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Tra i cortili della vecchia Milano è nato un vero e proprio polo d’eccellenza del food. Si tratta di Milano Food District, che dispone al suo interno di una scuola, un ristorante, una vertical farm e un’agenzia di booking dei migliori talenti nel campo della ristorazione.
A partire da mercoledì 8 luglio fino al 29 agosto la Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano ospita un evento artistico davvero unico ed originale: ALMA MATER in dialogo con IL TERZO PARADISO. La nuova imponente creazione multimediale di Yuval Avital che, insieme ad un'inedita versione de IL TERZO PARADISO di Michelangelo Pistoletto, creano un'opera di grande impatto e creatività, assolutamente imperdibile.
Una gigantesca installazione multimediale realizzata da Yuval Avital, artista e compositore conosciuto ed apprezzato a livello internazionale per le sue opere sonore di massa. ALMA MATER è un'opera ispirata alla figura della madre nutrice che, per l'occasione, crea un affascinante dialogo con la versione inedita del simbolo artistico di Michelangelo Pistoletto.
Un percorso interamente dedicato a donne e natura, simbolo di fecondità, nutrimento, eleganza e creazione, in cui i visitatori saranno accompagnati da ben 140 altoparlanti che emetteranno voci di nonne provenienti da tutto il mondo intrecciate a suoni viscerali della terra e meravigliose proiezioni che raffigurano Liliana Cosi e Carla Fracci, étoile d'eccezione.
Saranno proprio le figure femminili, quelle delle nonne, ad aprire le porte ad un meraviglioso viaggio verso le origini, lungo un infinito cordone ombelicale simbolicamente rappresentato da Il Terzo Paradiso, celebre opera di Pistoletto, che si snoda al centro dell'installazione in tre anelli contigui che rappresentano il forte legame tra passato, presente e futuro.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.magaglobalarts.com
Di seguito il link per acquistare Biglietti online
INFO:
ALMA MATER in dialogo con IL TERZO PARADISO
Cattedrale della Fabbrica del Vapore - via Giulio Cesare Procaccini, 4 - 20154 Milano
da mer. 08 luglio a sab. 29 agosto dalle ore 10:00 alle 20:00 / martedì fino alle ore 22.00
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Martedì 21 aprile dalle ore 10, avrà luogo presso la Sala del Grechetto del Palazzo Sormani, in Corso di Porta Vittoria 6 - Milano, sede della Biblioteca Comunale Centrale, il primo appuntamento del ciclo di “GiornateIncontro” organizzato dall'associazione no profit CulturAperta, dal titolo "LeEroinediCarta”.
Il ciclo di incontri indagherà su ciò che eravamo dal punto di vista storico - culturale, partendo dagli anni Trenta arrivando fino ai giorni nostri: un’opportunità per raffrontare il vicino passato in rapporto al vivere quotidiano e riscontrarne gli innumerevoli punti di connessione. Vista l'importanza culturale e divulgativa dell'iniziativa, le "GiornateIncontro" sono patrocinate da Regione Lombardia e Provincia di Milano, con la collaborazione del Comune di Milano, nonché la confluenza nella programmazione realizzata in occasione di Expo 2015.
“LeEroinediCarta”, il primo dei cinque appuntamenti in programma, ha l’obiettivo, grazie alla partecipazione di relatori provenienti dai più disparati contesti socio-culturali, di analizzare l’universo femminile nelle sue diverse sfaccettature e di capire come esso sia stato condizionato nella maniera di proporre la propria immagine o idea di donna, prendendo in considerazione tutti i mezzi attraverso i quali, l’identità femminile ha potuto affermarsi: romanzi rosa, stampa popolare, cinema e la televisione.
CulturAperta ha voluto con questa iniziativa offrire una testimonianza di costume, gusto e tendenze: i mezzi di comunicazione di massa nati a metà del secolo scorso, si pongono come interpreti di forti cambiamenti, nuovi stili e realtà fino a divenirne depositari, capaci di seguire i desideri e le speranze di intere generazioni di donne.
La giornata vedrà la presenza di autorevoli relatori tra cui Orio Buffo, direttore della rivista Grand Hotel, Wilma De Angelis, Elda Lanza, pioniera della televisione italiana, lo stilista Elio Fiorucci, e Primavera Cambiasi, figlia della famosa scrittrice Liala, che darà una testimonianza storica d’eccezione.
Dal 22 aprile fino alla fine del mese, inoltre, la Biblioteca ospiterà nei suoi spazi la mostra dal titolo “LeEroineDiCarta”, curata sempre da CulturAperta: l’esposizione, patrocinata da Regione Lombardia, Provincia di Milano e in collaborazione con il Comune di Milano, verrà inaugurata il 21 aprile al termine della “GiornataIncontro”. I materiali scelti per l’esposizione delineano l’evoluzione dell’immagine della donna e del mondo che la circonda dagli anni ‘30 ai ’70: le riviste Amica, Grazia, Lei e Noi Donne, insieme a prime edizioni di romanzi di autrici del periodo e fotoromanzi, faranno capire come venivano trattati gli argomenti più delicati, come si evolveva il pensiero e il ruolo della donna nella società, e cosa leggessero le donne durante il tempo libero. Pezzo unico in esposizione, sarà il libro “Lanterna Magica” di Guido Crepax che ci dona il quadro più complesso e completo del personaggio di Valentina, con prefazione di Gillo Dorfles.
Elenco dei relatori che interverranno martedì 21 aprile: Ada Cattaneo, sociologa e antropologa Silvia Cassamagnaghi, studiosa di stampa femminile Wilma De Angelis, cantante e conduttrice Elio Fiorucci, stilista Orio Buffo, direttore del settimanale Grand Hotel Mario Cervi, direttore emerito del quotidiano Il Giornale Elda Lanza, scrittrice di romanzi popolari e fumetti Elena Petrassi, scrittrice e poetessa Cristina Carpinelli, collaboratrice del periodico NOIDONNE Primavera Cambiasi, figlia di Liala Ing. Pierfranco Faletti, studioso di usi e costumi italiani anni ‘40/60
21 aprile 2015 - h10.00
per il ciclo “GiornateIncontro”
LeEroinediCarta a cura dell'associazione CulturAperta
Biblioteca Sormani Corso di Porta Vittoria 6 - Milano Sala del Grechetto: ingresso da via Francesco Sforza 7 - Milano
Orari Lunedì - sabato: h 9.00 - 19.30
Ingresso Libero
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Domenica 19 aprile 2015 dalle ore 17.00 la Chiesa di San Fedele ospiterà un altro imperdibile appuntamento di Sacro in Musica. Donne e Sacro prevede la partecipazione del gruppo di musicisti fondato da San Fedele Musica, che prende il nome di Psallite Ensemble. Saranno presentate musiche di suore compositrici del Seicento che abitavano l'Italia settentrionale. Donne e Sacro è un pomeriggio musicale per scoprire un aspetto poco conosciuto della musica religiosa, si riscopriranno le qualità sorprendenti e la padronanza incredibile delle monache dei conventi femminili tra il XVI e il XVII secolo. In particolare verranno suonate opere di Caterina Assandra, monaca benedettina di Lomello (PV) e di Isabella Leonarda, madre superiora del convento di Sant'Orsola di Novara. Le due suore hanno lasciato diverse composizioni che venivano eseguite poi da altre suore musiciste nelle loro comunità. Alcuni documenti pervenuti fino a noi spiegano come le esecuzioni musicali nei monasteri fossero parecchio ammirate dalla nobiltà dell'epoca, affascinata soprattutto dalle esecuzioni vocali. È grazie all'arcivescovo Federico Borromeo che si diffuse la pratica musicale anche nei conventi femminili, che apportò diversi effetti positivi sulla vita spirituale delle monache di clausura.
Donne e Sacro
Psallite Ensemble
Beatrice Palumbo, soprano
Marta Fumagalli, alto
Barbara Altobello, violino
Maria Cecilia Farina, organo
Chiesa di San Fedele
Piazza San Fedele 4, Milano
Ingresso libero
Info:
lun-ven 10.00/12.30 - 14.00/18.00
tel: 0286352231
sito: www.centrosanfedele.net
Dal 16 al 18 marzo andrà in scena al Teatro della Cooperativa di Milano il nuovo reading teatrale di Livia Grossi, dal titolo: Nonostante voi - Storie di Donne Coraggio. Lo spettacolo avrà come tema principale il valore della donna come individuo a sé, ben oltre i suoi tradizionali ruoli-gabbia di madre, moglie e figlia. Lo spettacolo si articola in un viaggio che oscilla tra parole e musica dal vivo, ponendo interrogativi importanti sull'identità individuale e pubblica, sull'informazione e la sua reale condivisione.
Livia Grossi, giornalista free lance da 15 anni che si occupa di teatro e cultura per le pagine milanesi del Corriere della Sera, ha da sempre la passione per i reportage e le testimonianze reali e toccanti. Questo l'ha spinta già in passato a fare dei suoi lavori dei bellissimi reading teatrali, proponendo il cosiddetto giornalismo in scena, come se il palco fosse la pagina di un quotidiano, con contributi fotografici, interviste video, musica dal vivo, e la giornalista che racconta il suo pezzo guardando direttamente il lettore negli occhi.
Nonostante voi - Storie di Donne Coraggio segue questa linea di spettacolo, ponendo al centro del reading tre interviste fatte a tre donne diverse: Pushka, albanese di 66 anni, che da 40 anni ha deciso di diventare uomo (non in termini biologici ma solo sociali e psicologici) per difendere diritti e dignità; Maria, sud americana rifugiata politica, liberata dopo 8 anni di prigionia, che racconterà tutti gli abusi di potere subiti e infine Marietu 'Ndaye, senegalese 46enne che si batte da anni contro la mutilazione genitale femminile.
Livia Grossi ha dato vita ad uno spettacolo molto forte, che riuscirà, però, anche a far sorridere con un monologo ironico sui requisiti necessari per avere la Carta d'Identità di Donna.
Nonostante voi - Storie di Donne Coraggio
reportage teatrale di e con Livia Grossi
musiche originali eseguite dal vivo da Andrea Labanca
primo spettatore Gigi Gherzi
Teatro della Cooperativa di Milano
via Hermada 8, Milano
Orari: da lunedì a mercoledì ore 20.45
Prezzi: intero 12€ - ridotto 10€
Info:
sito: www.teatrodellacooperativa.it
tel: 02.64749997
[gallery type="rectangular" ids="39071,39072,39073,39074"]Da lunedì 15 a domenica 21 dicembre 2014 al Teatro della Cooperativa di Milano andrà in scena LOVE IS IN THE HAIR
Per la regia di Laura Pozone, vedremo in atto un brillante monologo che scandaglia l’universo femminile e mostra un ritratto ironico dei nostri pregiudizi e abitudini. Un negozio dove da anni si incontrano sempre gli stessi personaggi. Cinque donne e un parrucchiere, ognuno con la sua parte e la sua personalità. Un imprevisto li blocca nel locale per tutta la notte. Queste le premesse entro le quali si svolge la scena. I personaggi, costretti ad una forzata convivenza, si scambieranno confidenze e, togliendosi la maschera, mostreranno la loro vera anima. Tra i personaggi vediamo Sergio, il parrucchiere, un vero e proprio intrattenitore che tratta le sue clienti come delle regine; Nunzia, la donna delle pulizie napoletana, antipatica e acida con tutti; la Signora Fiorenza, ricca cliente toscana, annoiata e nullafacente, che come hobby sperpera i soldi del marito; Margherita, l’attrice milanese, che ama vantarsi della sua carriera; Tamara, la coatta sciampista, maga del colore e della rima baciata; Ellie, la disoccupata depressa per i suoi primi capelli bianchi.
LAURA POZONE Diplomata attrice alla Scuola Civica Paolo Grassi di Milano, tra i suoi spettacoli ricordiamo Il signor Rossi contro l’Impero del male, L’italiana in Algeri, Carnival Dream, Otto donne e un delitto, Quattro donne e un matrimonio, RiMIDIA l’apocalisse, Molière a sua insaputa e Apocalypse Wow. Ha ricevuto diversi premi tra cui il PRIMO PREMIO, PREMIO DEL PUBBLICO E PREMIO GIURIA GIOVANI al concorso teatrale femminile La parola e il gesto.
ORARI Da lunedì a sabato h. 20.45 - festivo ore 16 – riposo giovedì PREZZI Intero 18 euro – ridotti 15/9 euro
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Dal 25 al 27 novembre Teatro Franco Parenti di Milano presenta Doppio Taglio, uno spettacolo di Cristina Gamberi e Marina Senesi che affronta l’attuale tematica della violenza contro le donne.
La descrizione all’interno della pièce di questo nefasto fenomeno si distingue per la scelta di un differente punto di vista. Non è infatti incentrato sulla narrazione da parte della vittima o del carnefice ma sui meccanismi attraverso i quali il racconto dei media plasma e distorce la nostra percezione del fatto, trasformando anche la più sincera condanna in un'arma, appunto, a “doppio taglio".
Accompagnati dalle voci fuoricampo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni, noti conduttori della trasmissione radio Caterpillar, si scopre come la cronaca spesso tende ad alleggerire le responsabilità dell’aggressore quando si ritiene che la donna abbia varcato i confini imposti al suo genere.
Lo spettacolo mostra che paradossalmente è la vittima ad essere ritratta come inerte, inerme, isolata e coi segni di una sessualità che indica una morale dubbia, mentre il violento è un’ombra sfuggente, appena accennata e rappresentato solamente in piccola parte.
Marina Senesi è autrice e attrice che lungo la sua carriera è sempre stata capace di fondere l’impegno civile e la forza dell’ironia. Per Doppio Taglio ha collaborato con Cristina Gamberi, dottore in Studi di Genere all'Università di Napoli Federico II e autrice della ricerca accademica da cui è stato tratto lo spettacolo.
L'originalità di questa proposta ha convinto a partecipare due artiste d'eccezione: Lucia Vasini, che firma la regia, e la cantautrice inglese Tanita Tikaram che per l’occasione ha scritto un singolo inedito dalle sonorità folk-pop, intitolato emblematicamente My Enemy.
INFO
Doppio Taglio
Di Cristina Gamberi
Adattamento di Marina Senesi
25/27 novembre
Teatro Franco Parenti di Milano
Via Pier Lombardo, 14
Tel 02. 599951
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Appuntamento al Teatro Rosetum di Milano, giovedì 25 settembre alle 21, con lo spettacolo Che razza di madre, un monologo scritto e interpretato da Enrica Resini, incentrato sul tema della maternità.
Si tratta di una rappresentazione dai toni leggeri e brillanti, che fungerà non solo da manuale d’istruzioni ma anche da corso di addestramento e sopravvivenza per madri.
L’ingresso è subordinato ad una donazione minima di 10 euro. È un aspetto importante, perché lo scopo della serata è raccogliere fondi. Tutto il ricavato sarà infatti devoluto interamente alla Fondazione Corti, associazione che oggi è il principale sostenitore del Lacor Hospital, ospedale ugandese fra i maggiori riferimenti sanitari non a scopo di lucro dell’Africa equatoriale. La sua missione è offrire cure accessibili a tutti, specialmente ai più bisognosi, combattendo malattie e povertà.
Dal 1988 a oggi la struttura ha curato oltre 4 milioni di persone.
Lo spettacolo di Enrica Resini affronta con ironia le contraddizioni e fragilità che popolano l’universo femminile. “Parleremo di mamme, figli, nonne. Dei mariti no, solo marginalmente, quando proprio non se ne può fare a meno, e nemmeno delle suocere, per quanto... anche loro siano delle mamme” – ha affermato l’autrice – “Analizzeremo la maternità e troveremo le istruzioni per l’uso, tutte navighiamo a vista, senza sapere bene cosa fare e come farlo, perché ci manca l’addestramento.”
L’evento è organizzato in collaborazione con Aragorn, agenzia specializzata nella comunicazione, organizzazione e raccolta fondi per il settore non profit, e con il sostegno di Vineria alle Zitelle e Trattoria Madonnina di Milano.
INFO
Per prenotazioni
Tel. 02 49524096
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Ufficio Stampa Aragorn
Marcella Ubezio
Tel. 02 46546758 – 339 3356156
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Fondazione Piero e Lucille Corti Onlus
Tel. 02 805472
INGRESSO
Donazione minima 10 €
Allacciate le cinture è l’ultima fatica cinematografica del regista turco più italiano che ci sia ed è un vero e proprio omaggio alle donne.
La storia del film non è una storia d’amore come si potrebbe pensare in un primo momento, non è neppure un omaggio al Salento e ai meravigliosi paesaggi pugliesi e non è un film sull’omosessualità e sull’accettazione di essa da parte della società.
La nuova pellicola di Ozpetek è un ritratto veritiero e attuale sulla condizione femminile nel ventunesimo secolo dove le donne si innamorano ancora perdutamente ma devono fare i conti anche con l’essere mamme e figlie di donne che a loro volta pretendono continua attenzione e dedizione.
Chi sono gli uomini di queste donne del duemila?
Semplice: sono uomini vecchi, nel senso di uomini antichi che continuano a tradire, ingannare, corteggiare nel modo sbagliato e pretendere che la propria donna perdoni sempre e comunque.
Capita anche ai protagonisti di Allacciate le cinture dove Antonio è il macho conquistatore e proletario che conquista la bella Elena, donna impegnata, volitiva e moderna.
I due si abbandonano alla passione, si amano profondamente e si sposano.
Ma mentre Elena cresce ogni giorno di più, diventa mamma, donna in carriera e moglie perfetta, Antonio resta il conquistatore superficiale e un po’ becero di quanto era giovane.
Fino a che la malattia colpisce Elena in maniera improvvisa e terribile.
Allora tutto deve cambiare per forza. In una sorta di vite parallele dove l’unico punto fermo e reale resta il profondo amore di Elena per Antonio e viceversa.
Il film è bellissimo per molti motivi, primo tra tutti la trasposizione temporale che Ozpetech sa creare magistralmente e che stupisce e affascina lo spettatore fino all’ultimo fotogramma.
Ma la pellicola è bellissima anche per tutti i personaggi minori e di contorno che arricchiscono e valorizzano i due protagonisti e la loro vita.
L’amico del cuore gay, l’amante popolana e divertente, l’amica fragile e bugiarda, la mamma onnipresente e protettiva e la zia svampita e seguace delle tendenze, la compagna di stanza di ospedale improbabile e meravigliosa e la dottoressa conosciuta quando ancora era solo una studentessa.
Ognuno di questi personaggi è interpretato da attori di grande bravura e di lunga gavetta come Elena Sofia Ricci e Luisa Ranieri, Carla Signoris e Paola Minaccioni, Filippo Scicchiatano e Giulia Michelini. Insomma un cast eccezionale che dà vita al più bel film corale di Ozpetek.
Bravissimi, credibili e intensi Kasia Smutniak e Francesco Arca a riprova di quanto essere dei bravi registi vuol dire anche immaginare per primi gli attori in quel preciso ruolo.
In Allacciate le cinture vincono le donne, anche quelle che si abbandonano alla malattia, anche quelle tradite, anche le amanti abbandonate e le zie svampite e inconcludenti.
Ancora una volta viva Ozpetek.
Da Martedì 18 a Domenica 23 Marzo un appuntamento imperdibile al Teatro Cooperativa. Uno spettacolo che riflette sulla società e sulla famiglia, un tema delicato e attuale quello della violenza domestica messo in discussione sul palcoscenico, un messaggio che promuove la cultura della non violenza: questi sono gli ingredienti per una grande ed intesa rappresentazione.
Quelli di Grock presenta Home Sweet Home al Teatro Cooperativa di Milano dal 18, uno spettacolo con regia e testi di Valeria Cavalli e Claudio Intropido. Il cast è formato da talentuosi attori: Giulia Bacchetta, sensibile e vibrante interprete del monologo Quasi perfetta, e Andrea Robbiano, attore emergente, applauditissimo nell’ultima produzione di Quelli di Grock Fuori Musica (il Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno). I costumi sono di Lara Friio, le musiche di Gipo Gurrado, le immagini video di Zoe Vincenti e la consulenza scientifica è di Dr.ssa Maria Barbuto.
Lo spettacolo Home Sweet Home vuole dare voce, indagare, andare in profondità ad un argomento delicato, attuale e spaventoso.
“Le statistiche dicono che una donna su tre vive come vivo io, in bilico. È vero, io sono un’equilibrista, sono stata addestrata a farlo, cammino su un filo, procedo attenta per evitare i passi falsi perché so che se sbaglio, se non presto attenzione, mi faccio male […]”. In Italia sono 6.743.000 le donne che tra i 16 e i 70 anni hanno subito violenza psicologica o sessuale fuori o dentro le mura domestiche (fonte Istat 2007). Un dato che spaventa e allarma e ha spinto Quelli di Grock a raccontare, attraverso il linguaggio teatrale, un dramma così diffuso, sommerso e taciuto, protetto dal privato familiare e spesso segregato dietro ingressi con targhette d’ottone.
Sul palco una madre e un figlio che narrano una storia, all’apparenza normale, ma che nasconde in realtà verità terribili, e sottolinea l’insana complicità che spesso nasce fra la vittima e il carnefice, il complesso rapporto tra chi fa del male e chi pensa di meritarlo, la paura di confessare che il nemico è proprio lì, seduto vicino sul divano di casa.
A guidare lo spettacolo è la voce maschile che aiuta lo spettatore all’interno di un’ampia e complessa riflessione sulla società e sulla famiglia, a tratti sarcastica e pungente, a tratti libera e metaforica. Il suo racconto si addentra in un magma di luoghi comuni che vanno dalla religione ai detti popolari, dall’iconografia classica alle favole, passando attraverso la retorica del principe azzurro e lo spietato ricatto del perbenismo. Il protagonista affronta e approfondisce l’urgenza di argomenti come l’infedeltà, la tutela dei figli e l’inviolabilità del legame matrimoniale, mentre la figura femminile evoca una realtà famigliare congelata da un claustrofobico gioco di ruoli.
Quelli di Grock con questa rappresentazione si pongono l’obiettivo di scuotere l’indifferenza e attraverso un linguaggio semplice e diretto, quello teatrale, offrire la possibilità di una riflessione, affinchè anche dal palcoscenico posso arrivare un messaggio forte di sensibilizzazione e cambiamento che promuova la cultura della non violenza.
Home Sweet Home ha ottenuto il sostegno di Next, il Patrocinio Ufficiale della Provincia di Milano ed è stato presentato il 23 Giugno 2010 alla Camera dei Deputati.
Chiudere gli occhi, non interessarsi del problema non è la soluzione. Lo spettacolo vuole impegnarsi a far conoscere e quindi combattere per un’atrocità taciuta. Non perderti la rappresentazione dal 18 Marzo!
Teatro della Cooperativa
ORARI: feriali h. 20.45 e festivo ore 16 – lunedì riposo
PREZZI: intero 18 € - ridotti 13/9 €
www.teatrodellacooperativa.it - Via Hermada 8, Milano – tel. 02.6474999702.64749997
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