
Rosèxpo: Negroamaro, Pinot e altre sfumature di rosa
Umore e luce rosa accenderanno il Salento per il 3° salone internazionale del vino rosato: Rosèxpo, l’evento per winelovers.
L’appuntamento con Rosèxpo è dal 3 al 5 giugno presso le sale del Castello Carlo V di Lecce.
“Un composto di umore e luce: il vino.” – G. Galilei
Più di 150 etichette italiane e 25 etichette straniere saranno il cuore della terza edizione di questo prestigioso sodalizio tra la Puglia e il vino rosato. Un appuntamento molto speciale che rende omaggio alle migliori qualità del vino rosato, pregiato, raffinato e forse ancora ingiustamente poco conosciuto.
“I veri intenditori non bevono vino: degustano segreti.” – S. Dalí
In principio era il Five Roses, punta di diamante di Leone de Castris: il primo vino rosato italiano, si dice, a essere imbottigliato e commercializzato. In pochi comunque sanno che i primi rosè macerati sulle bucce sono di origine pugliese, nonostante altri Paesi del mondo rivendichino questa invenzione. Storie, segreti, tradizioni e persino miti veri e falsi aleggiano intorno al vino rosato, una cultura che invece possiede una forte identità oltre a specifiche qualità e caratteristiche tecniche.
«Rosèxpo nasce con l’intento di valorizzare i vini rosati – spiega Ilaria Donateo, presidente di deGusto, l’associazione di produttori di Negroamaro che ha ideato l’iniziativa – partendo dall’esperienza del Salento e promuovendo il confronto con altri vitigni e terroir provenienti dall’Italia e dall’estero».
A tal proposito, svolgono una parte fondamentale le importanti partnership dell’evento tra cui spiccano Slow Food Puglia, Slow Wine Italia, le Donne del Vino di Puglia, e la delegazione di Lecce dell’AIS – associazione italiana sommelier.
In occasione dell’edizione 2016 di Rosèxpo, con l’intento di coadiuvare la promozione della cultura enogastronomica, nascono anche le collaborazioni con Radici del Sud, Città del Gusto di Lecce, e come partner tecnico il Concours Mondial de Bruxelles fornitore di una selezione di vini internazionali rosè.
“Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e… se ne parla.”- Edoardo VII
Tanti, dunque, i motivi per non perdere questa kermesse che si svolgerà tra degustazioni, masterclass, seminari, appuntamenti intellettuali e molti ospiti.
Venerdì 3 giugno alle ore 18.00, si terrà il seminario Il valore del vino rosato con i rappresentanti di note aziende vinicole (Emidio Pepe, Luigi Cataldi Madonna), associazioni (Vinarius, Coldiretti Puglia, Assoenologi Puglia-Calabria-Basilicata) e testate giornalistiche del settore (Gambero Rosso).
Inoltre avranno luogo tre masterclass, alla sala Pignatelli del Castello Carlo V, con il coordinamento di Slow Wine e con la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier e di Radici Wine:
Sabato 4 alle ore 18.30 Cerasuolo d’Abruzzo a confronto; Domenica 5 alle ore 18.00 Una finestra sui rosati del mondo, e alle 19.45 l’ultima masterclass Sicilia vs Calabria a cura di Radici del Sud e di Slow Wine.
(La partecipazione ai seminari di formazione prevede una prenotazione obbligatoria attraverso il sito www.rosexpo.it)
“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.”- E. Hemingway
Rosèxpo è un salone ideato con l’intento di diventare polo attrattore per appassionati e avvezzi al mondo del vino, ma anche giornalisti, esperti del settori e curatori di guide, alla scoperta dei rosati, del Salento e della sua storia. Presenzieranno venti testate giornalistiche nazionali e non mancherà l’intrattenimento a carattere artistico, a cominciare dalle installazioni luminarie tipiche della cultura popolare del territorio, alla mostra fotografica che racconta in modo emozionale la raccolta del Negroamaro. La corte del Castello Carlo V diventerà il Giardino Rosè, spazio per le proposte di street food con apecar gastro-tematiche, rappresentazioni di danza contemporanea, e conversazioni letterarie con percorso degustativo di sigari toscani grazie alla collaborazione del Club Amici del Toscano. Il Giardino Rosè inoltre ospiterà Francesca Negri, geisha gourmet del 2.0 e autrice del libro Tutta colpa di un Ruinart Rosè, romanzo-focus su una nuova generazione di donne che eleggono il vino e il cibo a nuovo simbolo di emancipazione femminile la cui pubblicazione diventerà oggetto di crowfounding.
Un evento da non perdere, insomma, ricco di cultura e di sfumature proprio come il vino che da sempre è simbolo di tradizione, di passione, di saggezza, di festa, e di vita. E in fondo come diceva Goethe “La vita è troppo breve per bere vini mediocri”, allora perché non sceglierne una in rosa?
ROSEXPO
Dal 3 al 5 giugno 2016
Castello Carlo V
Lecce
Valentina Forzese
