
FUD-Bottega Sicula, Dalla Sicilia (a Milano) con furore
Nata a Catania nel 2012, fa il bis a Palermo nel 2015 e nel 2018, qualche settimana fa, approda a Milano. Per portare un po’ di Sicilia, quella contemporanea e d’autore, al Nord, attraverso una ristorazione e un linguaggio pop proposti all’interno di un contenitore ben fatto, che tiene tanto alla forma quanto al contenuto.
Andrea Graziano e la sua “Fud pipol” sono arrivati a Milano (sui Navigli) da pochissimo, ma ci hanno già conquistato. Per tanti motivi. Perché il loro è un format nuovo e originale curato nei minimi particolari, perché rappresentano una Sicilia che esce fuori dai canoni, perché sanno coccolare i clienti con l’ospitalità e il calore tipici del Sud, perché nella loro hamburgeria-bottega si mangia bene e ci si sente bene.
Perché FUD non è il solito locale. È più che altro un progetto di spazio che racchiude in sé una molteplicità di esigenze sociali, gourmet e di condivisione, unite da un unico fil rouge: la gioia del cibo, che qui è pop, di strada, selezionato, ma declinato ai massimi livelli di qualità e coniugato all’accessibilità.
Un po’ bottega alimentare, un po’ hamburgeria e un po’ gastronomia, FUD-Bottega Sicula raccoglie il meglio della Sicilia gastronomica accogliendo al suo interno piccoli e medi produttori regionali, aggregandoli in una vera e propria community e rendendoli assoluti protagonisti del progetto.
Il merito di tutto questo? Di Andrea Graziano, del suo talento e della sua passione per il mondo del food. Gourmand, visionario, viaggiatore, a vent’anni lascia Catania per inseguire il suo sogno, quello di lavorare nell’enogastronomia, per poi tornare nella sua terra e arricchirla di nuove cose e idee. Prima il Sale Art Cafè, un esperimento di contaminazione tra cibo ed arte nel cuore di Catania, poi Caponata Web, il blog che crea uno spartiacque nel modo di raccontare e commentare il mondo dell’enogastronomia, e poi finalmente FUD. Prima a Catania, poi a Palermo. Dove vedono la luce anche FUD OFF – luogo di sperimentazione che combina cocktail e tapas rigorosamente sicule – e FUD BOCS – versione al profumo di mare che interpreta in modo giocoso la tradizione isolana. E ancora, FUD ONLAIN, la piattaforma e-commerce con cui FUD raggiunge ogni angolo d'Italia e d'Europa, e FUD FARM, una happy farm di nuova generazione sulle pendici dell’Etna, con lo sguardo rivolto alla coltivazione biologica.
FUD è un laboratorio pensato per promuovere, diffondere e accogliere la degustazione informale e sensoriale di prodotti di alta qualità e che vuole coinvolgere i suoi visitatori nell’intera esperienza del cibo, dalla preparazione al consumo. Ed ecco allora alte scaffalature appese al soffitto che mettono in bella mostra tutte le prelibatezze (conserve, confetture, legumi, frutta secca, cioccolato, olio, vino) del mondo FUD, il banco salumi, il banco bar a diretto contatto con la cucina, lavagne e “social teibols”.
Un ambiente fluido e continuo, quindi, dove gli spazi adibiti alla preparazione, l’esposizione, il deposito e il consumo dei cibi si intersecano con armonia, tra mattoni a vista, legno e ferro. Tra materiali locali tradizionali e materiali industriali. Uno spazio dove mangiare, sì, ma anche fare shopping.
Se il progetto di Andrea è diventato un caso nazionale, lo si deve anche al suo linguaggio, assolutamente originale. Da FUD, infatti, non si parla né italiano, né siciliano. La sua lingua è il “fuddish”, una sorta di inglese italianizzato che vuole scimmiottare la cultura americana on the road dei Burger Bar o dei Diner, ma che si lega fortemente al territorio di origine.
Ma veniamo al dunque. Cosa si mangia da FUD? Una cucina gourmet ruspante senza fronzoli, fatta di hamburgher (di carne di manzo siciliano, di asino di Chiaramonte Gulfi (in provincia di Ragusa), di bufalo ragusano, di cavallo, di suino nero e di pollo modicano) al piatto o racchiusi in un inedito pane casareccio con semi, oddog (con wurstel di suino nero ibleo o di pollo modicano), patate e fritti, salumi e formaggi su tagliere (tra cui mortadella e salame d’asino, formaggi e affettati di bufalo ragusano, caprino girgentano, caciocavallo modicano, provola delle Madonie con cuore di manna, arancia e limone), e insalate. Per nulla scontate.
Tra gli hamburger, spiccano lo Shek Burgher, con carne di asino, mozzarella di bufala affumicata, funghi saltati e cipolla di Giarratana in agrodolce, maionese e pepe, l’Ors Burgher, con carne di cavallo, cipolla cruda, canestrato al pepe e verdure selvatiche saltate aglio rosso di Nubia, il Bec Burgher, con carne di manzo siciliano, cipolla rossa in agrodolce, provola delle Madonie, guanciale croccante di suino nero dei Nebrodi, barbechiù sous e maionese e l’Eg e Dabol Burgher, che alla carne di manzo e al guanciale di suino nero aggiungono l’uovo fritto.
Imperdibile l’antipasto a base di patate: ci sono, per esempio, le Bec Potatoes Cis, spicchi di patate con la buccia fritte e servite con provola delle Madonie, guanciale di suino nero dei nebrodi e bacbechiù sous fatta in casa, le Onion Potatoes con cipolla rossa in agrodolce e pomodorini confit e rosmarino, o le Spais Potatoes, aromatizzate con paprika dolce.
Oppure a base di fritti: panelle in pole position e deliziose crocchè di patate sia vegan-friendly che a base di carne.
E da bere? Uain e bir artigianali, frutto della selezione di alcuni dei più interessanti micro birrifici presenti sul mercato italiano. Tra cui splende il birrificio modicano “Tarì”, con la sua birra all’acqua di mare.
Tanta roba, insomma. Tanta roba genuina selezionata scrupolosamente e personalmente da Andrea per offrire un’esperienza di cibo goduriosa e diversa, attraverso la quale raccontare in modo scanzonato una Sicilia contemporanea, smart, che non sonnecchia ma si attiva.
"Abbiamo voluto aprire a Milano per dare la possibilità a chi vive qui di conoscere una Sicilia diversa. Non siamo venuti al nord per cercare fortuna, siamo venuti per riscattare certi stereotipi sulla nostra terra. Milano è una città stupenda ed estremamente stimolante per la ristorazione e noi non potevamo mancare!", ha raccontato così Andrea.
Quella di FUD è una vera famiglia, una grande famiglia; sono circa 60 i produttori, ambasciatori dell’artigianalità siciliana, che ruotano attorno al progetto, e più di 100 i ragazzi dello staff – la cosiddetta Fud pipol –, persone che hanno abbracciato la sua filosofia con entusiasmo e orgoglio, selezionati non tanto in base alle loro esperienze quanto piuttosto alla loro attitudine e alla relazione con la clientela, senza creare barriere ma, anzi, cercando di integrare il più possibile culture ed estrazioni in uno straordinario melting pot.
FUD-Bottega Sicula è una sorpresa. E a noi è piaciuta tantissimo.
FUD-BOTTECA SICULA
via Casale, 8
Milano
www.fud.it
Martina Zito
