
Il Giardino delle Esperidi Festival 2020: dal 27 giugno al 5 luglio “Esperidi on the Moon”
Le Esperidi sono strettamente connesse alla mitologia greca e questo già trasmette una sensazione di ‘mitico’ a un festival che vuole valorizzare i luoghi in cui si svolge attraverso l’Arte. Giunto ormai alla sua XVI edizione, non perde l’allure romantico e al contempo di per sé naturalistico che lo contraddistingue sin dal nome.Quest’anno il titolo scelto è evocativamente: “Esperidi on the Moon” (dal 27 giugno al 5 luglio).
«Mai come quest’anno realizzare il festival è una scelta politica, oltre che poetica», ha significativamente dichiarato il direttore artistico della kermesse e di Campsirago Residenza Michele Losi, proseguendo «Mai come quest’anno gli artisti si trovano in una situazione completamente nuova, all’interno della quale presentare i propri lavori.
Prima dell’emergenza pandemica, avevamo programmato un’edizione con al centro il tema ‘Natura’ e la forma artistica della performance. Avevamo ideato un’edizione che fosse anche una riflessione critica ed artistica sul legame spezzato con la natura e sulla relazione impossibile tra profitto e salvaguardia del pianeta. Oltre 20 titoli, molte prime nazionali. Poi è arrivata la pandemia, a rendere ancora più attuale il tema, a rendere ancora più fragili le nostre esistenze, a farci interrogare sul ruolo fondamentale dell’arte nel definire un futuro possibile e positivo. La situazione degli ultimi mesi ha posto moltissime problematicità alle compagnie, spesso impossibilitate o poste in una difficile condizione per fare le prove, incontrarsi, lavorare. Ma il festival ha scelto con forza di esserci e ospitare le anteprime e gli studi di tutti questi spettacoli, che non saranno nella loro forma ultima ma sicuramente in una forma inedita e sperimentale legata alla situazione attuale e alla situazione in cui gli artisti si trovano costretti a lavorare».
Pensate che immagine ci viene restituita: «come astronauti del presente il pubblico e gli artisti di Esperidi on the Moon 2020 saranno obbligati quest’anno a confrontarsi con i temi della fruizione e del distanziamento sociale, a risignificare le opere, a trasformare il concetto stesso di festival, in una sperimentazione realmente inedita, verso nuove forme del farsi comunità» e questo è un punto centrale che si sta ponendo il festival come interrogativo, rilanciandolo la palla tra artisti e pubblico, ma essenziale come domanda per tutti e a cui ogni teatro - e non solo - proverà a rispondere a proprio modo.
Il Giardino delle Esperidi Festival 2020: location
Uno degli elementi fondanti di questa manifestazione sta nelle location e le protagoniste di quest’anno sono: Colle Brianza, Olgiate Molgora, Ello, Olginate.
Il Giardino delle Esperidi Festival 2020: programma
La direzione artistica ci tiene ad abbracciare più fasce d’età perciò ha deciso di riservare tre spettacoli al teatro per le nuove generazioni. “Favole al telefono” di Campsirago Residenza, originale lettura – gioco animata del grande classico per l’infanzia di Gianni Rodari, dopo 3 mesi di repliche al telefono per 965 famiglie in quarantena, è andato in scena in prima nazionale in apertura di festival. Sul lungo lago di Olginate (28 giugno) si è svolto lo spettacolo itinerante per bambini e ragazzi “E io non scenderò più della compagnia Stradevarie”, liberamente ispirato al Barone Rampante di Italo Calvino. In anteprima nazionale, (5 luglio), “Alberi maestri Kids” di Pleiadi, performance itinerante nel bosco di Campsirago che porterà i bambini a vivere una grande avventura attraverso il bosco e le sue creature.
«L’offerta teatrale spazia da spettacoli compiuti di drammaturgia contemporanea a performance itineranti che prevedono il coinvolgimento a distanza del pubblico “Weiss Weiss L’essere del non essere. Sulla sparizione di Robert Walser” de Il Teatro della Contraddizione, storica compagnia milanese di teatro di ricerca e “Vieni su Marte”, della giovane compagnia pugliese Vico Quarto Mazzini, ispirato al progetto Mars One che, con l’intento di costruire una colonia permanente su Marte, raccolse 202.568 candidature, si alternano così ad “Alberi maestri” di Pleiadi, performance itinerante ed esperienziale nel bosco da Mondonico a Campsirago e a “Hamlet private” rilettura della storia di Amleto attraverso il sistema di ventidue carte originali e il coinvolgimento diretto di uno spettatore alla volta. Messo in scena da ScarlattineTeatro “Hamlet private” è stato riadattato durante il periodo di quarantena alla piattaforma Zoom e, durante il festival, è stato possibile partecipare alla performance sia in presenza dal vivo sia online. La via dei canti tradizionali calabresi, portati in scena nel prato dell’antico Mulino Tincati a Olgiate Molgora dalla piccola compagnia Palazzo Tavoli in “LUACHI (primo studio)_viaggio intorno ai canti polivocali contadini calabresi” si intreccia con l’umorismo toscano della pluripremiata compagnia Gli Omini che presentano in prima nazionale la “Coppa del Santo. L’agonismo al tempo del distanziamento sociale”, inedita versione dello spettacolo di grande successo “L’asta del Santo e con Maicol Gatto” di Matteo Galbusera, uno spettacolo in anteprima nazionale che rende omaggio alla musica elettronica pionieristica del dopoguerra, all’immaginario fantascientifico, al surrealismo e al teatro dell’assurdo. Si svolgerà in tre giorni (da venerdì 3 a domenica 5 luglio) in anteprima nazionale, “Radio Olimpia, Bomba libera tutt!” del Collettivo MMM, vincitore del bando OPEN 2020, promosso da Pergine Festival con Il Giardino delle Esperidi Festival, Indisciplinarte, InVisible Cities – Contaminazioni digitali, Periferico Festival e ZONA K. Azione performativa, plot radio e installazione interattiva ispirata alle strutture dadaiste dei giochi senza frontiere, in cui mescolare tradizione e nuove tecnologie, combinare giochi e azioni performative, “Radio Olimpia, Bomba libera tutt!” sopperisce alla cancellazione delle Olimpiadi di Tokio 2020 con una nuova Olimpiade che abbia il carattere delle gare originarie, un evento collettivo e comunitario.
Sabato 4 luglio nel borgo e nel bosco di Campsirago, in anteprima assoluta, sarà presentato “Progetto Conrad - In to THEatre Wild©”, una nuova ricerca della compagnia INTI e Campsirago Residenza che prende avvio da ‘Cuore di tenebra’. Il pubblico vivrà un’esperienza sensoriale e di ascolto dei primi materiali raccolti, una composizione sonora, fisica e partecipata che nasce dal desiderio di aprirsi alla possibilità di lasciare che le cose si raccontino nella loro esistenza, anche senza l’uomo e l’artista.
L’offerta si arricchisce con il concerto-spettacolo di Camilla Barbarito “A zonzo per la dolce vita”, immersione nel repertorio cinematografico del grande compositore Nino Rota, “The Great Giant Leap” della compagnia Fossick Project, uno spettacolo di teatro d’ombre contemporaneo in cui l’illustratrice Cecilia Valagussa e la cantautrice Marta Del Grandi portano in scena un racconto visivo e sonoro che si ispira alla diversità delle specie animali e dei paesaggi del mondo e, infine una silent disco a cura di David Zuazola, Michele Losi, Luca Maria Baldini, Diego Dioguardi.
LE PROPOSTE DI DANZA
Sul versante danza domenica 28 giugno sono stati presentati gli studi degli ultimi lavori di due dei coreografi più interessanti del panorama nazionale, Tommaso Monza con “Annotazioni per un Faust _studio per luoghi remoti”, prima replica sperimentale e site-specific, di una visione di arte partecipata alternativa per riuscire a creare un confronto diretto con la comunità e Silvia Gribaudi, che dirige con Matteo Maffesanti le performer di Qui e Ora Residenza teatrale in “TRE_quanto vale un essere umano? Working progress”, lavoro che, nato prima della pandemia, riprende ora il suo processo creativo.
GLI EVENTI COLLATERALI
Fra gli eventi collaterali che arricchiscono il festival tre incontri: “Pensare la terra”, centrato sia sul tema del legame fra natura e performing art, sia sulla questione del riavvicinamento del pubblico al teatro; domenica 28 giugno, condotto da Oliviero Ponte di Pino con la partecipazione del medico Vittorio Agnoletto e di Michele Losi sul tema teatro e salute; il 4 luglio ci sarà la presentazione del libro di Simone Pacini ‘Il teatro sulla Francigena’. Interverrà Roberto Rizzente, giornalista e viaggiatore; in chiusura, domenica 5 luglio, “Lo stato dell’arte”, a cura del tavolo delle idee di C.Re.S.Co» (dalla nota ufficiale).
Lo spirito con cui ci si approccerà quest’estate sarà diverso, però può essere un’ulteriore occasione per affrontare anche le paure inconsce createsi durante, in particolare, il lockdown, guidati dall’Arte e dalla natura.
NOTE DI SERVIZIO PER IL WEEKEND 3 - 5 LUGLIO:
Venerdì 3 luglio gli spettacoli "Radio Olimpia, Bomba libera Tutt!" e "Maicol Gatto" sono ANNULLATI a causa di forti perturbazioni.
Le prossime repliche di "Radio Olimpia, Bomba libera Tutt!" di sabato 4 e domenica 5 luglio SONO CONFERMATE come da programma.
Lo spettacolo per bambini "Favole al telefono" di venerdì 3 luglio ALLE 16 è CONFERMATO ma SPOSTATO in un luogo riparato e al coperto nel Campo Sportivo SS. Giacomo e Filippo, in via della Boggia a Ello. Si tiene dunque lo spettacolo nello stesso comune, ma non nel chiostro del Municipio come precedentemente comunicato, bensì nel campo sportivo.
La presentazione del libro di Simone Pacini “Il teatro sulla via Francigena” è CONFERMATO ALLE 18.30 MA è STATO SPOSTATO A CAMPSIRAGO RESIDENZA in via S. Bernerdo 2 a Colle Brianza, fraz. Campsirago.

Maria Lucia Tangorra
Pugliese di nascita e milanese di adozione, pensa che in particolare di teatro e cinema non si possa fare a meno. Giornalista pubblicista, laureata in Lettere moderne percorso 'Letteratura e arti' in Cattolica, scrive in particolare modo di Settima Arte e di quella più antica - quella teatrale - ma negli anni ha ampliato occupandosi anche di tv, mostre, libri ed eventi. Vive nella città meneghina, ma effettua trasferte ad hoc anche per seguire festival di settore.
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