Fattore D: Imma Lazzaro ideatrice di Creattiva
La seconda donna intervistata per la rubrica "Fattore D" è Imma Lazzaro, giovane imprenditrice calabrese che della sua passione ne ha fatto un lavoro. Creattiva infatti è il brand legato alle sue collezioni di gioielli artigianali.
1. Raccontaci chi sei e cosa fai. In poche parole: presentati!
È sempre difficile dire chi sono, voglio usare una sola parola che più mi rappresenta: mi chiamo Imma e sono una creativa. Da bambina sognavo di fare la disegnatrice di fumetti, la vita mi ha portata a diventare una giornalista, adesso da grande faccio la creativa e sono felice.
2. Come è nata la tua "rivoluzione"? Che cosa è successo che ti ha fatto cambiare rotta?
Il mio cambio di rotta adesso che lo racconto mi sembra lontanissimo, perché mi trovo così bene nel mio adesso che mi sembra sia stato per sempre. Dopo l’ università, una laurea in comunicazione e giornalismo, dopo diversi lavori e dopo l’ennesimo contratto a progetto ho deciso di fermarmi e riflettere e cercare davvero me stessa.
Mi sono chiesta se era davvero quella la vita che volevo: una corsa continua tra uno stage, un tirocinio, un contratto a tempo determinato, 600, 800 euro al mese al massimo, nessuna tutela, nessun diritto, nessuna crescita. Era il gennaio del 2012, ho portato a termine il miei obiettivi assegnatomi al lavoro ed ho salutato il mio direttore.
Ho continuato per alcuni mesi la ricerca di un lavoro e contemporaneamente ho dato libertà alla mia anima creativa iniziando a realizzare degli oggetti a mano, proprio nel periodo in cui le “ crafter” stavano spopolando negli Stati Uniti.
Sarà stato il trend, o forse l’ uso giusto dei social grazie alle mie reminiscenze accademiche, questo non lo saprò mai, ma ho iniziato a vendere i miei accessori in tutta Italia, tanto da chiedere aiuto nella produzione anche a mia madre, che è altrettanto brava con i lavori manuali.
Ho deciso di investire in questa avventura che avevo tra le mani, creare una mia azienda, vendere online, creare, realizzare idee, disegnare. È nata Creattiva, in un pomeriggio sul divano con davanti una pagina aziendale di Facebook, in pochi mesi migliaia di like e tantissimi ordini, era arrivato il momento di passare da un hobby ad un lavoro vero e l’ho fatto.
Oggi Creattiva è la mia prima attività. È cresciuta ed io sto crescendo con me e la sto plasmando a mia immagine e somiglianza. Ha trovato forma in un vero e proprio laboratorio creativo che sorge sulle coste ioniche della mia Calabria. Il mio laboratorio è il mio regno, lì dentro tutte le idee prendono forma.
Ho iniziato producendo accessori moda, assemblando pezzi che acquisto in tutte le parti del mondo. Ho creato un e-commerce che mi permette di arrivare ovunque. Negli ultimi anni ho puntato su un'altra mia grande passione il “decor”. Sempre strizzando l’occhio alle tendenze oltreoceano mi occupo di event planner e wedding design e, di anno in anno sono in molte le persone e le coppie di sposi che ci danno fiducia e affidano a noi la cura dei loro eventi.
Insomma una creativa a tutto tondo. Il mestiere più bello del mondo.
3. Che cosa diresti alle persone che come te vogliono cambiare rotta?
Ci vuole coraggio e soprattutto ci vuole il sostegno di chi ti vuole bene e vuole davvero vederti felice. La mia famiglia e mio marito mi hanno sempre sostenuta: hanno creduto nella mia idea di business, anche se con i numeri sono una frana, quello che mi rende forte sono le idee.
Quelle non mi mancano, anzi ne ho fin troppe per realizzarle tutte. A mia figlia Elena insegnerò ad ascoltare le sue predisposizioni, a non piegarsi alle regole della società che ci vuole imbellettati e burattini del sistema, bisogna ascoltare la propria pancia, senza aver paura di deludere le aspettative degli altri, di un papà che vuole vederti avvocato o di una mamma che ti immaginava un medico di successo.
Bisogna credere in quel che si fa, con tutto se stessi e soprattutto rincorrere la felicità. Io l’ ho fatto ed è stata la scelta migliore della mia vita. Non sarò mai ne ricca, né famosa, ma sarò felice.