
La nocciola fa bene al cuore
Si è dimostrato che il consumo abituale di nocciola porta a una riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e di diabete.
La nocciola è il frutto del nocciolo, pianta coltivata dall'uomo già nell'antichità, quando, al tempo della Roma antica, si usava donare piante di Corylus avellana, volgarmente nocciolo, per augurare felicità. Ugualmente accadeva in Francia, dove la pianta veniva donata agli sposi come simbolo di fecondità.
Oggi, la nocciola assume un altro significato benefico e in Italia è un frutto facile da trovare. Grazie alle condizioni climatiche, il nocciolo prospera nel bacino del Mediterraneo e nelle colline di Langa, in Piemonte, da molto tempo viene coltivato un prodotto IGP di particolare pregio qualitativo.
La composizione nutrizionale della nocciola, ricca di acidi grassi monoinsaturi, fitosteroli, polifenolici, vitamina E, arginina, magnesio, selenio e fibre idrosolubili, permette di ottenere effetti antiossidanti, antinfiammatori e protettivi sull’endotelio vascolare, tali da garantire risultati salutistici di grande significato in ambito cardiometabolico.
In particolare, si è osservato che il consumo abituale di nocciola, così come quello di noci e mandorle, è associato a una riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e di diabete.
Tutto questo è stato oggetto di argomento al meeting scientifico multidisciplinare organizzato il 26 e 27 maggio scorsi presso il Castello di Grinzane Cavour e coordinato dal Professor Attilio Giacosa (Policlinico di Monza) e dalla Professoressa Mariangela Rondanelli (Università di Pavia). I lavori si sono conclusi con un documento di consenso firmato da tutti gli esperti partecipanti al meeting e presentato il 27 maggio alle associazioni degli agricoltori e alle autorità politiche e amministrative del territorio piemontese, con la partecipazione del Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Senatore Andrea Olivero e del Senatore Tomaso Zanoletti, Presidente dell’Enoteca Regionale del Castello di Grinzane Cavour.
Il documento di consenso evidenzia che il consumo abituale di nocciola è accompagnato da una riduzione significativa del colesterolo totale e del colesterolo LDL (“cattivo”), senza modificazioni del colesterolo HDL (“buono”), e dell’incidenza di malattia coronarica e di diabete.
Gli effetti salutistici della nocciola sono raggiungibili con il consumo abituale di 30-40 grammi al giorno di nucule (parte commestibile interna della nocciola), che va mangiata cruda (non tostata) e con la pellicina, che contiene la maggior parte degli antiossidanti del frutto. Se ne raccomanda il consumo a grandi e piccoli con i cerali integrali a colazione, in insalate miste ai pasti principali o come merenda a metà mattino o nel pomeriggio.
Nonostante l’elevata quantità di lipidi e calorie presenti nei frutti a guscio, un consumo moderato e abituale di nocciola favorisce la salute, senza influenzare in modo critico il bilancio energetico e indurre un aumento del peso corporeo.
È importante tenere presente che il vantaggio salutistico della nocciola si ottiene ed è incrementato, se si segue un modello alimentare di tipo mediterraneo, si tiene sotto controllo il peso corporeo, si fa abitualmente attività fisica e soprattutto se non si fuma.
