
Matteo Cunsolo e il suo Panettone artigianale sbarcano ad Hong Kong
Il Panettone artigianale tradizionale del Maestro panificatore Matteo Cunsolo arriva fino ad Hong Kong: la sua versione del dolce di Natale viene venduta su Eathic.hk, sito di e-commerce dedicato alle eccellenze italiane fondato dall’imprenditore Michelangelo Guglielmetti
Un traguardo importante per Matteo Cunsolo, Maestro Panificatore titolare de La Panetteria di Parabiago (Milano): il suo panettone artigianale tradizionale infatti, è arrivato fino ad Hong Kong, grazie a Michelangelo Guglielmetti, imprenditore che da anni risiede in Asia, il quale ha presentato il dolce di Natale per eccellenza al ristorante Dr. Fren’s Gin Parlour di Honk Kong. La presentazione e degustazione è stata fatta alla presenza di un ristretto pubblico di persone, in quanto Hong Kong è in pieno lockdown.
Una storia che sembra l'inizio di un film e che, in un periodo difficile come questo, dà un segno di speranza e ci fa ritrovare il sorriso. I due non si conoscevano prima ma, come spiega Michelangelo, «Le persone che hanno assaggiato il panettone di Cunsolo sono rimaste entusiaste e sono letteralmente impazzite. Abbiamo già postato sui social gli effetti: il panettone è stato terminato in pochi minuti e sono rimaste solo le briciole!» Il panettone di Cunsolo è stato inserito tra i prodotti che rappresentano l’eccellenza italiana nell'e-shop fondato dallo stesso Guglielmetti www.eathic.hk. La sua mission: far conoscere il meglio del Made in Italy attraverso l’e-commerce, considerando che quest’ultimo è tra i pochi comparti ad avere avuto nel 2020 una crescita esponenziale.
Ma come si sono conosciuti Matteo e Michelangelo?
Chi è Michelangelo Guglielmetti
Michelangelo Guglielmetti è un imprenditore originario di Milano e lavora in Asia dal 2001. Ha iniziato l’attività professionale in Corea, poi tanta, tantissima Cina, infine Hong Kong che è diventata per lui la sua seconda casa. Viaggia tra Malesia, Vietnam, Taiwan e Giappone. Il sogno che insegue da tempo è di portare il Made in Italy in quell’area geografica così diversa per cultura, storia, regole economiche e sociali. Il suo progetto nasce così: «Ad Hong Kong, tra virus e proteste, molte persone hanno iniziato a cucinare a casa; questo ha creato una crescente richiesta di prodotti di qualità e molto interesse per i metodi di cucina sani e alternativi». Da qui ha preso forma il sogno di Michelangelo, iniziato qualche anno fa e portato avanti assieme ad un team di lavoro, di importare in Asia alcuni prodotti artigianali made in Italy. «Stiamo cercando di educare a seguire la dieta mediterranea, insegnando la differenza tra prodotti alimentari (mediterranei) artigianali e prodotti d’industria. Proprio riguardo ai prodotti artigianali ritengo ci sia un ampio spazio per lavorare bene e dare valore ai prodotti artigianali italiani».
«Faccio l'imprenditore - spiega - e quando sono sbarcato qui avevo 26 anni. Da quel momento è stato un continuo creare, provare, sbagliare, montare, smontare e rimontare per poi ritentare». Non è facile lavorare in Asia: mentalità, cultura, regole economico-sociali differenti… Però Michelangelo non ha mai mollato. «Ho iniziato commerciando con prodotti di elettronica che facevo produrre in Korea e vendevo in Italia e in qualche altro paese Europeo. Ora la mia principale attività è la consulenza aziendale». Principalmente Michelangelo si occupa dello sviluppo di attività per imprenditori che, con la loro artigianalità e il loro saper fare, danno un valore unico a ciò che producono. Tra le varie attività ha fondato La Vin Group, azienda che si occupa di distribuzione di prodotti alimentati ad Hong Kong e in Cina.
Cunsolo e Guglielmetti non si conoscevano. È accaduto tutto tramite passaparola. «Stavo cercando un produttore di nicchia del vero panettone tradizionale artigianale milanese, per avere un prodotto speciale con cui lanciare un nuovo negozio online a Hong Kong sotto Natale». Michelangelo stava quasi per gettare la spugna perché, nonostante i numerosi tentativi, nessuno degli imprenditori interpellati gli aveva dato retta. Durante una telefonata si confidò con la sorella che vive alle porte di Milano, la quale aveva avuto la possibilità di assaggiare personalmente il panettone artigianale milanese di Cunsolo.
Michelangelo scopre il Panettone artigianale di Matteo Cunsolo
«Marion, mia sorella, conosce la qualità dei panettoni di Matteo. È stata lei a consigliarmi di prendere contatto. Ho fatto un piccolo check sul web ed ho visto che comunque c’era molto materiale su di lui e sulla sua attività: dal panettone solidale al riciclo del panettone, dal pane Plu Pantone in occasione della Milano Fashion Week alle consegne a domicilio durante il lockdown. Matteo rispecchiava proprio ciò di cui avevo bisogno: un artigiano legato alle tradizioni, rispettoso del passato, ma proiettato al futuro».
L’elemento determinante per la scelta: «Il prodotto è esattamente quello che cercavo: il panettone artigianale tradizionale di Milano di alta qualità. L’artigianalità pura rappresenta un quid in più rispetto a quello che all'inizio mi ero prefissato, significa meno quantità, ma va benissimo».
Michelangelo e Matteo si sono confrontati tramite whatsapp, hanno comunicato via email, messaggi e videochiamate. «Ci siamo capiti al volo. È un artigiano sì, ma direi un vero artigiano 2.0 con esperienza internazionale, imprenditorialità e soprattutto “sta sul pezzo” che è quello che manca a tanti purtroppo. Ci sta che sia la prima volta in assoluto che esporta, ma a questo ci pensiamo noi. Per esperienza posso dire che l'importante è fare bene le cose nel dettaglio e sapersi sincronizzare, il resto poi viene». Cunsolo è molto attento alla tradizione, ma ha un occhio di riguardo per la ricerca: «Rispetto profondamente la tradizione e la scelta della materia prima per me è fondamentale. Oltre al panettone e al pandoro produciamo il “panettone solidale ai 4 cioccolati” (la metà del ricavato è destinata all’Associazione Onlus “La Ruota” di Parabiago che si occupa di persone disabili). Quest’anno ho lanciato differenti linee di produzione. Saranno disponibili anche i panettoni da 750 grammi con materia prima differente: al pistacchio e cioccolato bianco, al cioccolato, al mandorlato, al marron glacé, all’amaretto, ai fichi del cilento e noci, al marzapane e arancio».
Era previsto un evento di presentazione a Hong Kong martedì 8 dicembre, ma a causa delle recenti nuove restrizioni in Cina su bar, ristoranti ed eventi la presentazione sarà riprogrammata. Intanto i panettoni di Matteo Cunsolo saranno pubblicati nello shop online www.eathic.hk.
«La collaborazione con Cunsolo, e l’asse Parabiago - Hong Kong, sono un segnale forte per tutti. In Italia vedo un’ecatombe di SME (ovvero micro, small and medium-sized enterprises le nostre piccole e media imprese, ndr) a vantaggio delle grandi aziende. Forse è il momento giusto per riprovare a fare qualcosa con gli italiani e, allo stesso tempo, dare una mano in un momento difficile», è l’augurio di Michelangelo.
«Spero che questa storia possa essere un esempio per molti artigiani e colleghi - conclude Matteo Cunsolo – Personalmente ho avuto la fortuna di “conoscere”, anche se solo virtualmente, un imprenditore chiaro, leale, e ringrazio Michelangelo per aver creduto in me. Però ciascuno di noi ha un ruolo fondamentale: nulla è più come prima. Dobbiamo fare rete, creare nuove sinergie per ricostruire un futuro che sembra essersi fermato, invece è soltanto lì che ci aspetta».
Ora, dunque, non vi resta che assaggiarlo.
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Giorgia Brandolese
Da The Wire ai Pearl Jam, passando per Grant Achatz. Musicista, Giornalista, laureata in Comunicazione pubblicitaria, nel corso degli anni si specializza in Cinema, Serie Tv, Alta Cucina.
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