
MARCO SACCO. Ammaliatore di palati lontani
Immaginate che sia una di quelle giornate meravigliose, in cui il sole splende accarezzandoci il viso con i suoi raggi, mentre noi siamo avvolti in un caldo piumino ed una sciarpa di lana per il freddo pungente: ecco, dopo una passeggiata rilassante, la cosa migliore che possiate regalarvi è un pranzo, o una cena, al Piccolo Lago. Ad accogliervi ci sarà Marco Sacco, un uomo che ha fatto del gusto e la ricerca dei sapori, la sua filosofia di vita.
Due stelle Michelin e una fama che supera ogni frontiera, arrivando sino in Medio Oriente ed è proprio da questi luoghi meravigliosi che ha appena fatto ritorno lo Chef, a seguito di un tour che lo ha condotto nelle migliori cucine asiatiche. Grandiose serate di gala da Seul, nel prestigioso Lotte Hotel, passando per l’Acqua Wine Bar di Gerardo Dereviziis a Ventiane, in Laos, sino a raggiungere i ristoranti della nota catena Isola ad Hong Kong e Shangai.
Durante il suo viaggio, Sacco ha avuto la possibilità di far assaporare la cucina italiana, in particolare piemontese, ai palati più esigenti del mondo orientale, proponendo alcune delle sue perle culinarie, tra le quali gli immancabili Risotto 3C (Carnaroli, Chinotto e Cotechino) con zafferano di Mun, la Carbonara Au Koque, una rivisitazione della classica carbonara che prevede il prosciutto affumicato vigezzino al posto del guanciale, e i Tajarin al Tartufo bianco.
A completare la rosa delle proposte anche l’Agnello in Crosta di Prezzemolo ed il Risotto con Bisque di gamberi, un omaggio alla tradizione asiatica del pesce crudo, unito al sapore deciso di pomodori e olive per ricordare, nella composizione del piatto, uno dei grandi classici italiani: la pizza.
Insomma, lo Chef, oltre ad essere uno dei cuochi italiani più famosi nel “Far East”, si è fatto vero e proprio portavoce della cultura culinaria italiana nel mondo. L’alchimia è lo strumento vincente di Marco Sacco che, attraverso la rielaborazione della tradizione, per poi dar vita a concetti del tutto innovativi, è stato in grado di creare veri e propri puzzle palatali in grado di ammaliare gourmet italiani e non.
Ma torniamo al Piccolo Lago, il luogo che dodici anni fa ha consacrato la sua fama con la prima stella Michelin e che da nove detiene il doppio riconoscimento. Un luogo in cui Chef Sacco è il vero patron della cucina e in cui, con la collaborazione della sua brigata, è sempre alla ricerca di nuovi accostamenti, gusti innovativi che creino delle vere e proprie “storie culinarie” attraverso le quali sia possibile dar vita a racconti che parlino di sapori lontani. “E’ preminente la contaminazione orientale nella mia cucina. Quando vengo in Asia sono sempre alla scoperta di nuove tecniche e ingredienti che in Italia non esistono. Li porto a casa con me e li studio, cercando di rielaborarli e riproporli”.
Questo è l’obbiettivo del 2016, creare nuovi piatti e menu da affiancare ai suoi cavalli di battaglia, vere e proprie opere d’arte che costituiscono il cuore classico della sua cucina: dalla Carbonara au koque, alla sua straordinaria Anguilla, sino al suo famosissimo Flan di Bettelmatt.
Francesca Bottin
Piccolo Lago Tel.: +39 0323 586792 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Aperto tutte le sere da Martedì a Domenica Sabato e Domenica anche a pranzo
