Mostra di Venezia 2020: in "One Night in Miami" si fa la storia
"One Night In Miami" è il film fuori concorso alla 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che vede l'esordio alla regia dell'attrice premio Oscar Regina King: il potere delle proprie idee, visto attraverso la forza, e vulnerabilità, di quattro leader carismatici.
Regina King, fresco premio Oscar come Miglior attrice per Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins, debutta come regista, in uno dei titoli fuori concorso (con la sceneggiatura di Kent Powers) ma destinato magari a essere uno di quelli più interessanti della stagione.
Tutto ruota attorno ad un momento, una notte memorabile, finora inedita sul grande schermo, avvenuta il 25 febbraio del 1964. Prima di quel frangente, un giovane Cassius Clay (prossimo a convertirsi e scegliere il nome di Muhammad Alì) diventava, a 22 anni, campione mondiale di boxe dei pesi massimi, sconfiggendo contro qualsiasi previsione Sonny Liston, e consacrandosi a mito dello sport.
A causa, però, delle leggi sulla segregazione, deciderà di trascorrere la serata post incontro all’Hampton House Motel, situato nel quartiere afroamericano di Overtown, a Miami. Là, in un appartamento, lo aspettano tre amici fuori dal comune: il grande attivista Malcolm X, interpretato da Kingsley Ben-Adir (sarà Barack Obama in due episodi di The Comey Rule), il re della soul music, Samuel “Sam” Cooke, e Jim Brown, (l’unico ancora vivente), ex star del football americano, record runner nei Cleveland Browns, passato poi alla recitazione come attore.
Grandi personaggi e protagonisti del loro tempo, ma contemporaneamente amici, fratelli.
Sarà l’inizio di una conversazione storica, intima, emotiva, in cui incroceranno aspettative, riflessioni sociali, politiche, risa, pianti, posizioni (anche) diverse, conflitti interiori, religiosi, condividendo parallelamente le rispettive responsabilità, nei confronti della comunità, uniti, determinati, a difendere i loro diritti, per far progredire il paese verso l’uguaglianza, l’emancipazione di tutti i neri, contro il razzismo di un’America bianca.
Regina King e la sua lettera sull’esperienza umana, non racconta solo di quattro icone immortali, ma prova a indagarne le rispettive fragilità, il peso della celebrità, umanizzandoli per renderli maggiormente vicini a noi.
Ognuno di loro naviga nella propria individualità, ma indipendentemente dal successo, dai soldi, il colore della pelle, gli ideali, sono i medesimi, ed è da lì che vogliono ripartire.
In un momento in cui negli Stati Uniti (in realtà non solo) i movimenti di Black Lives Matter proseguono le loro battaglie, Regina King sembra provare a seguirli, creando così un ponte temporale quasi sorprendente, in piena armonia di intenti e voci, esplorando ed onorando dei punti di riferimento, a quasi 60 anni che mai sono venuti meno.
Malcolm X morirà un anno dopo, ucciso a 39 anni, durante un comizio, Cooke, perirà misteriosamente poco dopo, all’età di 33 anni. Uomini, prima di etichette, chiamati a confrontarsi nella lotta, accettando di far la storia, per poi cambiarla radicalmente.
Info tecniche
One Night In Miami
Regia: Regina King
Produzione: Snoot Entertainment (Jess Wu Calder, Keith Calder), ABKCO Films (Jody Klein)
Durata: 110'
Anno: 2020
Paese: USA
Lingua: Inglese
Cast: Kingsley Ben-Adir, Aldis Hodge, Leslie Odom Jr., Eli Goree
Ispirato alla pièce teatrale "One Night in Miami" di Kemp Powers