
"L’artista bambino. Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo ‘900" la mostra della Fondazione Ragghianti di Lucca
Presso la Fondazione Ragghianti di Lucca, nel Complesso Monumentale di San Micheletto, è in corso la mostra “L’artista bambino. L’infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo ‘900”.
Forme infantili e naїves che sembrano fatte da bambini.
In realtà a realizzarle sono artisti adulti e consumati che, ad un certo punto della loro esistenza, hanno diretto l’interesse verso il mondo. Succedeva tra gli ultimi trent’anni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
A ricordarlo è la mostra “L’artista bambino. Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo ‘900” in corso alla Fondazione Ragghianti di Lucca fino al 2 Giugno.
Di stanza in stanza ci si imbatte in questi artisti, in gran parte toscani, che hanno dipinto, scolpito e disegnato come dei bambini o ispirandosi a loro.
Tra i primi a sentire il fascino infantile a fine ‘800 è Adriano Cecioni, di cui è esposto l’olio con ridenti e beffardi "Ragazzi mascherati da grandi", e la scultura "Primi passi", un bambino che felice si avventura nella magia del camminare.
Il livornese Vittorio Corcos nel "Ritratto di Yorik" del 1889 mostra un uomo che fuma passeggiando accanto ad un muro pieno di disegni di bambini.
L’interesse verso l’infanzia era nell’aria. Un paio d’anni prima, nel 1887, lo storico dell’arte Corrado Ricci aveva pubblicato un pionieristico saggio, “L’arte dei bambini”, cui Corcos si era ispirato per i suoi disegni sul muro del Ritratto di Yorik.
Avevano mostrato interesse all’arte infantile anche riviste come “Emporium” all’epoca molto consultata dagli artisti.
In quegli stessi anni, sulla scia de "Il fanciullino" di Giovanni Pascoli, «che vede tutto con meraviglia, tutto come per la prima volta», si concentrava anche la ricerca del toscano Alberto Magri e di altri artisti come Spartaco Carlini, Lorenzo Viani e Adolfo Balduini. I loro dipinti, altamente poetici, si riallacciano idealmente a Giotto e ai maestri del Duecento e Trecento. Proprio come il trittico con "La casa colonica" del 1912 di Magri.
Nei primi due decenni del XX secolo arrivano gli scritti di Ardengo Soffici e Carlo Carrà a sostegno di un’arte ingenua, povera e popolare, pubblicati sulle riviste “La Voce” e “Lacerba”.
Insieme a loro anche i dipinti con paesaggi, scene di vita contadina, che richiamano alla pittura di Rousseau il Doganiere, acquistando un rilievo internazionale.
La tendenza continua durante la Prima Guerra Mondiale sino agli anni Trenta, come testimoniano le opere esposte.
L’idea della mostra, curata da Nadia Marchioni, nasce da un saggio del 1969 del noto storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti intitolato “Bologna cruciale 1914”, che segnalava la necessità di approfondire i legami fra il disegno infantile, l’arte medievale e l’arte in Italia nei primi decenni del Novecento.
Questa è soltanto una delle tante iniziative della “Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti”, nata nel 1981 e diventata nel giro di un trentennio una grande realtà per gli studi di storia dell’arte.
Una vera fucina di idee e fatti artistici, sostenuta dalla Cassa di Risparmio di Lucca, Regione Toscana, Provincia di Lucca e Comune di Lucca.
Collocata nel Complesso monumentale di San Micheletto a Porta Elisa, in una struttura antica, ben restaurata, ancora con i suoi giardini silenziosi, la Fondazione ospita una biblioteca con oltre 80.000 volumi, 800 testate di riviste e trecentomila opuscoli, provenienti dai Fondi Ragghianti, Santini, Salvadori e da altre donazioni.
Possiede inoltre una fornita fototeca con duecentomila immagini, e un ricco archivio con documenti altrove introvabili, una videoteca con film sull’arte, video su artisti e i critofilm del fondatore Ragghianti.
Infine vengono custodite raccolte di dipinti, disegni, opere grafiche e sculture.
In marzo saranno messe in rete 65.000 immagini con relative schede di opere d’arte dell’Ottocento e Novecento, mentre continua la pubblicazione di libri, progetti di mostre e documentari sull’arte, convegni, acquisizioni e pubblicazioni di riviste.
"L’artista bambino. Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo Novecento"
Complesso Monumentale di San Micheletto, Lucca
Catalogo: Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte
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Maurizia Tazartes
