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Il progetto Teatro Bello: vocazione solidale e ricerca del bello nella programmazione della sala sul Naviglio milanese
«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore». ( cit. Peppino Impastato)
Sulla scorta dell’importante lezione di Peppino Impastato, il Teatro Bello conclude, nel mese di giugno, una stagione di intensa ricerca e condivisione del bello, che ha visto la messa in scena di diverse forme artistiche, di spettacolo e culturali.
Fucina e cuore di una variegata proposta artistico-culturale e volano per una ripartenza solidale, il Teatro Bello desidera ringraziare tutto il suo pubblico per l’adesione entusiasta ad una offerta sempre in divenire, capace di reinventarsi, empatizzare con la platea e proporre forme inedite e partecipative di poetica e narrazione.
L’appuntamento con tutti è per la prossima stagione e le sue novità, sempre all’insegna della bellezza.
Agli spettacoli a carattere comico, sociale, civile e di narrazione il Teatro Bello ha affiancato una programmazione musicale eterogenea, dal jazz (con coinvolgimento di eccellenze nazionali e internazionali), passando per la musica d’autore e la musica classica, fino alla lirica e all’operetta. Grande spazio anche alle proiezioni cinematografiche in digitale di film e cortometraggi indipendenti, alle serate di festival cinematografici e alle libere proiezioni individuali.
Il tutto nasce dalla storia di un'amicizia!
Giulio Guerrieri, team leader ed event manager di EventiAvanti, ha riscoperto e dato una veste nuova al Teatro Alfredo Chiesa in Via San Cristoforo, sulle sponde del Naviglio Grande a Milano, ribattezzato “Teatro Bello”.
EventiAvanti- racconta Giulio Guerrieri- ha dal 2019 ha sposato la causa del progetto Teatro Bello, si può dire che siamo l’unico sponsor di noi stessi!
Il 31 marzo 2021può essere indicato come data ufficiale di inizio dell’avventura-progetto Teatro Bello ma il progetto è iniziato già da prima, intorno al 2018…
Il mio percorso di improvvisazione teatrale è iniziato nel 1995, quando ho incontrato il mio socio Alessandro Cantarella. Partecipavamo a dei corsi di improvvisazione teatrale e poi siamo andati avanti, con altri sviluppi attoriali.
La storia del Teatro Bello è dunque anche la storia di un’amicizia, nata nel 1995 tra i laboratori di improvvisazione teatrale e che perdura tuttora.
Come compagnia di attori improvvisatori, usavamo questo spazio di teatro parrocchiale che è il Teatro Alfredo Chiesa. Alfredo Chiesa è colui che ha gestito negli anni settanta/ottanta questi spazi, è mancato quarantacinque anni fa, noi non lo abbiamo conosciuto. Nel 2017/2018, dopo un periodo in cui prendevamo in affitto il teatro per singole date, si è aggiunta l’idea di prendere in gestione lo spazio per una programmazione completa.
Siamo entrati a tempo pieno nell’agosto del 2020, essendo dunque il primo vero teatro occupato in periodo pandemico; quando tante “occupazioni” erano unicamente simboliche noi eravamo letteralmente chiusi dentro, a progettare e sistemare. Il nostro obiettivo è ben spiegato nel cortometraggio “Si troverà una sera”, un cortometraggio-canzone auto-prodotto, realizzato spontaneamente da alcuni artisti del NUOVO IMAIE e dedicato a tutti i Lavoratori dello Spettacolo.
Il desiderio di trovare una sera in cui tornare a riunirsi, a cantare tutti insieme, si è concretizzato il 2 maggio del 2021, il primo giorno utile per la riapertura. Siamo dunque stati anche i primi a riaprire dopo l'emergenza sanitaria, appunto con lo spettacolo “Si troverà una sera”; sul palco c’erano artisti del calibro del jazzista Paolo Tomelleri, classe 1938, l’attrice Lucia Vasini, Tonino Scala e altri musicisti.
LA MUSICA: IL GRANDE JAZZ…
“E’ significativo- dice Giulio Guerrieri del Teatro Bello- che uno dei più acclamati musicisti della scena newyorkese, David Kikoski (collaborazioni con musicisti del calibro di Roy Haynes, Bob Berg, Randy Brecker), abbia scelto di esibirsi nella zona milanese dei Navigli, che è stata un po’, dagli anni settanta ai novanta, la New Orleans d’Italia, per poi spegnersi tristemente, con la sparizione di tutti i luoghi deputati ad esibizioni di importanza internazionale. Sicuramente è stato un bel segnale, che auspichiamo possa segnare una ripartenza della grande musica dal vivo nei piccoli auditori.”
Sala gremita al Teatro Bello anche il 19 maggio 2024 per Jazz go to Europe, sezione conclusiva della rassegna “I grandi del jazz”, a cura di Paolo Tomelleri, icona del jazz milanese e protagonista, in veste di musicista e narratore storico, con gli amici musicisti Emilio Soana alla tromba, Rudy Migliardi al trombone, Daniele Moretto alla tromba, Gilberto Tarocco al sax Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso, Tony Arco alla batteria, Irene Natale alla voce.
E’ stato un viaggio lungo tre anni, quello di Tomelleri nella sala milanese: ben 23 date al Teatro Bello, tutte sold-out, nella doppia veste di musicista e voce narrante, per un racconto godibilissimo della storia del jazz e delle sue diverse declinazioni.
I live sono confluiti in un prezioso cofanetto, una vera e propria chicca per i cultori del genere, La storia del jazz suonata e narrata da Paolo Tomelleri, 4 dvd dedicati ad un particolare periodo storico ed evolutivo della storia del jazz.
Si va dalla New Orleans delle origini fino a Chicago e New York, tra jazz, be-bop, swing e tempi dispari, con un occhio attento anche alle ibridazioni, al revival e alle musiche da film.
…E NON SOLO! CANZONE D’AUTORE; MUSICA DEL CINEMA E MUSICA DA CAMERA.
Non solo jazz ma anche grande attenzione anche alla musica d’autore, con appuntamenti dedicati alle diverse scuole cantautorali, a cominciare da quella genovese, epicentro storico della musica d'autore italiana e ineguagliabile palestra di talenti. Protagonista di tanti omaggi alla grande musica d’autore Tonino Scala, musicista e cantautore di Avola (SR), “naturalizzato” milanese, che annovera tra le sue collaborazioni Morris Albert, Bruno Lauzi, Mario Lavezzi, Fausto Leali, Paolo Belli, Claudio Baglioni, Franco Fasano, Paolo Tomelleri, Bruno De Filippi, Luisa Corna, Ornella Vanoni.
Grande successo di pubblico per lo spettacolo La Musica del cinema- Note, canzoni e racconti da film, per la regia di Giulio Guerrieri, che ha visto il musicista Lele Micò al pianoforte acustico e il musicista e cantautore Tonino Scala al pianoforte digitale, con l’apporto della vocalist Annalisa Cantando.
Non solo colonne sonore strumentali di film d’autore e di genere, italiani e internazionali- ma anche iconiche canzoni da film ed intermezzi recitati, estratti da cult cinematografici.
Graditissimo ritorno al Teatro Bello, dopo vari sold-out nelle piazze e in diversi teatri italiani e prima di approdare all’Ariston di Sanremo, dello spettacolo “Lucio c’è di Marcello Balestra (Cesena, 1966), storico collaboratore di Lucio Dalla, creative manager, consulente, talent scout ed ex direttore artistico di Warner Music Italia. Il 3 marzo 2024 lo spettacolo è stato riproposto a grande richiesta al Teatro Bello, dove avvenne il suo debutto milanese nell’ottobre 2022. Marcello Balestra firma la regia artistica e narrativa di un viaggio suggestivo nella vita e nel canzoniere del grande cantautore bolognese; retroscena creativi e aneddoti di vita vissuta per un concerto-racconto che ha la valenza di una testimonianza inedita e di un tributo al lascito umano e artistico di Dalla. Grandi successi in musica di un artista visionario, intervallati da racconti originali di Balestra ed eseguiti da un ensemble prestigioso e filologicamente rispettoso delle trame testuali e sonore dell’affresco dalliano.
La riapertura fisica, nel teatro, della buca d’orchestra ha significato inoltre la possibilità di una riproposizione della musica classica e lirica, dell’opera, di tutta una serie di concerti di musica dal vivo che negli ultimi venti/ trent’anni si erano fermati.
La dimensione raccolta del Teatro Bello (150 posti per un pubblico selezionato e partecipe) ne ha fatto, negli anni, il luogo di elezione per l’esecuzione di alcuni tra i massimi capolavori cameristici, grazie alla riduzione delle distanze fisiche tra pubblico e performers, che realizza una naturale amplificazione del coinvolgimento emotivo.
L’IMPROVVISAZIONE TEATRALE
Sulla scia di Louis Armstrong, che una volta disse “Non bisogna mai suonare due volte nella stessa identica maniera”, e sconfinando dall’improvvisazione jazzistica, il Teatro Bello trova il suo fiore all’ occhiello nell’improvvisazione teatrale.
Alessandro Cantarella, Giorgio Centamore e Giulio Guerrieri fanno vivere al pubblico, improvvisando in presa diretta, l'esperienza cinematografica della lavorazione delle scene di un film, in KOLOSSAL- Ho visto la luce all ‘improvviso- Spettacolo d'improvvisazione comica.
Dall’ “inizio indolore" con Strehler al “cabaret con Enzo Iacchetti in certi localacci” ha calcato più volte il palco del Teatro Bello, in questi tre anni, anche Margò Volo,“una delle più brave attrici, comiche e non, che abbiamo In Italia” (la definizione è di Enzo Iacchetti, che firmato la regia del fortunato monologo “Scarpe”: la più grande ossessione delle donne mette piede in teatro, diventando il pretesto giocoso per un’acuta e trasversale esplorazione delle molteplici personalità femminili.)
Figura importante nel cartellone del Teatro Bello anche Lucia Vasini, attrice, regista e insegnante di teatro.
Lucia Vasini ha lavorato con i grandi del teatro, da Dario Fo e Franca Rame, passando per Paolo Rossi, che per anni è stato suo compagno di vita e con il quale ha avviato un longevo e felice sodalizio artistico dalla fine degli anni Ottanta.
Il Teatro Bello ha, negli anni, organizzato anche incontri tematici introduttivi tenuti da esperti del settore e workshop di approfondimento riguardanti alcune figure professionali nell'ambito teatrale (laboratori di introduzione alla scenografia teatrale, di sartoria teatrale, di tecnico audio per il teatro, di scrittura creativa e teatrale).
CINEMA E VOCAZIONE SOLIDALE: UN BINOMIO VINCENTE
Il Teatro Bello ha una forte vocazione solidale: spesso i protagonisti degli spettacoli in cartellone sono incoraggiati ad associare la propria serata a nomi di associazioni benefiche, per dare spazio a queste realtà del terzo settore, affinché nei primi minuti della serata possano illustrare al pubblico il proprio operato, i propri progetti e approfittare dell'occasione per raccolte fondi a fine spettacolo.
Teatro Bello è infatti un’associazione di promozione sociale, Party Volontario, nata il 14 febbraio del 2009. “Party” è inteso come festa ma anche come imperativo, “parti!”, o per lo meno come forte invito a “partire”, ad impegnarsi nel sociale. La prima attività di Party Volontario, nata da un gruppo di amici che esercitano la clownterapia, è stata quella di sostegno dei minori durante il sisma in Abruzzo del 2009. Durante quell’estate di attività per bambini e ragazzi si è svolta anche la prima edizione del Festival di Travaglino.
Dal settembre 2023 il Teatro Bello collabora con la cooperativa sociale Azione Solidale, che gestisce diversi servizi ormai consolidati a favore di famiglie, di minori e di persone con disabilità. Da questa collaborazione è nato l’appuntamento del “Cinema a sorpresa”, una proiezione libera e gratuita di film che possono essere definiti d’essai.
Ogni lunedì sera, alle ore 18,00, Teatro Bello è l’unico teatro in Italia a proporre l’appuntamento del “Cinema a sorpresa”, che offre alle persone con disabilità, oltre alla visioni di film o cortometraggi, l’occasione di mettersi alla prova in alcuni incarichi di accoglienza del pubblico.
Dalla stagione 2019/2020 è stata introdotta una vera e propria rassegna cinematografica con proiezioni cinematografiche in digitale dedicate ai cortometraggi italiani e internazionali, oltre che ai film indipendenti e alla valorizzazione del talento di registi emergenti.
Alla rosa di partnership importanti di Teatro Bello si è aggiunta in primavera quella con WeShort, la piattaforma On-Demand del grande cinema breve, ufficializzata il 13, 14 e 15 aprile con una tre giorni di lancio del progetto.
Teatro Bello è stato inoltre inserito nelle sale italiane che, per la prima volta, ospitano i 10 corti in nomination agli Oscar (Evento WeShort e Amaranta Frame, in accordo con Shorts Tv).
Attraverso la sinergia con la piattaforma WeShort il Teatro Bello ha ribadito dunque la sua fascinazione per il mondo del cortometraggio, che risale al 2018, con l’inaugurazione della sala- ristrutturata e digitalizzata- dedicata ai corti; prosegue con la produzione di cortometraggi, l’istituzione di una gara di cortometraggi, “Corto Weekend” e l’organizzazione di rassegne di corti italiani e internazionali, con particolare interesse ai temi sociali, solidali e giovanili.
Il Teatro Bello ha, ad esempio, proiettato i corti del Marano Ragazzi Spot Festival, realizzato dall’Associazione Marano Ragazzi Spot Festival in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e il Consorzio Scuole Città di Marano: opere cinematografiche che hanno promosso negli anni una cultura della legalità responsabile.
Legato al Teatro Bello è anche il progetto “Corti & Legalità”, che ha impiegato il peculiare linguaggio cinematografico del cortometraggio per dare voce a temi di importanza civile e sociale, connessi alla lotta all’illegalità ed alla memoria storica.
Interamente girato presso il Teatro Bello, si segnala, in particolare, “Scena madre”, finito di girare il 21 marzo 2019 e dedicato alla figura di Lea Garofalo. Il cortometraggio di Giulio Guerrieri si è aggiudicato numerosi premi, tra i quali l’importante premio della giuria al Festival del Teatro Patologico di Roma.
"Durante la pausa estiva- conclude Giulio Guerrieri- proveremo ad immaginare nuove visioni di futuro, in vista di una stagione inedita che intrecci linguaggi performativi tradizionali e nuovi registri della contemporaneità, sempre nel segno della ricerca e dell'educazione alla bellezza come atto resistenziale e necessità sociale".
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