
Nasce la prima “Comunità Slow Food” della ceramica
Grottaglie è una città diventata famosa per la lavorazione della ceramica, si trova in provincia di Taranto. Nasce così la sua Comunità Slow Food per valorizzare la ceramica d’uso grottagliese.
Si tratta di un progetto nuovo e creativo, che si forma grazie alla volontà di tradurre, all'interno di un territorio di antichissima tradizione di arte ceramica, i valori che il Slow Food personifica e diffonde a livello internazionale, tra cui il diritto universale al cibo sano, alla difesa della biodiversità e degli ecosistemi, difesa della tipicità. L’incontro tra tradizioni, linguaggi, produzioni locali diversificate sono in grado, dunque, di rappresentare un motore capace di risaltare le eccellenze di cui dispone il territorio.
"Preservare la storia del nostro territorio e diffondere la cultura delle produzioni locali", dichiara Franco Peluso, Portavoce della Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d'uso grottagliese, "è fondamentale per creare la giusta economia per i piccoli produttori grazie ad una diffusione nazionale ed internazionale del nostro progetto. La ceramica d’uso grottagliese vanta una storia di qualità, che non si ritrova in altri contesti, grazie alla vastità di manufatti, ognuno caratterizzato da uno specifico uso o destinazione”.
Sono tanti i progetti e le proposte in programma per la Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese che coinvolgono i maestri ceramisti, con la collaborazione dei produttori dei diversi settori del mondo enogastronomico. Tutto ciò è accompagnato da una sequenza di iniziativi indirizzate a sensibilizzare sia i consumatori che le istituzioni verso una più grande consapevolezza di una peculiarità che rischia di svanire se non adeguatamente supportata grazie alla collaborazione e la promozione in una visione comune sia dei manufatti in ceramica che delle eccellenze enogastromiche.
La Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese coinvolge diversi cuochi dell’Alleanza Slow Food (Chef’sAlliance). Il primo evento internazionale si terrà il 6 dicembre a Londra presso La Fromagerie con lo chef Alessandro Grano. Per l’occasione Chef Grano realizzerà delle prelibatezze sfruttando i prodotti tipici pugliesi cotti nella ceramica, in abbinamento ai vini del nostro territorio. Il tutto servito naturalmente in piatti di ceramica di uso grottagliese.
Grottaglie (TA) e la sua ceramica
Grottaglie la considerata la “città dalle molte grotte”, si erge su una collina poco distante da Taranto, sul ciglio del gradone murgiano verso il Mar Piccolo. Il suo territorio è caratterizzato da gravine, ovvero magnifici canyon. Grottaglie è l’unica città della ceramica con un quartiere interamente dedicato alla produzione di questo tipo artigianato.
Importante e celebre è il “Quartiere delle Ceramiche”, antico ed ancora oggi fiorente con la produzione di ceramica anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio.
Nel cuore di questa tipica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è creato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, grazie a laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo creare una prosperosa attività artigianale, oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Sono due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese, ovvero i “Bianchi di Grottaglie”, manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria esaltata dalla forma pura attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese.
Ad oggi Grottaglie con le sue 50 botteghe di ceramisti è inserita nel ristretto elenco delle 37 città della ceramica italiana.
Il Museo della Ceramica
Il più importante museo pugliese, situato nel Castello Episcopio, rappresenta il connubio tra quest'antichissima arte e la cittadina jonica. Più precisamente, è situato nell’ala sud-orientale del Castello Episcopio, un tempo residenza degli arcivescovi di Taranto, oggi occupa gli ambienti anticamente utilizzati come stalle che, dopo adeguati lavori di restauro, sono diventati uno spazio espositivo di grande suggestione.
Gli oggetti raccontano un passato in cui la ceramica rivestiva un ruolo fondamentale nella vita degli uomini, come strumenti per l'igiene e conservazione degli alimenti, ma anche la loro necessità di possedere oggetti che assolvessero ad una funzione puramente ornamentale.
Attualmente il Museo si articola in cinque sezioni:
- Ceramica tradizionale d’uso
- Archeologica
- Maioliche
- Ceramica contemporanea
- Presepi
Stefano Dalla Verde
