dopo lo storico Gin Latitudine45, nato negli anni '30 quando la moda degli aperitivi miscelati arrivava in Europa.
Il primo gin della distilleria a base di Canapa Sativa Light
Il progetto nasce dall’unione della distilleria Rossi D’Angera con un piccolo produttore di Canapa Sativa Light del Lago Maggiore, con il desiderio di creare uno “spirit” fuori dal comune. Arturo Rossi, artefice della qualità dei prodotti dell’azienda, ha colto al volo l’occasione per poter sperimentare una ricetta singolare, continuando ad utilizzare prodotti del territorio e creando un gin di nicchia con il vero gusto della cannabis, finora poco diffuso nel panorama dei cocktail. A renderlo originale è una macerazione rapida e successiva distillazione delle infiorescenze di Canapa Sativa Light insieme alle bacche di ginepro e altre 12 botaniche, tra cui la morbidezza della vaniglia e il cardamomo per una leggera nota piccante.
Unico nel sapore, perfetto per le miscelazioni più audaci
Il risultato è un bouquet di profumi agrumati e speziati in armonia con le note della canapa, che ne chiudono sia il profumo che il sapore. Il palato viene avvolto dai sentori erbacei creando un finale ben marcato, ideale per le miscelazioni più classiche come il Gin Tonic, a quelle più ricercate come “Hemp Fizz” del Barman Mixologist Riccardo Marinelli, dove Gin Hemp, succo di lime, sciroppo d’agave e pompelmo rosa si bilanciano e si sposano tra i sentori agrumati e i sapori speziati e intensi.
Il Gin Hemp viene aromatizzato con la canapa ma non contiene THC o CBD, i noti principi attivi della cannabis che causano gli effetti psicotropi, di conseguenza il consumo del distillato comporta solo gli effetti legati al consumo di bevande alcoliche.
Gin Hemp: twist pop dello storico Gin Latitudine45
Il Gin Latitudine45, da più di 90 anni, prende il nome dalle coordinate geografiche del Lago Maggiore, a cui i Rossi di ispirano da sempre per la produzione di Grappe, Liquori, Amari e del loro Gin. Una ricetta originale, sincera e fedele alla tradizione, con l’aggiunta però di spezie e aromi che richiamano il territorio d’origine di questo vero e proprio pezzo di storia. 10 botaniche caratteristiche dei boschi delle vicine Prealpi, tra cui le Gemme di Pino e l’erba spontanea Achillea.
Il Mastro Distillatore in 8 punti
Come dice Arturo Rossi, non esiste una ricetta magica o particolare per ottenere una buona grappa, ma capacità, esperienza e sapienza insieme a una buona dose di istinto. Ecco cosa non deve mancare a un Mastro Distillatore “to be”:
- Una rete di vignaioli e produttori seri e professionali, costruita sulla fiducia e valori condivisi che considerano le vinacce alla stessa stregua del grappolo d’uva in vigna;
- La figura del Mentore: l’esperienza di un Mentore, tramandata nel tempo e appresa sul campo. Per Arturo Rossi, oltre al padre, è stato Luigi Veronelli, la sua stima e amicizia, ad ispirarlo nelle scelte e nelle decisioni prese per la Rossi d’Angera.
- Profiler di vinaccia: la competenza di capire, prima delle distillazioni, cosa si può ottenere da ogni varietà di vinaccia, perché ogni uvaggio usato singolarmente o assemblato porta a una direzione diversa e a tempi e modalità di invecchiamento differenti;
- “Sii il tuo distillatore”: una grossa parte di un apparecchio di distillazione è costruita ad immagine del mastro distillatore, secondo la sua esperienza maturata nel tempo. Per questo è difficilissimo trovare due apparecchi di distillazione per la Grappa identici;
- Una dose di pazienza: quella di provare e riprovare, bilanciare e assemblare per costruire le proprie competenze tecniche. Per guidare l’apparecchio di distillazione, per sapere come e quanto dosare i flussi di vapore e imparare il taglio delle teste e code al momento opportuno;
- Ascoltare il proprio istinto: dopo l’esperienza e la competenza ci sono sensazioni e sentimenti in grado di accompagnare un grappaiolo. Sono frutto di quello che ha visto, assaggiato e conosciuto nella sua vita;
- Utilizzare e domare la potenza del tempo: dopo la distillazione, fermarsi e riunire pochi collaboratori fidati per assaggiare, percepire, osservare e sviluppare pensieri e sensazioni date da ogni grappa. Una fase fondamentale per decidere il futuro di ogni distillato;
- L’imprinting: distingue Arturo Rossi e la sua arte della distillazione. Dall’infanzia vive la distillazione come un momento ludico, giocando con le vinacce, erbe, fiori, e così da decenni immagina e costruisce sapori, aromi, alleanze di gusti ispirandosi a quei momenti.
Rossi d’Angera, da 175 anni distilleria sul Lago Maggiore
Guidata da Arturo Rossi, erede diretto dei fondatori, e dal figlio Nicola, Rossi d’Angera può vantare una tiratura di 150 mila bottiglie all’anno di altissima qualità suddivise tra grappe, gin, bitter, vermouth, amari e altri liquori distribuiti per la maggior parte in Italia e in parte minore, circa il 20%, in Germania, Belgio, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Austria, Canada e Nord America e Australia.
Da sempre, Rossi d’Angera, impiega materie prime provenienti dalla zona del basso Lago Maggiore: uve di nebbiolo, barbera, vespolina, croatina, uva rara, bussanello, merlot e chardonnay coltivati sui cosiddetti “ronchi”, i terrazzamenti tipici della zona che definiscono l’indicazione geografica tipica locale che prende appunto il nome di IGT Ronchi Varesini e materie prime provenienti dalle zone vocate del Piemonte, (zone di S.S.Belbo, Canelli, Ovada) e Lombardia (zone dell’Oltrepò Pavese e Garda). Materia prima di altissima qualità, che nella distilleria di Angera viene lavorata con procedimenti tradizionali e naturali, tramandati nel tempo e, in parte, innovati come la distillazione con caldaiette a passaggio di vapore, concentrazioni in colonna e tagli delle teste e code manuali con controllo delle temperature.
Web
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Giorgia Brandolese
Da The Wire ai Pearl Jam, passando per Grant Achatz. Musicista, Giornalista, laureata in Comunicazione pubblicitaria, nel corso degli anni si specializza in Cinema, Serie Tv, Alta Cucina.
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