
Twin Peaks 3: La colonna sonora
“I'llsee you again in 25 years“. Ci rivediamo tra 25 anni. È la storica promessa fatta da Laura Palmer all’agente dell’F.B.I. Dale Cooper nella stanza rossa durante l’ultimo episodio della serie televisiva cult I segreti di Twin Peaks. E a distanza di 26 anni (un anno in più) la serie tv che ha scardinato il modo di fare televisione si è ripresentata carica con tutti i suoi enigmi e le sue atmosfere tra l’onirico e il dark.
E non poteva essere diverso visto che dietro il progetto Twin Peaks si cela uno dei geni del cinema e non solo David Lynch: la sua arte spazia tra il cinema puro, la pittura, la meditazione trascendentale, la metafisica e la musica. Per Lynch (sound designer della sua stessa serie televisiva) la musica è parte integrante delle sue opere e anche in questo atteso “revival“, nella terza stagione della serie, le atmosfere musicali scandiscono perfettamente le immagini e provocano emozioni al limite dell’umano.
A Lynch non interessa coccolare il suo pubblico, a lui interessa solo trascinarlo nel suo mondo, senza dare spiegazioni, per farlo perdere nei meandri della sua geniale mente. E anche stavolta, come nelle due edizioni precedenti della serie, la parte musicale è stata affidata al compositore Italo-americano Angelo Badalamenti, uno dei compositori più intimisti e cupi dell’attuale scena hollywoodiana. La collaborazione tra il compositore e Lynch arriva dal lontano 1986 con la colonna sonora “Blue Velvet“, attraversa i film del regista e approda nel 1990, alla celebre colonna sonora del visionario serial tv Twin Peaks. Chi di noi non ricorda “Falling“, la sigla iniziale della serie tv? E anche per questo atteso ritorno la ritroviamo riproposta in una versione dalla durata più breve ma intensa, come apertura a tutte le 18 puntate che compongono lo show televisivo.
Sulle note di questo brano, oscuro e dolce al tempo stesso, Badalamenti ci introduce al mondo della piccola cittadina statunitense e ai suoi enigmatici misteri. Ma David Lynch non ama ripetersi e in questa nuova stagione, oltre al compositore citato, ha voluto introdurre band di culto o emergenti per accompagnare lo spettatore in un viaggio lungo 18 ore. Perché questo “revival“ è un vero e proprio film in cui troviamo tutto il mondo del regista, colonna sonora compresa. E così, da brani strumentali composti dal fidato Badalamenti (oltre alla già citata title-track "Falling“ e alle iconiche “Laura Palmer’s Theme“ in versione piano e “Audrey’s Dance"), troviamo un vero e proprio gioiello musicale dal titolo “Heartbreaking“ letteralmente “straziante“. E fin dalle prime note di piano ci trasporta in una dimensione lacerante e profonda, come può essere la vita di ognuno di noi. Per non parlare del “momento nostalgia“, carico di ricordi sulle note del brano “Just You“, interpretato da uno dei protagonisti della serie James Hurley (l’attore James Marshall) e scritta dallo stesso regista.
Come già detto in precedenza, oltre al fidato compositore, Lynch ha voluto come colonna sonora per questo atteso ritorno anche band alternative e d’avanguardia, tutte accomunate dalle atmosfere noir, oniriche e rarefatte della serie. E così a ogni chiusura di puntata si sono alternati sul palco del Bang Bang Bar diversi gruppi. A partire dai Chromatics, gruppo statunitense di indie-rock, presenti con il singolo “Shadow“una perfetta ballad synth-pop che si sposa meravigliosamente con le atmosfere e lo stile della serie. La band è presente nella soundtracks anche con un altro brano, “Saturday“, in versione acustica. Non manca l’omaggio al sound americano degli anni '50 impresso nella mente del regista con “Mississippi“, della rock band "The Cactus Blossoms". Ancora synth-pop con il trio tutto al femminile "Au Revoir Simon"e nella dream-song “Lark“, vecchie conoscenze di Lynch, anche loro con due brani inseriti nello show (il secondo è la sognante “A violet Yet Femmable World“).
E dopo l’indie al femminile arrivano i brani più intimisti e toccanti, uno su tutti la splendida e dotata Rebecah Del Rio per l’occasione accompagnata alla chitarra da niente di meno che mister Moby (grande fan della serie), con l’avvolgente e sensuale “No Stars“. Moby comunque non è l’unico “grande nome“ che partecipa alla musica di questa serie evento partorita dalla folle genialità di Lynch. Possiamo trovare anche il frontman dei Pearl Jam, Eddie Vedder che ripropone una toccante e sofferta versione acustica del suo brano “Out of Sand“ ai magnifici Nine Inch Nails che con la loro “She’s Gone Away“ ci riportano immediatamente alle atmosfere da incubo che pervadono l’intera serie.
Non potevamo concludere questo viaggio in musica nel mondo del ritorno di Twin Peaks senza citare l’interprete canora per eccellenza dello show iniziato 26 anni or sono, ovvero la cantante Julee Cruise (si, proprio quella della sigla “Falling“) che qui esegue con la sua particolare voce che è ormai un marchio di fabbrica della serie “The World Spins“ a chiudere il sipario dietro le inconfondibili tende rosse.
Nella colonna sonora di questo grande ritorno c’è tutto il mondo di Twin Peaks, quello degli anni '90 e quello di oggi, c’è tutto il mondo di David Lynch, i suoi incubi, le sue passioni, il suo senso estetico e il modo di vedere la vita, c’è tutto il nostro mondo, la natura umana, il più delle volte oscura e incomprensibile ma speranzosa del domani. Tra queste musiche, in queste note, tra le parole ci siamo noi e i nostri sogni.
Mirko Destro
