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Fino a domenica, al Teatro Franco Parenti di Milano va in scena la nuova stagione di “Sorelle Materassi”, adattata da Ugo Chiti dal romanzo di Palazzeschi. Sul palco le tre splendide e amate attrici Milena Vukotic, Lucia Poli e Marilù Prati, dirette da Geppy Gleijeses.
Dal 13 Ottobre al 1 Novembre, Londra si riempie di storia, bellezza ed eleganza. Mademoiselle Privé è il nome della mostra dedicata a Coco Chanel ospitata dalla Saatchi Gallery.
Mademoiselle Privé, le due parole scritte sulla porta dell’atelier di Gabrielle Chanel di Rue Cambon, sono oggi il richiamo alla scoperta della creatività di quel luogo intimo che ha segnato per sempre la moda di tutto il mondo.
Una mostra che ripercorre i traguardi fondamentali dell’universo Chanel, partendo dalla Haute Couture, fino alla collezione di alta gioielleria “Bijoux de Diamants”, senza dimenticare la fragranza per eccellenza, Chanel N°5.
Il viaggio tra le meraviglie della maison Chanel ha inizio con un giardino inglese curato dai designer Harry e David Rich, che celebra la vita di Coco tramite tre aree distinte, una prima zona Liberty, simbolo della sua grande libertà, una Boy Capel, omaggio al suo grande amore e infine Leo, come il suo segno zodiacale.
La mostra poi si sviluppa all’interno con uno spazio espositivo di tre piani che propone alcune delle migliori creazioni dell’Haute Couture e una riedizione della collezione “Bijoux de Diamants”, l’unica disegnata da Coco nel 1932.
Mademoiselle Privé sarà arricchita anche da alcune creazioni del successore di Gabrielle Chanel, Karl Lagerfeld, oggi custode dell’unicità del mondo Chanel, e da meravigliosi scatti in bianco e nero realizzati appositamente da Karl Lagerfeld alle iconiche muse delle collezioni Chanel. Tra di esse nomi di successo come Julianne Moore, Kristen Stewart, Vanessa Paradis e Lily-Rose Depp immortalate nello storico appartamento parigino di Coco.
Infine uno spazio interamente dedicato all’icona della maison parigina, la fragranza Chanel N°5, intramontabile classico della donna Chanel.
Un’esposizione che ripercorre i segreti e lo stile inconfondibile di un marchio che ha fatto e continua a fare la storia della moda, un’occasione per avvicinarsi ad un universo incantato a cui, nel proprio intimo, ogni donna sogna di appartenere.
Info:
Mademoiselle Privé
Dal 13 Ottobre al 1 Novembre
Presso la Saatchi Gallery, Londra.
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Una grande inaugurazione l’8 Maggio 2014 alle ore 18.30: GHORAMARA… sulle rive di un’isola che svanisce.
La galleria AMY D Arte_Spazio in occasione del Photofestival di Milano espone dal 29 aprile al 25 maggio 2014 le opere di Daesung Lee dal titolo “GHORAMARA… sulla riva di un’isola che svanisce”, progetto economART sui profughi ambientali dell’effetto serra.
La mostra Personale di Daesung Lee è curata di Anna d’Ambrosio e inaugurerà l’8 Maggio alle ore 18.30.
Il direttore della Scuola di Studi Oceanografici ha affermato all’Indipendent Sugata Hazra: “È solo questione di tempo, qualche anno e sarà anche lei inghiottita del tutto dalle acque marine che sono in costante aumento”.
Queste parole si riferiscono a Ghoramara, un’isola del delta del Gange i cui abitanti, come guerrieri, resistono a quello che per loro è il peggior nemico: l’effetto serra.
Dal 2007, anno in cui anche la vicina isola di Lohachara è scomparsa sotto il livello del mare, 10mila persone insieme ai profughi di Ghoramara hanno trovato rifugio sull’isola di Sagar, che ha già perso a sua volta oltre 3.000 ettari di superficie.
Sono dozzine di isole, con oltre 70mila abitanti, che rischiano di ingrossare l’esercito di profughi climatici.
Dopo l’isola polinesiana di Tuvalu anche le isole Maldive, Marshall, così come le zone costiere dell’India, Egitto, Bangladesh sono a rischio con tutto il loro delicato ecosistema.
L’artista coreano Daesung Lee ha ripreso uomini, donne, bambini, animali nella loro bellezza fiera. Sono ritratti di destini intrecciati ed ineluttabili; come guerrieri solitari che resistono ancorati a pochi lembi di terra.
L’intento della fotografia di Lee è La bellezza della costa erosa che scompare con immagini surreali e fiabesche simbolo di un fato impossibile da evitare.
“Gran parte degli oggetti che usiamo nella vita quotidiana sono prodotti da persone che non conosceremo mai… questo “effetto farfalla”, eco dello sfrenato consumismo occidentale, crea seri danni altrove, il mondo è più connesso dalla globalizzazione di quello che immaginiamo”. …Tutto è connesso, nulla vive nell’isolamento. Afferma Daesung Lee.
Daesung Lee è un fotoreporter internazionale e con il suo talento ha deciso di ritrarre queste persone, la gente di Ghoramara Island (West Bengal, India). Le sue immagini, che raccontano la vita di un’isola colpita dal cambiamento climatico e la storia di una popolazione che ha dovuto lasciare i luoghi d’origine, hanno vinto il Sony World Photography Awards 2013.
Una mostra emozionate e forte vi aspetta all’AMY D Arte_Spazio!
INFO
In mostra dal 29 aprile al 25 maggio 2014
Lunedì - venerdì 09.00 - 12.00 / 15.00 -19.00
Sabato e festivi su appuntamento
Con la partecipazione di: The Secret Gardens
AMY D Arte_Spazio
Via Lovanio 6, 20121 Milano (Italy)
Tel. +39.02.654872
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.amyd.it
MM2 Moscova / bus 43-94 Via Statuto
La settimana più piena di eventi di Milano sta per iniziare. In occasione del Salone del Mobile, il capoluogo lombardo si animerà con inaugurazioni, esposizioni e avvenimenti da non perdere.
La zona di Porta Romana ospiterà diverse esposizioni tra le quali una da non perdere è quella in Cascina Cuccagna.
Lafuma, il marchio di riferimento per i mobili da esterno, partecipa quest’anno al Fuorisalone in una location che più outdoor non si può: il giardino della Cascina Cuccagna!
Durante l’esposizione verranno presentati alcuni modelli della collezione 2015, tutti realizzati all’insegna dell’eleganza e dell’ingegnoso design, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
La linea di sdraio Maxi Transat propone una collezione con dimensioni più grandi e attuali, adatte alle nuove esigenze di comfort di tutte le corporature. I 65 mm in più di larghezza rispetto alle collezioni passate, apportano un notevole miglioramento e offrono una nuova dimensione a questa classica sdraio LAFUMA, rendendola ineguagliabile.
Le sdraio sono caratterizzate da colori vitaminici e di tendenza per portare il sorriso e il buon umore sulle terrazze e nei giardini di chi decide di acquistare questo pezzo unico. I suoi tessuti, apprezzati per la robustezza, sono resistenti ai raggi UV e mantengono le loro caratteristiche inalterate con il passare del tempo.
In occasione del Fuorisalone il giardino della Cascina Cuccagna ospita, in una versione davvero king size, ancora più grande, la GIANT TRANSAT.
Provate il comfort, divertivi con gli amici a scattare foto buffe, fatevi affascinare dai colori sgarcianti delle sdraio king size! Sulla pagine facebook di Lafuma Mobili Italia sarà possibile poi vedere tutte le foto e partecipare al concorso per vincere delle fantastiche sdraio Maxi Transat!
L’evento inizierà l’8 Aprile e terminerà il 13 Aprile presso la Cascina Cuccagna, il locale/orto/giardino/ostello di Porta romana.
Nerospinto consiglia di segnarlo in agenda!
Per maggiori informazioni si possono visitare i seguenti siti:
Cascina Cuccagna
Via Cuccagna 2/4
ang. via Muratori
20135 Milano (Mi)
Italia
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(tel) 02 8342100702 83421007
La Fondazione Forma per la Fotografia ha inaugurato mercoledì la mostra Paradise del fotografo italo-svedese Joakim Kocjancic, che durerà fino al 23 giugno.
Nelle immagini dell'artista la città di Stoccolma avvolge le figure, con tracce di graffiti, saluti al paesaggio, messaggi da coloro che sono invisibili, catturati dal fotografo che è sia una parte dell'immagine, sia un elemento estraneo a essa, una persona sola che vede oltre la materia e che vuole andare fino in fondo, esplorare l'anima della città e delle persone che la animano.
Paradise offre un tour gratuito nel paese delle meravigliose illusioni, un incontro tra cielo e terra, tra bianco e nero, attraverso fotografie di vita in movimento, tentando di opporre resistenza a ciò che ci distrugge, i poteri e il tempo.
Joakim Kocjancic nasce a Milano nel 1975, dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze e Carrara, si sposta per diverse città europee e consegue un master di fotogiornalismo alla London College of Communication. Nel 2006 si stabilisce a Stoccolma e realizza alcune mostre, trovando la sua ispirazione nella fotografia di strada con riferimenti alla tradizione americana, giapponese e ovviamente al neorealismo italiano. Nel 2009 è membro dell'agenzia fotografica Linkimage ed è stata selezionato due volte al Foto Festival di Roma. Nel 2010 vince in Svezia il premio per la migliore fotografia in bianco e nero.
Dal 29 maggio al 23 giugno Fondazione Forma per la Fotografia Piazza Tito Lucrezia Caro 1 Milano
Info: www.formafoto.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 0258118067 0289075419
Con i suoi 50.000 pezzi, apre i battenti Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.
L'Associazione Atelier Gluck Arte gestisce lo spazio recuperato all'interno di un ex stabile industriale, che ha permesso di ricavare, oltre all'area espositiva, anche un punto ristoro (Il Caffè degli Ignoranti, dedicato ad Adriano Celentano, che ha reso famosa la via sede del museo) e una biblioteca tematica.
Ospiterà eventi, mostre, rassegne e convegni.
Ad inaugurare l'apertura, l'esposizione Impareggiabile Liz. Oltre cento pezzi tra manifesti, foto di scena, memorabilia, riviste, riproduzioni di abiti e gioielli che celebrano Elizabeth Taylor. La diva dagli occhi viola, vincitrice di due Oscar come migliore attrice per Venere in visone (1960) e Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966), fu consacrata dal film Cleopatra (1963).
Il colossal necessitò di due anni di lavorazione e costò alla 20th Century Fox 44 milioni di dollari (cifra stratosferica per l'epoca e mandò quasi in rovina la casa di produzione). Ma tutto questo sforzo fu ripagato dalla vittoria di ben 4 premi Oscar per la migliore scenografia, migliore fotografia, migliori costumi e migliori effetti speciali.
Galeotta fu la pellicola: sul set si conobbero Liz e il suo (futuro) due volte marito Richard Burton.
Il museo si pone l'obiettivo di diventare il nuovo punto di riferimento per gli appassionati di cinema.
Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano
Via Gluck 45, Milano
Dal martedì alla domenica dalle 14.00 alle 19.00. Lunedì chiuso. Ingresso libero.
Info: 02.36505760
Kernkraft 400 è un pezzo che conoscono tutti. La melodia, ripresa dal videogioco Lazy Jones per Commodore 64, si è imposta nell'immaginario dance dal 1999, aprendo le porte del nuovo millennio al nuovo progetto del tedesco Florian Senfter, già conosciuto come Splank!, Zombie Nation. Le atmosfere techno, ritmi inquieti, tastieroni e vocoder hanno immortalato un'istantanea di quegli anni, ascendendo mr. Senfter a icona indimenticabile; non è un caso che a credere in lui per la prima volta sia stato Dj Hell con la sua Gigolò Records.
Il primo disco è molto underground e già dalla copertina dell'album si capiscono le intenzioni: la foto di base è la stessa di Nevermind, dei Nirvana, il bambino, però, è capovolto e l'acqua è rossa, sullo sfondo quattro ombre in attesa. Un album di rottura, di capovolgimento, a metà tra techno old school e nuovi beat, il tutto accompagnato da melodie ipnotiche e un vocoder imperdibile, molto simile allo stile di Anthony Rother. A quattordici anni di distanza esce il quinto album, RGB, e si capiscono le qualità di un artista intramontabile. Se dovessimo prendere il primo e l'ultimo album, ascoltarli di seguito e dover dare un giudizio, è chiaro che Splank! ha saputo innovarsi, ricercarsi e ha al meglio trovato uno spazio nel nuovo universo della musica elettronica. Ma quattordici anni non possono passare inosservati e dovendo scrivere un articolo a tutto tondo sull'artista, bisogna che mi soffermi a capire cosa è successo in questo decennio.
L'esordio con la Gigolò ha funzionato e nel giro di quattro anni il giovane è proiettato in una spirale di contaminazioni e sperimentazioni che gli permettono di produrre il secondo album Absorber, nel quale riversa tutt'altri stili e si apre a un genere più electro, a tratti esotico, mantenendo però i tratti distintivi come il vocoder e, in alcune tracce, le atmosfere old school.
Ma è nel 2006 che avviene la magia. Le tracce del terzo album, Black Toys, sono corpose, dure, e si ritorna un po' al sound degli esordi, ma con una netta influenza più house; notiamo anche la scomparsa del vocoder che viene sostituito da campioni nella maggior parte dei casi. Tech-house che lo porta a incontrarsi con il gigante Tiga, con cui fonda nel 2007 il progetto parallelo ZZT (e di cui abbiamo diversi Ep più che validi), in una commistione di generi tra l'house, l'elettro e forse una spruzzata di elettroclash. Non sorprende che il progetto sia un successo immediato e l'album Lower State of Consciousness viene nominato album del mese da MixMag.
Passano tre anni di tour in giro per l'Europa e il mondo e finalmente esce l'attesissimo Zombielicious. Un capolavoro che segna il passaggio in una nuova era per il dj tedesco. Le tracce sono tutte cariche di una nuova vitalità che si esprime in un beat frenetico e bassi da far tremare le pareti, in un vorticoso richiamo al suo vecchio stile, ma con tutta una nuova propensione per l'elettro e la teatralità, tra altri e bassi che richiamano uno stile inedito. Basti sentire pezzi come Seas of Grease e Mas De Todo per rendersene conto. Tra le contaminazioni, troviamo anche una punta di elettrofunk, in canzoni come Radio Controller, in cui la fa da padrona una melodia distorta in wha wha e un cantato pulito e molto in sintonia con lo stile di Tiga. Così si conclude l'ultima fatica di questo gigante dell'elettronica. Con RGB, l'ultimo disco che raccoglie sotto le sue 15 tracce un misto di tutte le esperienze passate con l'aggiunta di un punto di vista più violento, forse ispirato a qualche francese come Brodinsky(?).
https://soundcloud.com/turborecordings/sets/zombie-nation-rgb-1
Il suo precedente dj set, ormai un anno fa al Tunnel di Milano, me lo ricordo così: luci soffuse, lampi sulla sfera stroboscopica, tuoni nelle orecchie e io che non mi reggo in piedi. Le impressioni del momento sono molto importanti e quella sera marcai a fuoco nel cervello la bravura di questo dj, la sua tecnica e maestria, tra un passaggio e l'altro, mai scontato, sempre coerente e ovviamente esageratamente pesto. Il giorno dopo avevo un gran mal di testa, ma ero sicuro di aver vissuto un'esperienza indimenticabile, e forse in quello stato mentale alterato son riuscito a godermi meglio lo spettacolo, tra bassi che mi penetravano le viscere e synth che mi risollevavano da uno stato catatonico verso un paradiso di fumo artificiale e neon.
Zombie Nation, questo venerdì sarà al Tunnel Club di Milano, ospite per la serata di Le Cannibale. Io ci farei un pensierino!
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