Perché Giusy Versace si è trasformata in WonderGiusy?
Il Mondadori store di piazza Duomo si trasforma in salotto per accogliere i protagonisti delle IntervisteOFF lanciate da IlGiornaleOFF, show ideato e condotto da Edoardo Sylos Labini. La prima ospite di questa nuova rassegna è stata Giusy Versace e abbiamo colto l'occasione per farle qualche domanda e soddisfare alcune nostre curiosità.
Unica, semplice e portatrice di energia Giusy Versace nel 2005 ha perso le gambe in un tragico incidente, con forza e determinazione si è dedicata allo sport diventando campionessa paralimpica europea e finalista alle paralimpiadi di Rio. A Settembre è stato pubblicato il suo libro illustrato WonderGiusy. Una donna tenace che ha toccato con mano, affrontato e superato il dolore; conoscerla ci ha permesso di riflettere su come la vita, nonsotante le difficoltà, possa ancora far sorridere.
Com’è nata di l’idea di un libro per bambini?
L'idea me l'ha data un bambino, mentre mi allenavo in un campo di atletica. Il bimbo parla con l'altro e dice: 'lei è famosa ha perso le gambe in un incidente, adesso ha queste nuove corre e vince!' E l'altro: 'ha un telecomando on/off per questo vince. Faccio vedere le gambe ai bambini me le stacco, loro le prendono in mano. Il bello dei bimbi è che non hanno filtri, non si pongono problemi e vedono quello che riesci a fare nonostante quello che ti manca. Così è nata WonderGiusy!
La tua vita è molto cambiata, anche i tuoi affetti?
La famiglia è fondamentale, per tutti. I miei e mio fratello sono diventati le mie stampelle e il mio scudo. Anche le mie migliori amiche sono parte della mia famiglia, le sorelle che non ho mai avuto. Venivano in ospedale e davano il cambio a mia madre la notte. Da soli non si va da nessuna parte, io da sola non sarei mai diventata WonderGiusy.
Lo sport adesso fa parte della tua quitidianità?
Si, prima dell'incidente non correvo, ma ero una sportiva. Ora corro perché non posso farlo.
Sei innamorata?
Sono innamorata di Antonino.. facciamo una gamba in due. Viviamo a distanza forse è per questo che ci amiamo molto.
Hai aperto anche una onlus, ce ne vuoi parlare?
La Disabili No Limits è nata con lo scopo di far cambiare atteggiamento alle persone e in generale alla società nei confronti della disabilità. La disabilità è elemento importante di questa società, e solo cambiando approccio culturale possiamo combattere le barriere mentali. Spesso la gente sbaglia, non per cattiveria, ma per ignoranza.
Perchè sei cosi amata dai bambini?
Mi vedono davvero come un supereroe: mi monto, mi smonto, sembro un giocattolo per loro.
È importante per te la fede?
Dopo l’incidente mi sono spesso chiesta 'perché proprio a me?'. Dopo il viaggio a Lourdes ho avuto il coraggio di rigirare la domanda: 'perché non a me?'. La fede mi ha aiutata a non incattivirmi, siamo tutti sotto lo stesso cielo e siamo niente di fronte a Dio.
Con Edoardo Sylos Labini avete fatto uno spettacolo autobiografico in cui raccontavi te stessa..
E’ stato terapeutico. Ogni volta che racconto la mia storia mi viene il mal di testa, tuttavia fare un bel percorso senza condividerlo con gli altri è da egoisti. Io sento il bisogno di condividere la mia storia, perché come ha aiutato me penso possa aiutare molte altre persone.
Paola Moreni