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EosEco (Nulla esiste senza ombra) è il titolo della grande scultura sferoidale ad opera dell'artista Giorgio Bevignani che sceglie il binomio luce-suono come punto di riflessione.
Martedì 7 luglio alle ore 20.30 e mercoledì 8 luglio alle ore 21.15 presso il Teatro Franco Parenti, in via Pier Lombardo 14, Luca Zingaretti legge “La Sirena”, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
I protagonisti sono due uomini che si trovano a Torino, una città a loro estranea, nell'autunno del 1938. Paolo Corbèra di Palermo è un giovane laureato in Giurisprudenza, redattore de “La Stampa”. Rosario La Ciura di Aci Castello ha settantacinque anni, è senatore e autore di un'opera molto erudita di viva poesia.
Paolo vive in un modesto alloggio in via Peyron, è in crisi di misantropia e deluso dalle avventure amorose; Rosario alloggia in via Bertola in «un vecchio palazzo malandato» ed è «infagottato in un cappotto vecchio con colletto di un astrakan spelacchiato», ama leggere senza sosta riviste straniere, fumare sigari toscani e sputare.
I due si incontrano per caso in un caffé di via Po ed entrano pian piano in confidenza. Trascorrono il loro tempo tra riflessioni erudite, dialoghi sagaci, battute cinicamente ironiche, parlando di letteratura, antichità, vecchie e nuove abitudini.
Alle iniziali avventure del giovane con «sgualdrinelle ammalate e squallide (...), di un’eleganza fatta di cianfrusaglie e di moinette apprese al cinema, a pesca di bigliettucci di banca untuosi nelle tasche dell’amante» si sostituisce l’amore del vecchio per una creatura dal sorriso che esprime «bestiale gioia di esistere, una quasi divina letizia», dal «profumo mai sentito, un odore magico di mare», dalla voce che pare un canto.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa è noto principalmente per Il Gattopardo, ma tra i suoi capolavori si annovera Lighea del 1961, pubblicato postumo: un piccolo gioiello d'autore che affascina per molti aspetti. Ad impreziosire il lavoro sono le raffinate scelte semantiche, dall’italiano forbito al dialetto popolano, l'attenta costruzione della sintassi, le precise descrizioni di eventi, luoghi, personaggi e sensazioni.
L'opera è una sorta di viaggio immaginario, geografico e temporale tra il Nord e il Sud. Dal racconto ambientato a Torino emerge la calda Sicilia: l’odore della salsedine, il sapore dei ricci di mare, il profumo di rosmarino sui Nèbrodi, il gusto del miele di Melilli, le raffiche di profumo degli agrumeti, «l’incanto di Castellammare, quando le stelle si specchiano nel mare che dorme e lo spirito di chi è coricato riverso fra i lentischi si perde nel vortice del cielo mentre il corpo,teso e all’erta,teme l’avvicinarsi dei demoni».
La Sirena si arricchisce di tutte queste sensazioni, accompagnate dalle splendide musiche del Maestro Germano Mazzocchetti. Luca Zingaretti ne è interprete e curatore della regia e dell’adattamento drammaturgico.
Lo spettacolo è un percorso tra il presente carnale e l'antichità spirituale, che evidenzia la ricchezza della poesia sicula su cui palpita la melensa stasi del vivere degli uomini e dei paesaggi.
Luca Zingaretti legge “La Sirena” Martedì 7 luglio ore 20.30 e Mercoledì 8 luglio ore 21.15 Teatro Franco Parenti – via Pier Lombardo 14 Milano 02 59 99 52 06 www.teatrofrancoparenti.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Platea I settore: 40€ Platea II settore: 32€ Platea III settore: 25€ over60: 18€ under26: 15€
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Da lunedì 22 giugno a giovedì 19 luglio torna per la sua sedicesima edizione “La Milanesiana 2015” uno dei festival letterari nazionali più importanti e attesi, perno culturale della città di Milano.
Il progetto ambizioso di Elisabetta Sgarbi, direttore artistico e ideatrice de La Milanesiana, ha come obiettivo quello di essere un momento di incontro tra i più importanti protagonisti internazionali delle diverse discipline artistiche e della cultura.
La Milanesiana abbatte i limiti del sapere spaziando tra letteratura, cinema, musica, scienza, filosofia e teatro, aprendosi ad un confronto totale e coinvolgendo le espressioni artistiche di tutto il mondo.
Sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, La Milanesiana è promossa dal Comune di Milano, Expo in Città e Milano Città del Libro 2015.
Quest’anno il tema è Manie/Ossessioni: “La Milanesiana è sempre stata una ossessione. Quest’anno lo dimostra.” afferma Elisabetta Sgarbi.
Il programma è ricchissimo: più di 50 appuntamenti e 160 ospiti internazionali, 15 Paesi coinvolti, 7 appuntamenti teatrali e 21 concerti. Oltre ai tradizionali eventi in cartellone questa sedicesima edizione del Festival presenta 4 mostre tra Milano, Bergamo e Torino e 3 produzioni teatrali in anteprima, destinate ai teatri d’Europa.
La Milanesiana coinvolge in modo inclusivo spazi privati e pubblici, biblioteche e teatri e collabora con molti attori della produzione culturale meneghina. Rientra a tutti gli effetti nel programma di ExpoinCittà, che prevede oltre 17mila appuntamenti per tutto il semestre dell'Esposizione Universale.
La Milanesiana propone grandi nomi, nuovi luoghi, voglia di stupire e affascinare. Non vi resta che scoprirlo.
La Milanesiana 22 giugno - 19 luglio 2015 Informazioni al pubblico e programmazione – www.lamilanesiana.it Teatro Dal Verme – tel. 02 87905 Ufficio Stampa La Milanesiana Studio De Angelis, Milano Tel. 02 324377 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dall'11 al 23 marzo 2015 al Teatro Libero andrà in scena la Prima Nazionale dello spettacolo "Dell'Amore e di Altri Demoni", diretto e interpretato da Corrado Accordino.
Un omaggio al Premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, scomparso quasi un anno fa, attraverso la realizzazione di uno spettacolo ispirato allo straordinario romanzo "Dell'Amore e di Altri Demoni".
Un'opera teatrale che cerca di restituire tutta la forza del racconto letterario originale, evocando sulla scena la poetica di Marquez con l'espediente della parola, della musica e delle immagini. Per poter realizzare questo dialogo su più livelli, in cui il corpo e le parole dell'unico attore in scena si intrecciano con immagini simboliche, è stata indispensabile la collaborazione con MicrofilmStudio di Milano.
"Dell'Amore e di Altri Demoni" è una storia dove tutti sono nel posto sbagliato e niente è quello che deve essere: la fede non è fede, i demoni non sono demoni, l'amore non è amore. Tutto è profondamente ingiusto nella vita della bella protagonista, durante gli anni della terribile inquisizione spagnola. Un racconto magico e terrificante al tempo stesso, dove l'indifferenza di un padre e la malvagità di una madre creano mostri e disincanti nel cuore dell'indesiderata figlia, che si costruirà nell'isolamento un mondo di menzogne e inganni. Finché la ragazza non verrà morsa da un cane rabbioso, e la malattia che la contagerà verrà interpretata come un segno del demonio. L'ignoranza in questa storia nasce dai libri, in seno all'intelligenza si manifestano le sue aberrazioni.
Dell'Amore e di Altri Demonidi Gabriel García Márquez
diretto e interpretato da Corrado Accordino
animators Chiara Lorenzon e Marco Enea Spilamberto
produzione La Danza Immobile/Teatro Binario 7
assistente alla regia Valentina Paiano
costumi Maria Chiara Vitali
animation project by MicrofilmStudio
lead animator Federico Cadenazzi
graphic illustration Chiara Vitale
Teatro Libero
Via Savona 10, Milano
BIGLIETTI:
Intero € 21,00
Ridotto under26 e over60 € 15,00
Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10,00
Allievi altre scuole di teatro € 13,00
ORARIO SPETTACOLI:
Da lunedì a sabato ore 21.00
Domenica ore 16.00
ORARI BIGLIETTERIA:
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:
Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato dalle 19.00 alle 21.30
Domenica dalle 14.00 alle 16.30
Prevendita € 1,50
CONTATTI
02 8323126
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[gallery type="rectangular" ids="38431,38430,38428,38427,38426,38432"]L'ossessione per la letteratura e il desiderio di trasporla nella vita: questo è il tema di "Lolita (Non ora non qui)" di Marcello Gori, spettacolo in scena dal 12 al 24 febbraio al Libero. Un professore universitario di letteratura comparata, appassionato di Nabokov e della sua Lolita, intreccia una relazione con una studentessa del primo anno, cercando in ogni modo di infonderle la passione per la letteratura. La trascina infatti in una fuga che sembra ricalcare quella dei due protagonisti del noto romanzo. Non si accorge che il loro rapporto si modella sempre più sulle pieghe violente, ricattatorie, dozzinali di quello fra Lolita e Humbert Humbert. La produzione è in mano al Circolo Bergman, progetto di produzione e diffusione delle arti performative, fondato da Sarah Chiarcos, Marcello Gori e Paolo Giorgio. Esso si caratterizza per il fatto di lavorare sull’immaginario collettivo, su materiali letterari, iconici, che in qualche modo sono entrati a far parte di un sentire comune. Più che il testo in sé, l'obiettivo è esplorare il nostro rapporto con quel testo, come risuona nel contemporaneo. Viene così specificato un linguaggio contemporaneo, alto, ma che mantiene un piano di comunicazione popolare. Nel testo di Marcello Gori risuonano parti del romanzo, riprese in un tentativo impossibile di elevare la carne e i corpi a un fatto letterario, come se il sudore di un amplesso potesse da solo scrivere romanzi sulle lenzuola. Ma in realtà sono stanze d’albergo, incomprensione, violenza: si racconta una relazione impossibile, che non si spiega; un rapporto ossessivo con la letteratura, con il linguaggio; un road movie dentro il cervello del protagonista. Paolo Giorgio, regista e docente di teatro, ha firmato diversi spettacoli fra i quali ricordiamo: K. il Processo, dal romanzo di Franz Kafka (Teatro Out-Off, 2013); Stanlio e Ollio, di Juan Mayorga (Teatro Filodrammatici, 2012); Glas (Astiteatro, 2010); S(u)ono, spettacolo di teatro canzone di e con Eugenio Finardi; Bauman (Zygmunt) Circus, dai testi del grande sociologo polacco (Mittelfest, 2008); La bottega del caffé, radicale riscrittura del capolavoro goldoniano (Biennale di Venezia, Tieffe Teatro 2007). Dal 2004 è docente di Regia e Recitazione presso la Scuola Paolo Grassi di Milano. Ha collaborato con diverse accademie straniere (PWST di Cracovia, Accademia Nazionale di Malta, UNACT in Romania, l’Accademia Nazionale di Belgrado, l’Accademia Nazionale di Banska Bystrica). Dal 2010 è responsabile dei Progetti Internazionali della Scuola Paolo Grassi, ruolo in cui ha curato diversi progetti fra cui il Festival della Giovane Regia (2011, Teatro Franco Parenti, Teatro ON.TEATR di San Pietroburgo). Ha diretto e fondato il progetto Band à Part, vincitore (con le compagnie Babygang e Sanpapiè) del bando "Etre per residenze teatrali" di Fondazione Cariplo. Nel 2013 ha fondato Circolo Bergman, compagnia di produzione e innovazione teatrale.
Dal 12 al 24 febbraio 2015
LOLITA (non ora non qui)
di Marcello Gori
ispirato a Lolita di Vladimir Nabokov
con Emanuele Arrigazzi e Veronica Franzosi
regia Paolo Giorgio
produzione Circolo Bergman
Teatro Libero Via Savona, 10 Milano
BIGLIETTERIA PREZZI BIGLIETTI Intero € 19,00
Ridotto under26 e over60 € 13,00
Allievi Teatri Possibili con TPCard € 6,00
Allievi altre scuole di teatro € 10,00
Prevendita € 1,50
ORARIO SPETTACOLI
Dal lunedì a sabato ore 21.00 Domenica ore 16.00
ORARI BIGLIETTERIA
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo: Da lunedì a venerdì fino alle 21.30 Sabato dalle 19.00 alle 21.30 Domenica dalle 14.00 alle 16.30
CONTATTI 02 8323126
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Il 16 dicembre 2014 alle ore 18,30 nel foyer del Teatro Duse di Bologna Paolo Gotti inaugura la mostra STORIES. Un viaggio tra fotografia e letteratura del fotografo Paolo Gotti. La serie fotografica prende ispirazione dalle trame avvincenti di alcuni tra i più celebri romanzi di tutti i tempi a livello internazionale. Oltre ai pannelli fotografici di grandi e medie dimensioni, alle ore 19.30 sul palcoscenico del Teatro Duse verrà presentato il calendario tematico 2015 dal titolo STORIES. Un viaggio tra fotografia e letteratura con la partecipazione dell’attrice Giuseppina Morara, del giornalista e inviato de L’Espresso Roberto Di Caro e della giornalista e scrittrice Natascia Ronchetti. La letteratura può essere considerata la fotografia della complessità del mondo. Essendo dunque i romanzi un riflesso del reale, la realtà si ispira spesso alle loro trame. Il fotografo bolognese Paolo Gotti conduce un’indagine opposta rispetto a quella dell’editore alla ricerca della copertina di un libro. Gotti parte dagli innumerevoli scatti realizzati durante i suoi viaggi per poi ideare le trame a cui questi potrebbero ricollegarsi. Ad ogni immagine inoltre, vediamo accostata una citazione tratta dai romanzi più disparati, dai classici ai contemporanei, dai racconti a narrazioni storiche. Ed ecco dunque che ammiriamo il susseguirsi delle interpretazioni visive di Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe, Cime tempestose (1847) di Emily Brontë, Anna Karenina (1877) di Lev Tolstoj, L’isola del tesoro (1883) di Robert Louis Stevenson, Racconti dei mari del sud (1921) di William Somerset Maugham, Sulla strada (1957) di Jack Keruac, Cent’anni di solitudine (1967) di Gabriel García Márquez, Il nome della rosa (1980) di Umberto Eco, La polvere del Messico (1992) di Pino Cacucci, Oceano Mare (1993) di Alessandro Baricco, Vergogna (1999) di J. M. Coetzee, per finire con La strada (2006) di Cormac Mc Carthy. 13 immagini per 12 romanzi di autori differenti che Paolo Gotti ha amato, e che hanno lasciato un segno nella sua vita personale, allo stesso modo dei suoi viaggi e dei suoi scatti. Il monumentale repertorio fotografico di Gotti conta oltre 10.000 fotografie scattate in oltre 70 paesi nei cinque continenti. L’unico romanzo che è citato in due immagini differenti è "Cent’anni di solitudine" di Gabriel García Márquez, in omaggio alla recente scomparsa del grande scrittore.
S T O R I E S un viaggio tra fotografia e letteratura 16 dicembre 2014 - 19 febbraio 2015 inaugurazione 16 dicembre ore 18,30 presentazione ore 19,30 Foyer Teatro Duse Via Cartoleria 42, Bologna
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Il Collisioni Festival, giunto alla sua sesta edizione, ritorna in Piemonte per una nuova estate di musica e cultura.
L'appuntamento si rinnova, come ogni anno, dal 18 al 21 luglio in quel di Barolo (Cuneo), cittadina in cui si perpetua il proficuo crossover tra linguaggi artistici e generazioni diverse, che è poi la mission stessa del Festival.
Intellettuali, scrittori, grandi nomi della musica e cittadini si ritrovano in una quattro giorni di happening, concerti e tavole rotonde, circondati dalle bellezze delle Langhe, terra famosa per i suoi vini e per il dolce paesaggio collinare.
Questo il programma del Collisioni Festival 2014
18-21 luglio
18 luglio
Deep Purple
19 luglio
Francesco Guccini
Piero Pelù
Mauro Corona
James Ellroy
Suzanne Vega
Michele Serra
Ferzan Ozpetek
Alberto Bertoli
Carlo Petrini
Vasco Brondi
Elisa
Mario Biondi
Salmo
20 luglio
Dario Fo
Herta Müller
Art Spiegelman
Milo Manara
Carlo Lucarelli
Morgan
Jonathan Coe
Gad Lerner
Rita Pavone
Valeria Parrella
Fedez
Francesco De Gregori
Dario Brunori
Gianni Riotta
Andrea Scanzi
Jeffery Deaver
Caparezza
21 luglio
Neil Young
Biglietti acquistabili direttamente in loco (uffici di Barolo in Piazza Falletti lu-ve 9-12.30 e 14.30-18.30, sab-dom 14.30-17.30) oppure sui circuiti Ticketone, CiaoTickets e Ticketboxoffice.it.
Per maggiori informazioni: www.collisioni.it
Grandi debutti all’Elfo Puccini: Aldo Morto e Educazione Siberiana saranno in scena fino a domenica 2 Marzo nel teatro milanese.
Il primo spettacolo che debutta il 24 Febbraio nella Sala Fassbinder dell’Elfo Puccini è Aldo Morto con la regia, drammaturgia e interpretazione di Daniele TImpano, con la collaborazione artistica di Elvira Frosini. Vincitore del Premio Rete Critica 2012, segnalazione speciale Premio IN - BOX 2012 e finalista al Premio Ubu 2012 come “migliore novità italiana” si presenta come un evento imperdibile.
L’attore protagonista, giovane negli anni del tragico sequestro di Albo Moro, non ha alcun ricordo personale del periodo storico ma si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. Una scena molto minima: il suo corpo, pochi oggetti e la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.
«Desolato, io non c'ero quando è morto Moro» afferma Daniele Timpano. «Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Ma dov'ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Che un certo Moro fosse morto l'ho scoperto alla televisione una decina di anni dopo, grazie a un film con Volontè. Un film con Aldo morto. Ci ho messo un po' a capire fosse tratto da una storia vera. Oh, mio Dio! Hanno ammazzato Moro? E quando? Perché? E come? Lo hanno trovato nel bagagliaio di Renault 4 rossa, undici colpi sparati a bruciapelo addosso. Oh, mio Dio! Hanno ammazzato Moro! Brutti bastardi. E vabbè, pazienza. Niente di importante. Cose che capitavano negli anni '70. Bisognava fare la rivoluzione. Chi? Brigate rosse. Era il 9 maggio del 1978. Non avevo ancora quattro anni. Brigate rosse, sì. Ma rosse in che senso?».
“E così con Aldo Morto ci consegna la pièce più coraggiosa e sensazionale, ma anche più irritante, che la scena teatrale italiana ci abbia regalato negli ultimi anni.” scrive Katia Ippasso, Altri. La sinistra Quotidiana.
Il secondo spettacolo che debutta il 25 Febbraio in sala Shakespeare dell’Elfo è Educazione siberiana di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro, con la regia Giuseppe Miale di Mauro con Luigi Diberti e con Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti.
Il grande successo letterario di Nicolai Lilin è stato stravolgente: venduto in 24 paesi stranieri e tradotto in 19 lingue, è diventato un film diretto da Gabriele Salvatores. Il libro è il crudo resoconto di ciò che significa per l’autore far parte degli Urka siberiani: uomini che si definiscono “criminali onesti”, gente motivata da un’etica forte e antica, capace di brutalità ma anche di esprimere un codice etico che paradossalmente si dichiara incorrotto. Educazione Siberiana si presenta come un moderno romanzo di formazione.
L’adattamento teatrale dello spettacolo si articola intorno alla storia di due fratelli, molto diversi tra loro: il primo è Boris, quello giusto, quello legato agli insegnamenti della tradizione siberiana, quello che rispetta gli anziani e che cerca di somigliare in tutto a loro. Il secondo è Yuri, quello ribelle, quello con lo sguardo proiettato al futuro, quello pronto ad infrangere ogni regola e a tradire la sua stessa famiglia per amore del Dio denaro, quello rapito dal mito americano.
In mezzo ai due fratelli il vecchio Nonno Kuzja cerca di far resistere la tradizione dei criminali onesti, nonostante il devastante impatto della società con il moderno delirio del consumismo occidentale.
La storia di Boris e Yuri rappresenta metaforicamente il modello del tipico conflitto che si sviluppa nel periodo post sovietico sia dentro una singola persona che nella società intera. La fine dell’URSS e i fattori politico-sociali hanno creato il caos nel popolo stremato dalla dittatura e affamato di libertà, quella libertà che ha spinto le persone verso atti estremi fino al drammatico degrado delle anime.
Due spettacoli caratterizzati da storie drammatiche, profonde e coinvolgenti vi aspettano dal 24 Febbraio all’Elfo Puccini.
Aldo Morto
Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33 - Martedì /sabato ore 21, domenica ore 16.30 - Prezzi: intero € 30.50 - ridotti € 27 e € 16 Martedì € 20 - Info e prenotazioni: 02/0066.06.0602/0066.06.06 - www.elfo.org
Educazione Siberiana
Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33 - Martedì /sabato ore 20.30, domenica ore 16.00 - Prezzi: intero € 30.50 - ridotti € 27 e € 16 Martedì € 20 - Info e prenotazioni: 02/0066.06.0602/0066.06.06 - www.elfo.org
La notizia non ha lasciato indifferenti le bene informate: il dado è stato tratto, la scelta è stata confermata.
Christian Grey aka Mr 50 sfumature avrà presto un volto (e un corpo): a dare infatti concretezza alle fantasie erotiche di milioni di lettrici (e lettori) sarà Jamie Dornan, attore e musicista irlandese classe 1982.
Le cinefile conosceranno di certo il suo volto: il suo ruolo più noto a livello internazionale è stato quello del Conte di Fersen in Marie Antoniette di Sofia Coppola (2006).
Il suo sguardo seducente e l’intrigo di pizzi e merletti hanno fatto breccia nel cuore di tantissime spettatrici, che hanno fatto il tifo per la storia d’amore impossibile tra Madame Deficit e il bel Conte svedese, costretto a partire per la Guerra dei Sette Anni lasciando, cosi dicono i maligni bene informati, un bebè alla Regina.
Il bel Jamie è apparso anche come modello sulle covers di numerosi magazine di moda come GQ, Vogue e Attitude e ha prestato i pettorali alla campagna CK Underwear a/i 2008-2009 assieme ad Eva Mendes.
Ha inoltre recitato come guest star nella serie Once Upon a Time, interpretando il bel cacciatore.
Per quanto riguarda la vita privata, Mr Grey sembra essere molto più tranquillo e posato del suo alter ego letterario: dopo una relazione di due anni con la bella e brava Keira Knightley, Jamie si è accasato con Amelia Warner, la quale gli ha recentemente dato una bambina.
Eccoci dunque al titolo di questo articolo: il sexy e selvaggio Dornan ha dichiarato di voler essere un padre modello per la sua creatura ed è preso in un vortice di pappe e pannolini. Attenzione però! L’attore si è calato perfettamente nella parte del maschio eroticamente creativo e la sua performance cinematografica promette scintille, aimè, per noi solo di celluloide.
Dal 10 al 15 novembre presso lo Spazio Oberdan non perdetevi AGENDA BRASIL, la rassegna cinematografica multiculturale che mette in contatto il pubblico milanese e il Brasile. La Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con l’associazione Vagaluna e il Consolato Generale del Brasile a Milano presentano una rassegna straordinaria che, tra fotografia, musica, cinema e letteratura, esalta la cultura del più grande Paese sudamericano.
Per la proiezione cinematografica sono stati selezionati dodici film della produzione brasiliana contemporanea e saranno presenti tre registi che proporranno in anteprima i loro film al pubblico italiano. Dopo i fasti, ormai antichi e oggi per palati cinefili, del “Cinema Novo” e qualche dolcezza che rassicurava lo spettatore e il lettore italiano di Jorge Amado, non molto è filtrato in Italia del cinema brasiliano. Eppure la “retomada” del cinema brasiliano è una stagione che ha messo più di qualche radice, in termini di produzione, di spettatori e anche di qualità.
I film in rassegna sono tutti preziosi, ma fra essi va segnalato in particolare l’anteprima O som ao redor (K. Mendonça Filho, 2012), il titolo scelto per rappresentare il Brasile agli Oscar 2014 nella categoria “miglior film straniero”, che racconta la storia di una milizia in una strada di classe media nella Zona Sud di Recife che cambia la vita dei residenti locali.
In programma anche: Colegas, premiatissimo road movie i cui protagonisti sono tre ragazzi con la Sindrome di Down; Vinicius de Moraes, un tributo a uno dei più importanti musicisti e scrittori brasiliani nel centenario della sua nascita; Gonzaga de pai pra filho, storia di due dei più amati protagonisti della musica popolare brasiliana; 5xFavela – agora por nós mesmos, risultato di un laboratorio di cinema tenuto da registi affermati presso alcune favelas di Rio de Janeiro. E quando si parla di Brasile, non può mancare il calcio: il pluripremiato Heleno mostra l’ascesa e la decaduta del calciatore che era ritenuto il principe di Rio de Janeiro degli anni 40.
Una performance musicale dal vivo accompagnerà un altro film della rassegna, Limite, opera unica di Mario Peixoto del 1931. Altri classici sono Il Dio Nero e il Diavolo Biondo di Glauber Rocha e Non portano lo smoking di Leon Hirszman.
Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Anche la fotografia racconterà l’amore dei brasiliani per il calcio, in vista dei mondiali del 2014 che il Brasile ospiterà. Con la mostra “Futebol da Gente” allestita nel foyer di Spazio Oberdan, il fotoreporter Evandro Teixeira è sceso in campo per ritrarre il gioco del pallone nella sua forma più coinvolgente: il calcio di strada.
Non mancheranno appuntamenti dedicati ai bambini: il programma di Agenda Brasil si mescola a quello della rassegna Piccolo Grande Cinema, organizzato da Fondazione Cineteca Italiana, che dedica la sua giornata inaugurale al Brasile con la proiezione del film in anteprima nazionale Tainá una leggenda amazzonica, per poi proseguire con una lezione di samba per bambini e racconti della tradizione brasiliana.
Calendario e schede film
SPECIALE AGENDA BRASIL PER PICCOLO GRANDE CINEMA
SPAZIO OBERDAN - INGRESSO LIBERO
Domenica 10 novembre
h 11 e h 12 Tutti a lezione di samba!
Il ballerino Antonio Julio Filho introdurrà al ritmo del samba due gruppi di bambini. Un’occasione unica per avvicinarsi a questa danza originaria del Brasile e per conoscere il proprio corpo con leggerezza e naturalità.
Partecipazione gratuita con prenotazione telefonando al 346 9582555 da lunedì 28 ottobre.
h 15.00 Brasile: una terra da raccontare – storie, miti e leggende dell’Amazzonia. Claudia Souza dell’Istituto Callis, associazione culturale che si propone di divulgare la letteratura, gli autori e gli illustratori brasiliani per ragazzi, racconterà ai bambini storie popolari di autori brasiliani
h 15.30 Tainá, una leggenda amazzonica (Rosane Svartman, 2011, 80’) Anteprima italiana
La piccola orfanella indigena Tainá sogna di diventare una grande guerriera e di scoprire la sua vera origine. Con i suoi amici, Laurinha e Gobi, vedremo Tainá alle prese con una grave minaccia per la Natura. Versione originale con lettura dal vivo.
h 17.00 Futebol da gente. Inaugurazione, con merenda, della mostra fotografica realizzata dal fotoreporter brasiliano Evandro Teixeira. La mostra rimane fino al 17 novembre ed è dedicata allo sport nazionale del Brasile, ripreso nella sua forma più spontanea e coinvolgente: il calcio di strada. Le foto saranno in vendita e parte del ricavato verrà destinato ai progetti dell’Associazione “Amazonia Onlus”
h 17.30 Concerto del trio Karomanu, Kal dos Santos (voce e percussioni), Rossella Cazzaniga (basso e cori) e Manuel Consigli (chitarra e cori) che eseguirà un concerto accompagnato dal Coro di Voci Bianche Trillino Selvaggio, diretto da Giorgio Ubaldi.
Prima del concerto Giampiero Remondini presenterà l’Associazione Bimbì l’accento è sui bambini.
SPAZIO OBERDAN
INGRESSO € 7/ ridotto € 5,50 serali e festivi - € 5,50 / ridotto € 3,50 pomeridiani infrasettimanali
Martedì 12 novembre
h 21.00 O som ao redor (K. Mendonça Filho, 2012, 131’) v.o. sott. it. Anteprima italiana
La presenza di una milizia in una strada della lasse media nella Zona Sud di Recife cambia la vita dei Residenti locali. Una riflessione sulla storia recente del Brasile, sulla violenza e sul caos.
Il film brasiliano scelto per concorrere agli Oscar 2014 per il miglior film straniero.
Mercoledì 13 novembre
h 17.00 Heleno (J. Henrique Fonseca, 2012, 96’) v.o. sott. it.
h 19.00 Vinicius (M. Faria Jr., 2005, 110’) v.o. sott. it.
h 21.00 Colegas (M. Galvão, 2012, 99’) v.o. sott. it.
Stallone, Aninha e Márcio sono grandi amici e vivono insieme in un istituto per persone con sindrome di Down. Un giorno decidono di scappare dando inizio a un’avventura piena di momenti divertenti e indimenticabili.
Il regista Marcelo Galvão sarà presente in sala per un incontro con il pubblico
Giovedì 14 novembre
h 17.00 Uma longa viagem (Lúcia Murat, 2011, 97’) v.o. sott. it
h 19.00 Limite (Mario Peixoto, 1931, 120’) muto, v.o. sott. it.
Una piccola imbarcazione si perde in mare con a bordo tre naufraghi. Dai loro racconti emergono tutta la disperazione e la poesia di un’umanità alla deriva.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Zambrini
h 21.00 5x Favela, agora por nós mesmos(C. Amaral, C. Barcelos, L. Bezerra, L. Vidigal, M. Carneiro, R. Felha, W. Novais, 2010, 96’) v.o. sott. it.
Il film raccoglie giovani registi residenti nelle favelas di Rio de Janeiro, qualificati in workshop di formazione audiovisiva tenuti da grandi nomi del cinema brasiliano. Cinque storie che trattano di diversi aspetti della vita nelle loro comunità.
Il regista Cadu Barcellos sarà presente in sala per un incontro con il pubblico.
Venerdì 15 novembre
h 17.00 Colegas (M. Galvão, 2012, 99’) v.o. sott. it.
h 19.00 A busca (L. Moura, Brasile 2011, 96’) v.o. sott. it.
h 21.00 Gonzaga, de pai para filho(B. Silveira, 2011, 120’) v.o. sott. it.
Basato sulle conversazioni avvenute tra padre e figlio, è la storia del cantante e fisarmonicista Luiz Gonzaga, e di suo figlio, Gonzaguinha. Nonostante le differenze, hanno un punto in comune: la loro musica, che appassiona il Brasile ancora oggi.
INFO
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T 02 87242114
Cineteca Milano @cinetecamilano
UFFICIO STAMPA
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Indira Fassioni
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