
Nerocipria: storia di una rinascita
E' passato un anno e mezzo dal terremoto che distrusse la zona di Mirandola. Qui, due donne, Virna Modena e Morena Martini, hanno perso tutto, tranne la forza che le contraddistingue, e hanno fondato un'azienda, Nerocipria, che produce borse, accessori e t-shirt super glam e di alta qualità.
Cosa facevate prima del terremoto?
Morena: Eravamo Wedding Planners dalla primavera all'autunno, mentre in inverno ci occupavamo di eventi aziendali. Con il terremoto abbiamo perso tutto: showroom, allestimenti, e, inoltre, non erano più disponibili chiese, municipi e location dove fare i matrimoni. In generale, la crisi economica ha colpito il settore, soprattutto da noi. Per chi perde il lavoro e la casa la scelta di utilizzare i risparmi in altro modo è più che naturale.
Virna: Abbiamo cominciato in un momento in cui la figura del Wedding Planner non era ancora famosa, 6 anni fa. Avevamo anche fondato una casa editrice che editava la rivista View sposa. Poi, come se non bastasse, è iniziata anche la crisi della pubblicità. Avevamo deciso di fare un'app per l'iPad, ma dopo il terremoto non siamo riusciti a uscire con nuovi numeri. Stiamo pensando di venderla. Nella nostra zona è diventato difficile seguire un progetto del genere, specialmente per noi che producevamo tutti i contenuti.
L'idea di Nerocipria da cosa vi è venuta?
Morena: Dovevamo incanalare la nostra adrenalina e buttarla in un progetto che parlasse di donne, bellezza e aggregazione. Era nell'aria già da un po'. Prima tutto quello che era fashion ci piaceva, avevamo delle idee, ma eravamo troppo prese dall'altro lavoro.
Virna: I primi due mesi sono stati di shock generale. Anche perché avevamo dei matrimoni di lì a poco e abbiamo dovuto lavorare come matte per cercare di recuperare tutto. A settembre ci siamo anche accorte che tante donne avevano perso il lavoro. Abbiamo capito che unendo le forze potevamo ripartire.
Morena: C'era chi sapeva tagliare, chi aveva contatti con i fornitori della pelle, chi faceva il grafico, chi aveva le macchine. Virna: E noi ci siamo messe a disegnare! Cosa che non avevamo mai fatto prima. La prima stagione è andata così così, anche perché reperire tutto è stato molto difficile. Ora siamo organizzate molto meglio. Morena: Abbiamo tirato fuori la parte bella che era rimasta un po' sotto, tolto la polvere di tutto quello che ci è successo e cominciato a guardare il mondo con occhi diversi. Abbiamo voluto tirare fuori la parte romantica e bon ton, che poi è sempre stata nel nostro stile.
Virna: Le nostre prerogative sono fondamentalmente due. Fornirci dalle aziende della zona terremotata, con lo scopo di dare l'indotto a chi ha avuto problemi, e non seguire la moda stretta. Se va il fluo non è detto che lo utilizziamo, vorremmo che i nostri prodotti non avessero mai un tempo. Evergreen come Chanel!
Nome che si trova sulle Artistic Bag!
Morena: La scritta Chanel su quella linea è stato un caso. È un'opera di un artista di Desenzano del Garda che ce l'ha donata e noi abbiamo deciso di usarla come stampa di una borsa.
Virna: Ci piacciono i giovani talenti e lui è molto bravo.
Morena: Questa è una capsule. Un po' diversa dalla nostra linea, la consideriamo la linea giovane, più frizzante. Poi partirà un'altra capsule con l'opera di un altro artista.
Avete ricevuto qualche aiuto dallo Stato?
Virna: Niente, come nessuno. Né i privati né le aziende. Neanche i soldi degli sms solidali: non si sa che fine abbiano fatto...
I vostri prodotti si trovano online. A quando nei negozi?
Virna: Da questa stagione abbiamo aperto anche la rete vendita in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Per ora.
http://www.nerocipria.it/
