
Intervista alla cantautrice Laura Benvenuti- Vi canto il mio viaggio dentro me stessa
E' uscito 18 novembre in radio e su tutte le piattaforme digitali “Agosto”, il nuovo singolo di Laura Benvenuti.
Il singolo è stato preceduto dal brano “Tempo”, pubblicato nel maggio scorso, e anticipa l’uscita del nuovo lavoro in studio della cantautrice, prevista per il prossimo 9 dicembre su etichetta La Stanza Nascosta Records.
E' disponibile anche il videoclip, per la regia di Enrico De Luigi e Enrico Giannini, che stravolgono i cliché narrativi a favore di una narrazione frammentaria diretta a restituire la dimensione astratta della memoria. Le immagini sembrano ora mimare un antico dagherrotipo, ora riprodurre forme incerte spiate da un ipotetico foro stenopeico, per poi dare vita a tessiture psichedeliche, immersive e stranianti.
La vocalità suggestiva di Laura Benvenuti si muove con eleganza tra evanescenza e presenza, nostalgia dell’invissuto e promessa di futuro, confezionando con “Agosto” un gioiellino pop sorretto da maestose aperture d’archi.
Nerospinto ha incontrato la cantautrice riminese.
Com’è nato il brano “Agosto”?
Agosto è nata come sempre al pianoforte. E’ “arrivata” una melodia che mi ha riportata indietro nel tempo. Un tempo in cui ho vissuto l’assenza di una figura molto importante per evolvere e crescere. Il testo è nato da questa immersione in un vissuto esistenziale che nel tempo ha preso forme e sembianze totalmente diverse. Un testo che racconta di una mancanza che è diventata occasione di una profonda crescita umana e spirituale, dove la figura incarnata del padre si è trasformata in quella di una guida immensamente più affidabile e amorevole, invisibile agli occhi eppure costante e presente.
La prima versione di Agosto nasce acustica e melodica con un sapore un po' “sanremese” ma è solo dopo l’incontro con il produttore Cristian Bonato e il musicista e arrangiatore Federico Mecozzi che Agosto prende una nuova forma, rispecchiando l’intento di rompere uno schema ed entrare in un mondo musicale fatto di contaminazioni elettroniche su un arrangiamento d’archi.
Il videoclip sembra restituire la dimensione astratta della memoria. Lei e i registi avete lavorato in sinergia? E’ soddisfatta del risultato?
Sì, sono molto soddisfatta del risultato del videoclip perché restituisce esattamente quello che ho sentito e immaginato per Agosto. Ho comunicato la mia idea ai registi che hanno saputo tradurla in visioni astratte, ma in perfetta sincronia con le pulsazioni del brano.
Il singolo precedente, “Tempo”, è, nelle sue parole, un inno ad abbandonare le aspettative e godersi il viaggio, l’ “oggi, qui e ora e adesso”. E’ un po’ la filosofia sottesa all’intero album, di prossima uscita per La Stanza Nascosta Records?
Sì, uno dei temi del disco che uscirà a breve per La Stanza Nascosta Records, è “Il Qui e Ora” che rientra in un tema più grande, quello della Fiducia o meglio della Fede, della ricerca interiore, del viaggio dentro e verso se stessi. Un viaggio che mi sta portando a sperimentare un profondo senso di libertà e pace. Un viaggio che ho sentito e sento il bisogno di condividere attraverso la musica
I suoi social sono curati da Musica di seta, un brand dedicato alla musica d’autrice. Come è venuta in contatto con questa realtà?
Sono venuta in contatto con Musica di Seta grazie all’incontro con Chiara Raggi. Ci siamo conosciute due anni fa in occasione della rassegna Eco di Donna Evolution, organizzata ed ideata appunto da Chiara per MdS. Sono stata invitata a partecipare con i brani del mio primo album e da quel momento è nato un profondo rapporto di stima e amicizia. Mi sono sentita accolta e protetta dalla realtà di Musica di Seta che sostiene e supporta il mondo cantautorale femminile con tante splendide iniziative e con estrema professionalità e correttezza. Due prerogative fondamentali, soprattutto nel mondo musicale di oggi.
Stanno per arrivare le feste, vuole farci una personale playlist di cinque canzoni “natalizie”?
Quando penso al Natale non posso che entrare nel mondo dei più noti standard jazz ispirati a questo periodo dell’anno, interpretato dai grandi colossi di questo genere musical, da Bill Evans a Ella Fitzgerald e a brani come Have a Holly Jolly Christmas, Let Is now e così via.
La sua etichetta, La Stanza Nascosta Records, sta diventando un faro per la nuova canzone d’autore in Italia.
Anche Musica di Seta si rivolge alle cantautrici per aiutarle a trovare un approccio lavorativo rispettoso della musica e della persona.
Cosa pensa di queste realtà italiane di supporto alla musica d’autore, troppo spesso sottostimata nell’attuale momento storico?
Penso che siano realtà molto serie che si approcciano al mondo della musica d’autore con molto rispetto e professionalità. Sia Chiara Raggi per MdS, che Salvatore Papotto per La Stanza Nascosta Records, vivono la musica in primis come artisti e musicisti con la sensibilità necessaria per accogliere musicisti e artisti che hanno bisogno di serietà e non di mercanti d’arte che speculino sulla loro musica. La musica d’autore HA BISOGNO DI EMERGERE IN QUESTO MOMENTO STORICO PIU’ CHE MAI perché il mondo ha bisogno di nuove visioni, nuova linfa vitale, nuovi stimoli.
Il libro che ha sul comodino?
Circe di Madeline Miller e Il Vangelo di Maria Maddalena di Daniel Meurois.
Un film che ha visto e riguarderebbe all’infinito?
Nausicaa della Valle del Vento di Miyazaky.
Lei è cantautrice, interprete, pianista e flautista, quanto tempo dedica giornalmente alla musica?
Le dedico tanto del mio tempo, ma non sempre giornalmente. Ci sono momenti in cui mi immergo per giornate intere nella musica, soprattutto quando sono a ridosso di concerti o quando mi sento particolarmente ispirata e altri in cui mi attengo alla pratica necessaria per non perdere “l’allenamento” e “l’allineamento”.
Cinzia Giordanelli
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