Terra Matta, una lettura di Rosario Lisma ai Chiostri del Teatro Fontana
Terra matta, edito da Einaudi, è il libro che ha trasformato il racconto scritto da un semianalfabeta in letteratura.
Vincenzo Rabito infatti scrisse un’unica opera, che rimase sconosciuta per vent’anni. È il racconto di tutta la sua «maletratata e molto travagliata e molto desprezata» vita, sopravvissuta alle trincee della Prima guerra mondiale e alle bombe della Seconda, al fascismo e all’emigrazione.
Bracciante agricolo semianalfabeta, nato a Chiaramonte Gulfa, in provincia di Ragusa, un “ragazzo del ‘99”, che come gli altri, nel 1917 compiva 18 anni e fu uno dei giovani protagonisti della Grande Guerra.
Dal 1968 al 1975, all’età di 69 anni, decise di chiudersi nella sua stanza a scrivere la propria autobiografia, digitando su una vecchia Olivetti una dopo l’altra ben 1027 pagine.
Scritte nel suo dialetto, il siciliano, e rilegate in sette quaderni con filo di corda, le pagine si susseguono senza alcuna interlinea o margine, senza alcuna punteggiatura, se non per un instancabile punto e virgola che separa ogni parola da quella successiva.
Il risultato è un’opera monumentale sulle sue «aventure», basata su una lingua inventata, una mescolanza tra italiano e siciliano di un uomo che prese la licenza elementare a 35 anni ma riesce comunque a raccontarci di chi ha lottato duramente per tutta la vita.
Un manoscritto senza eguali paragonato ad un “Gattopardo popolare”, che nel 2000 vinse il Premio Pieve - Banca Toscana. "Il capolavoro che non leggerete", era stato così proposto di intitolare la notizia sull'improbabile pubblicazione di quest'opera, data l’asprezza della sua scrittura.
Contro i pronostici, l’autobiografia prese vita nel 2007, pubblicato da Einaudi con il titolo “Terra matta”, e proposto al pubblico in versione ridotta ma fedele a come lui l’ha scritto. Ben presto diventa uno dei libri più venduti in Sicilia.
Dal 12 al 15 settembre Terra Matta inaugura la stagione 2019/2020 del Teatro Fontana, letto da Rosario Lisma e con l’accompagnamento musicale di Gipo Gurrado.
L’attore svelerà la straordinaria storia di Vincenzo Rabito dall’infanzia fino alla vecchiaia, nella suggestiva location dei chiostri Bramanteschi adiacenti al teatro.
Via Boltraffio, 21, Milano
Dalle 09:30 alle 18.00 Da lunedì a venerdì
+39 02 6901 5733
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Orari spettacoli
Da giovedì a sabato ore 20.00, domenica ore 18.00
Ritiro biglietti dalle 15:00 alle 18:00 da lunedì a venerdì
La biglietteria apre due ore prima dell’inizio dello spettacolo. Ritiro entro 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.