
Varvello 1888 e Fondazione Umberto Veronesi presentano Farina Intera
Varvello 1888 ha introdotto sul mercato Farina Intera, fonte naturale di fibra solubile studiata insieme alla Fondazione Umberto Veronesi.
“Finchè resta un’idea, resta un’astrazione. Se posso mangiare un’idea, ho fatto la mia rivoluzione”, diceva Gaber. Ed è proprio un’idea che unisce la Fondazione Umberto Veronesi all’azienda Varvello 1888. In casa Varvello, poi, quest’idea è diventata una missione e si è trasformata in rivoluzione.
L’azienda Varvello 1888, di conduzione familiare votata alla ricerca e all’innovazione, porta avanti un’istintiva sensibilità nei confronti della qualità del grano e della naturalità dei processi introduttivi. Varvello 1888 ha dato vita, in anni recenti, a un forte orientamento in chiave nutrizionale verso l’innovazione di prodotto. L’idea ha iniziato a trasformarsi in rivoluzione a partire dallo scorso anno, con la partecipazione a EXPO come partner, e un’altra importate conquista è stata la collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi. “La salute non è una moda”, ha affermato Franco Varvello. “Nei decenni passati la produzione di pane ha iniziato a calare e i fornai davano la colpa ai medici. Il problema in effetti c’era e andava risolto, era scientifico”.
Oggi ci sono due miliardi di obesi nel mondo, e Franco Varvello è sicuro che lo sconcertante dato sia legato (anche) alle farine bianche raffinate. “Perché fare una cosa che fa male?”, si è domandato lo staff di Varvello 1888, che è così giunto alla sua rivoluzione: ha saputo mettere a punto una nuova tecnologia che si pone come capace di ridurre il problema delle farine bianche raffinate. “Studiamo il chicco di grano, selezioniamo le parti migliori della crusca che di solito viene scartata nel processo molitorio”, ha spiegato Francesca Varvello. “La nostra tecnologia, facendo tagli molecolari, separa la parte buona della crusca da quella di tipo più legnoso. Togliamo, insomma, la parte che rende la farina scura e poco lavorabile”. E i risultati non hanno deluso, anzi, hanno superato le aspettative ed è nata Farina Intera.
Farina Intera sfrutta proprio quelle proprietà benefiche del prodotto integrale che si tende a buttare via. “Non dobbiamo tornare al passato preferendo sempre e solo i cereali completi, perché siamo nel futuro. Quindi la soluzione è un ammodernamento delle tecnologie e dei processi”, queste le parole della biologa della Fondazione Umberto Veronesi Elena Dogliotti.
La Fondazione Umberto Veronesi, nata nel 2003, sostiene la ricerca scientifica e si fa portavoce dell’idea che la prevenzione si possa fare in tante maniere (e oggi la più importante è quella primaria). Un corretto stile di vita parte dall’alimentazione.
Farina Intera è una farina base di tipo 0, perfetta per qualsiasi tipo di utilizzo in cucina. È un prodotto unico nel suo genere, in quanto fonte di fibre solubili con ridotto impatto glicemico e di antiossidanti. Il suo consumo, dunque, abbinato a un’abitudine di vita corretta, contrasta e previene fenomeni di iperglicemia. Il progetto è nato anche grazie alla collaborazione con Molino Colombo, realtà portavoce di qualità nel settore cerealicolo italiano di Paderno D’Adda.
Varvello 1888 è impegnata nel promuovere l’utilizzo di Farina Intera presso i fornai artigiani che diventano a loro volta promotori della corretta alimentazione. I partner dell’azienda abbandonano l’uso delle farine raffinate preferendone di non raffinate, proprio come Farina Intera. “L’idea”, ha detto il founder di Varvello 1888 Franco Varvello, “è di riportare le dieci regole di prevenzione sui sacchetti del pane, affinchè si possa fare corretta informazione anche attraverso strumenti semplici e di diffuso utilizzo”.
Anche il panino, quindi, se il pane è scelto correttamente, può diventare un pasto sano, bilanciato e gradevole, oltre che veloce e facile, grazie a Varvello 1888, Fondazione Umberto Veronesi e, di conseguenza, a Farina Intera.