Le 19 serie tv migliori del 2022
Come di consueto, a fine anno arriva il momento di fare bilanci. Noi lo facciamo in tema di serie tv: quali sono state le migliori serie tv del 2022?
Un anno prolifico il 2022 per quanto riguarda le serie tv. Numerosi gli show validi, tra thriller, spy story, drammi ispirati a fatti reali e grandi spin-off tanto attesi. Ecco la classifica delle migliori serie tv dell'anno, scelti da noi della redazione.
Buona visione!
1. The Bear - FX on Hulu
Da vedere tutta d'un fiato. Una storia ricca di coltelli, mestoli, pentole, droghe e sparatorie (e tanto cibo), The Bear è una delle serie tv rivelazioni dell'anno, che mi ha emozionato particolarmente poiché racconta realmente come si vive in una cucina di battaglia. Sullo sfondo di una sempre affascinante Chicago, protagonista è 'Carmy' Berzatto (il bravissimo Jeremy Allen White di Shameless), il quale interpreta un giovane ma esperto Chef che lascia il ristorante stellato in cui lavora per tornare a gestire il catico sandwich bar di suo fratello (di cui sta ancora cercando di elaborare il lutto), cercando di elevarla sia dal punto di vista professionale che culinario. Per questo "assume" la Chef Sydney come suo secondo (Ayo Edebiri), ma deve combattere con lo zoccolo duro della brigata: il cugino tossico Richie (Ebon Moss-Bachrach) e la cuoca storica del ristorante Tina (Liza Colón-Zayas di In Treatment).
The Bear è una serie di 8 episodi intensi, stressanti, claustrofobici e spettacolari, con una fantastica regia (un episodio è realizzato tutto in piano sequenza), scritta da Karen Joseph Adcock (autrice di Atlanta e BoJack Horseman) e Sofya Levitsky-Weitz (che ha scritto The Dropout), con una colonna sonora bellissima che include dagli Wilco ai Pearl Jam, dai Counting Crows fino a John Mayer. Un menu perfetto di 8 portate, perfettamente realizzate, equilibrate, di stagione e deliziose. Da vedere necessariamente, su Disney+.
2. Severance - Apple TV+
Conosciuta in Italia con il titolo Scissione, la serie tv firmata Apple TV+ è uscita all'inizio dell'anno, proprio quando i lavoratori hanno ricominciato ad andare in ufficio, dopo lo smart working dovuto alla pandemia. Così, Apple ha deciso di realizzare uno show che mettesse in luce le intense tensioni sul nostro rapporto con il lavoro. Il risultato è un thriller distopico un po' paranoico con una premessa sconcertante: i dipendenti della Lumon Industries, azienda farmaceutica e di tecnologia, sono divisi in due sé: quando sono a lavoro, non hanno memoria della vita al di fuori di lì, mentre quando escono alle 17 non ricordano nulla di quello che fanno in ufficio. Tutti i dipendenti, infatti, si sono sottoposti volontariamente a una procedura di scissione tra ricordi professionali e personali.
Ma quando viene assunta una nuova dipendente e un misterioso collega (che ovviamente nessuno ricorda) appare fuori dall'ufficio, inizia il viaggio alla scoperta della verità. Il cast è stellare e le interpretazioni sono formidabili: protagonisti sono Adam Scott (Big Little Lies), Patricia Arquette (vincitrice dell'Oscar per Boyhood) e dell’Emmy per The Act), il vincitore dell’Emmy John Turturro (Monk, The Night Of), Britt Lower (High Maintenance) e la super guest star Christopher Walken, che riempiono gli sterili corridoi della Lumon di calore e pathos. Anche la regia di Ben Stiller è pazzesca, uno dei registi più interessanti della tv del momento. Da apprezzare se se siete amanti del filone Black Mirror et simili, Scissione è una serie geniale e terrificante allo stesso tempo, che pone diversi quesiti etici e ipotizza un futuro prossimo in cui la tecnologia s'impadronirà completamente dell'essere umano, segnandone il corso dell'esistenza e, di fatto, diventando "sorveglianza". Da non perdere, 9 episodi su Apple TV+.
3. We Own This City - HBO
David Simon torna sul piccolo schermo con una storia ispirata dalla sua musa storica: Baltimora. Sfortunatamente, la situazione nella città con i più alti tassi di criminalità e corruzione al mondo non è migliorata, così come raccontava Simon nel suo capolavoro assoluto The Wire. Così questa volta, David Simon ci racconta la reale storia dell'ascesa e della caduta della disastrosa Gun Trace Task Force del dipartimento di polizia di Baltimora. We Own This City è una sorta di sequel spirituale del capolavoro degli anni 2000, diviso in 6 episodi che raccontano la storia recente di Baltimora. Rimangono le tensioni tra cittadini e polizia corrotta, spostate solo 20 anni dopo per dimostrare come i modelli criminali di comportamento della città siano rimasti tali, dalla polizia al sistema giudiziario.
Ingegnoso è il cast della serie, che ha riportato alcuni attori di The Wire in ruoli contrastanti con i personaggi interpretati nel vecchio show. Come ad esempio Jamie Hector, precedentemente capobanda degli spacciatori "My Name Is My Name" Marlo Stanfield, che regala una performance straordinaria nei panni del detective della Omicidi Sean Suiter, in conflitto con se stesso. Una scelta che sottolinea il concetto di come si possa passare da eroe a cattivo, e quanto sia facile scivolare nella corruzione e nella criminalità quando il sistema continua a dirti che la tua posizione di potere è lì per proteggere te stesso, non gli altri. Protagonisti sono anche Jon Bernthal (The Walking Dead, The Wolf of Wall Street), Wunmi Mosaku (Lovecraft Country), Josh Charles (The Good Wife), mentre da The Wire, oltre a Hector, ritroverete Darrell Britt-Gibson, Jermaine Crawford (il piccolo 'Dukie' in The Wire), Bobby J. Brown, Domenick Lombardozzi (il vecchio detective 'Herc'), Tray Chaney e Delaney Williams. La trovate su Sky.
4. The White Lotus - HBO
Diciamolo, era difficile battere o quantomeno arrivare allo stesso livello del manager fuori di testa del resort delle Hawaii (il fantastico Murray Bartlett) della prima stagione. Eppure, in questa seconda stagione della serie vincitrice di ben 10 Emmy, ambientata stavolta a Taormina (nel famoso San Domenico Palace), l'eccellente scrittura comedy di quel genio di Mike White è sufficente per costringerci tutti a fare - di nuovo - il check in, stavolta accolti dalla nostrana Sabrina Impacciatore. Un cast spettacolare, guidato dalla regina Jennifer Coolidge (che ricorderete in American Pie), seguito da vicino dalla deliziosamente impassibile Aubrey Plaza (Parks and Recreation), dall'immenso F. Murray Abraham (Homeland), Michael Imperioli (I Soprano), Tom Hollander (Taboo), Theo James (Divergent) e le italianissime Simona Tabasco e Beatrice Grannò (entrambe in DOC).
Se la prima era incentrata sul valore del denaro, in questa seconda stagione di The White Lotus si parla di sesso e fedeltà. Ma sono ancora tante le opportunità di ridere delle vicissitudini degli ospiti del resort, terribilmente ricchi e anche un po' ridicoli. La scrittura è densa e stratificata come sempre, la trama è intrigante e le simpatie degli spettatori per determinati personaggi non riposano mai in pace. Benvenuti alla vacanza più stressante e sanguinosa di sempre. Potete vederla su Sky.
5. The Dropout - Hulu
Questa è la storia di Elizabeth Holmes, fondatrice della società biotecnologica Theranos e tratta dall'omonimo podcast della giornalista americana Rebecca Jarvis prodotto da ABC News. In Italia la ricordiamo poco, ma per diversi anni negli Stati Uniti la Holmes era ovunque: è apparsa sulle copertine di Time e Fortune con il suo dolcevita nero, il trucco sbavato intorno agli occhi azzurro ghiaccio sempre spalancati, le macchie di rossetto sulla camicia e la voce più bassa del normale. La sua idea rivoluzionò il modo di eseguire le analisi del sangue, con un macchinario futurista che utilizzava campioni incredibilmente piccoli e che avrebbe migliorato l'assistenza sanitaria americana. Un'idea straordinaria, peccato fosse un'enorme truffa.
The Dropout è un racconto in 8 episodi di ambizione e fama finito terribilmente male di una delle truffatrici più famose della Silicon Valley, eletta da Forbes come "la più giovane miliardaria autodidatta del mondo", interpretata da una straordinaria e quasi identica Amanda Seyfried, vincitrice dell'Emmy proprio per questa interpretazione. Intelligente, scaltra, ambiziosa, ma con un'idea impossibile. Accanto a lei, nei panni del suo compagno e socio, Naveen Andrews (Lost), William H. Macy (Shameless), Michel Gill (Mr. Robot), Elizabeth Marvel (Homeland) e Sam Waterston (The Newsroom). La trovate su Disney+.
6. Better Call Saul - Netflix
La sesta ed ultima stagione divisa in due parti dello spin-off di Breaking Bad possiede tutto: dai cameo di Walter White (Bryan Cranston) e Jesse Pinkman (Aaron Paul), una struttura narrativa incredibile che passa da prequel a sequel con naturalezza e il fenomenale debutto alla regia di Rhea Seehorn (che interpreta Kim Wexler). Il suo episodio finale non ci ha solo emozionati, ma ha portato a questa meravigliosa storia cuore, stile e inevitabilità, senza dimenticare il pugno nello stomaco finale così toccante da commuoverci. Quest'ultima stagione descrive ancora meglio la relazione tra Jimmy McGill (un Bob Odenkirk che deve vincere l'Emmy almeno quest'anno) e Kim e ci fa trattenere il respiro per buona parte degli ultimi episodi.
Ciò che rende così magistrale questa serie, oltre alla regia, alla fotografia ed alle interpretazioni dei protagonisti (non scordiamo Giancarlo Esposito e Jonathan Banks), è il modo in cui ci fa pensare se davvero le persone possano evolversi in meglio, sovvertendo le nostre aspettative. Ma sappiamo che i creatori Vince Gilligan e Peter Gould non sono mai stati fan delle risposte facili, così le scene finali e noir della serie ci fanno domandare fino alla fine se Jimmy/Saul possa davvero cambiare. Better Call Saul ci regal qualcosa di molto più complesso di Breaking Bad, più maturo e anche più nebuloso, come è realmente la vita in fondo. P.S. Carol Burnett nei panni di Marion nell'ultima stagione è incredibile. Imperdibile su Netflix.
7. Euphoria - HBO
Se la prima stagione del drama HBO con Zendaya ci aveva sconvolto, la seconda stagione ci colpisce direttamente nello stomaco, con una fotografia e una regia ancor più mature dello scorso anno. Devo confessarlo: nessuna serie è riuscita a catturare la mia attenzione allo stesso modo, facendomi riflettere ed esplorare il mio subconscio più profondo, ricordandomi certe esperienze e lasciandomi piangere a dirotto tutta la sera e anche il giorno dopo. Come scrissi tempo fa, Euphoria NON è un teen drama: è un ambizioso dramma con protagonista un gruppo adolescenti (che nella realtà poi non lo sono) alle prese con svariate dipendenze, dalle droghe all'alcol, dal sesso alle relazioni. Un racconto di formazione che affronta anche temi importanti come l'identità sessuale, la perdita, i traumi, la morte, i social media e la violenza.
Creatore di questo life drama è il controverso ma superbo Sam Levinson (Malcolm & Marie). Nel cast figurano anche Hunter Schafer, la bravissima Sydney Sweeney (The Handmaid's Tale, The White Lotus), Jacob Elordi (The Kissing Booth), Maude Apatow (Hollywood), Alexa Demie (Waves - Le onde della vita), Barbie Ferreira (Nope), Angus Cloud (North Hollywood) e Javon 'Wanna' Walton (The Umbrella Academy), oltre ad Eric Dane, l'indimenticabile Dr. Sloan di Grey's Anatomy e l'incredibile Colman Domingo (Fear The Walking Dead). Da sottolineare il meraviglioso quinto episodio di questa seconda stagione dal titolo "Stand Still Like the Hummingbird", incentrato su Rue, che è valso un secondo Emmy a Zendaya (più altri 8 Emmy che ha vinto la serie). Il finale di stagione è poi caotico, incoerente e brutale, così come lo è anche l'adolescenza. Nonostante i suoi crescenti dolori, Euphoria riflette esattamente la vita e i pensieri dei ragazzi (e non solo) di oggi, così devastati dalla vita, e lo fa come nessun'altra serie. E poi c'è una soundtrack fantastica che non potrete smettere di ascoltare, composta da Labrinth.
8. Black Bird - Apple TV+
Il personaggio più angosciante dell'anno si scontra con il più affascinante dell'anno, in questo inquietante e teso thriller. Taron Egerton (l'Elton John di Rocketman) interpreta il gentil truffatore Jimmy Keene, condannato a 10 anni ma ritenuto così cordiale dall'FBI tanto da offrirgli un'accordo: la libertà in cambio della confessione del presunto serial killer di ragazze Larry Hall, immensamente interpretato da Paul Walter Hauser (Richard Jewell), per cercare di scoprire dove sono seppelliti i corpi. Inizia così un gioco psicologico a due, che sfocia in dialoghi inquietanti, sadici ma anche commoventi, il tutto reso ancor più agghiacciante dal fatto che la storia è realmente accaduta.
Candidata a tre Golden Globe, Black Bird è una miniserie in 6 episodi scritta dall'autore di gialli Dennis Lehane (autore inoltre di alcuni episodi di The Wire e dei romanzi, poi diventati film, Mystic River e Shutter Island) ed è tratta da In With the Devil, romanzo di memorie dello stesso James Keene del 2010. Nel cast anche Greg Kinnear (Little Miss Sunshine) e il compianto Ray Liotta.
9. The Tourist - Paramount+
A volte forse è meglio non sapere chi siamo davvero. Nuovissima serie BBC con protagonista l'affascinante Jamie Dornan, famoso per la trilogia di Cinquanta Sfumature, ma anche per cose più interessanti come la serie The Fall e il film vincitore di un Oscar Belfast. The Tourist è un tortuoso thriller ambientato in Australia, nell'Outback, dove prevale il nulla più assoluto. Dornan interpreta un uomo che si risveglia in ospedale dopo un incidente (un truck gigante l'ha mandato fuori strada), non sapendo però chi sia e cosa faccia lì. Si ritrova, così, a lottare in primis contro se stesso, oltre che contro alcune persone che lo cercano.
La performance di Jamie Dornan è avvincente, ma anche quelle di Danielle Macdonald (una bravissima detective in Unbelievable), la quale interpreta una coraggiosa poliziotta-in-prova del posto che cerca di uscire dal suo guscio, e di Ólafur Darri Ólafsson (visto nella serie islandese Trapped e nella già citata Scissione). Una miniserie in 6 episodi da guardare tutta d'un fiato, ricca di colpi di scena e personaggi da amare e odiare, divertente e inquieta allo stesso tempo. In Italia è uscita sulla nuova piattaforma streaming Paramount+, visibile su Sky o su Prime Video.
10. Under the Banner of Heaven - FX
Uscita in Italia sulla piattaforma Disney+ con il titolo In nome del Cielo, questa miniserie in 7 episodi è una scioccante e affascinante indagine sulla fede. Protagonista è lo strabiliante Andrew Garfield (candidato all'Oscar per tick, tick...BOOM! e Hacksaw Ridge) nei panni del detective Jeb Pyre, appartenente al gruppo religioso dei Mormoni (precisamente alla Chiesa Fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni), il quale deve indagare su un oscuro caso di omicidio che coinvolge la sua congregazione. La sua fede sarà messa a dura prova, tanto da scontrarsi spesso con il suo collega Bill (Gil Birmingham di Yellowstone), che non la condivide minimamente. Le vittime sono Brenda Lafferty, ovvero Daisy Edgar-Jones (Normal People), e sua figlia Erica di appena 15 mesi. Brenda è la moglie neo-arrivata di Allen, ultimo figlio della numerosa famiglia Lafferty, al centro della storia.
La serie (che è una storia vera del 1984) è tratta dal libro Under the Banner of Heaven: A Story of Violent Faith di Jon Krakauer ed è stata creata da Dustin Lance Black (autore già di Milk e When We Rise). Gli episodi non sono proprio brevissimi (l'ultimo ad esempio dura 88 minuti), ma il racconto è coinvolgente, teso, a tratti disturbante. Nel cast ci sono anche Sam Worthington (Avatar), Wyatt Russell (The Falcon and the Winter Soldier), Billy Howle (The Serpent), Chloe Pirrie (La Regina degli Scacchi), Seth Numrich (Imperium) e Rory Culkin (Waco). Se siete amanti del genere omicidi-sette religiose-detective non potete perderla.
11. Candy-Morte in Texas - Disney+
Candance Montgomery era sicuramente un'ottima pianificatrice: dalle feste di compleanno dei bambini, alle relazioni extraconiugali, questa casalinga texana degli anni '80 ha meticolosamente equilibrato la sua vita. Ma, come le dice un amico all'inizio della serie, "Non puoi essere perfetta sempre". E, in effetti, non lo è stata fino alla fine. Candy è una serie tv tratta da una storia vera, interpretata con una fragile intensità dalla bravissima Jessica Biel (The Sinner), che ne è anche la produttrice. La Montgomery nel giugno 1980 fu accusata dell'omicidio della vicina di casa, nonché moglie del suo amante, Betty Gore (interpretata da un'eccellente Melanie Lynskey (Yellowjackets).
La Gore, casalinga anticonformista e, quindi, non troppo ben vista dalla comunità, venne brutalmente ammazzata con un'ascia e fu colpita 41 volte. Un enigma quello di Candy, che svela gradualmente tutti i segreti della casalinga ma dimostra egregiamente il tedio e l'orrore della vita domestica e la pressione sociale del conformismo di una piccola città dell'entroterra texano, con le sue credente religiose, l'aria contadino e uno stuolo di 'casalinghe disperate'. Le sue azioni, dunque, possono essere considerate un grido di libertà, anche se con conseguenze mortali. Accanto alle due donne, nei panni dei rispettivi mariti, recitano Timothy Simons (Veep) e Pablo Schreiber (Orange Is the New Black).
12. Dahmer - Netflix
Se non l'avete vista, di sicuro ne avete sentito parlare. Dahmer è la serie Netflix che racconta i 17 brutali omicidi a danno di giovani ragazzi commessi dal serial killer Jeffrey Dahmer tra il 1978 e il 1991. La serie ha battuto i record di Netflix, entrando nella top 10 dei programmi più visti, nonostante le polemiche sulla produzione. Alcuni membri della famiglia delle vittime di Dahmer, infatti, si sono espressi contro lo show e un membro della troupe ha affermato che guardare il trailer gli ha provocato un disturbo da stress post-traumatico. In totale, più di 50 milioni di famiglie hanno visto i dieci episodi completi, creati dal genio Ryan Murphy (autore di American Horror Story e Ratched tra i tanti show).
In realtà, gli omicidi mostrati non sono per nulla splatter, ma abbastanza discreti (si lascia tutto un po' all'immaginazione dello spettatore) e l'interpretazione di Evan Peters è da manuale, davvero ammirevole. Notevole anche Niecy Nash (Non ho mai...) nei panni di Glenda Cleveland, la vicina di casa di Dahmer che per tutto il tempo era costretta ad ascoltare le terrificanti carneficine che avvenivano nell'appartamento di Dahmer, senza che nessuno le desse retta. Nel ruolo dei genitori di Dahmer ci sono Richard Jenkins (La Forma dell'Acqua) e Molly Ringwald (Riverdale).
13. Five Days at Memorial - Apple Tv+
Non adatta ai deboli di cuore che piangono facilmente come me. O forse sì. Cinque giorni al Memorial è un cupo racconto degli eventi che ebbero luogo al Memorial Medical Center di New Orleans, durante l'uragano Katrina. Scritta con cura e grande dettaglio da Carlton Cuse (l'autore di Lost per intenderci) e John Ridley, gli 8 episodi di questa miniserie sono strazianti ma al tempo stesso al cardiopalma, visto che sin dall'inizio è come se stessimo sudando insieme a Vera Farmiga (Tra le nuvole), che interpreta la dottoressa Anna Pou, a Cherry Jones (Emmy per The Handmaid's Tale, 24 e Succession), la caposala, che insieme agli altri medici e infermieri di turno in quei fatidici giorni, hanno affrontato le difficoltà più toste del pianeta per riuscire a salvare i pazienti del Memorial.
Onestamente non conoscevo la storia del Memorial, ne sono uscita devastata. Sapere che, nel momento in cui la struttura è rimasta senza elettricità, senza ventilazione e con carenza di farmaci per cinque giorni, nessuno è intervenuto per aiutare il personale e i pazienti è abbastanza avvilente. Il fatto che poi la dottoressa sia stata messa sotto processo per aver preso delle difficilissime decisioni in bilico tra la vita e la morte dei pazienti, è ancor più scoraggiante. Ma tant'è. Nel cast anche Cornelius Smith Jr. (Scandal), Robert Pine (Chips) e Michael Gaston (L'uomo nell'alto castello) e Julie Ann Emery (Better Call Saul). Da vedere necessariamente su Apple Tv+.
14. The Patient - FX on Hulu
Altra performance eccezionale di quest'anno è quella di Steve Carrell, noto principalmente per le sue interpretazioni comedy, questa volta però nel ruolo drammatico di Alan Strauss, uno psicoterapeuta ebreo vedovo che viene rapito e tenuto prigioniero da un serial killer (interpretato dal superbo Domhnall Gleeson di Run). La richiesta è insolita: il killer vuole capire come tenere a freno i suoi istinti omicidi, cercando di 'guarire' e smettere di uccidere, oppure scegliendo di diventare la sua prossima vittima. Complice della malsana idea è la madre del ragazzo (Linda Emond), che ogni tanto scende al piano di sotto, convinta che con questo tipo di 'terapia' suo figlio possa migliorare.
La linea sottile tra intimità e claustrofobia è ben visibile e il dramma a volte diventa (volutamente) insopportabilmente teso, a causa dell'analisi interiore che Strauss è costretto a fare, dato il suo rapporto con il figlio ortodosso (Andrew Leeds di Barry). Inizia così un gioco gatto-topo ed un viaggio emotivo ed insidioso, tanto quanto la prigionia del terapeuta. The Patient è un thriller psicodramma di 10 episodi creato da Joel Fields e Joe Weisberg (il duo di autori dietro il capolavoro The Americans). In Italia potete vederla su Disney+.
15. Gaslit - Starz
Le star del cinema Julia Roberts, Sean Penn e Dan Stevens danno vita a questo spaccato di storia ambientato negli anni '70 durante l'amministrazione Nixon e lo scandalo Watergate. Gaslit racconta ciò che non fu detto ai tempi: una storia diversa, vista con gli occhi dei personaggi che all'epoca furono dimenticati, dai sottoposti di Nixon a Martha Mitchell, moglie del procuratore generale John N. Mitchell. Furono proprio i commenti di Martha durante diverse interviste a rivelare il coinvolgimento di Nixon nello scandalo, con dettagli importanti e segreti.
Ciò ebbe conseguenze disastrose nella vita di Martha, sia professionale che personale, che venne distrutta (fu additata come instabile e drogata, addirittura fu tenuta prigioniera in casa da alcuni uomini del Presidente), tanto che suo marito John fu costretto a scegliere tra lei e il Presidente degli Stati Uniti. Basato sul podcast Slow Burn by Leon Neyfakh e prodotto dal creatore di Mr. Robot Sam Esmail, gli 8 episodi di Gaslit scorrono via facilmente. Le interpretazioni della Roberts, di Penn e di Stevens sono strabilianti ovviamente, ma del notevole cast fanno parte anche Betty Gilpin (GLOW), Shea Whigham (American Hustle), Hamish Linklater (Midnight Mass), John Carroll Lynch (American Horror Story) e Chris Messina (The Sinner). Potete recuperarla sui canali Starzplay di Prime Video Channels o Lionsgate+ di Apple Tv+.
16. The Staircase - HBO Max
La docu-serie originale di Jean-Xavier de Lestrade è uno dei migliori esempi di serie true crime che siano mai stati realizzati: oltre a raccontare la storia dell'omicidio di Kathleen Peterson, moglie dello scrittore di romanzi gialli Michael Peterson, spinta giù dalle scale presumibilmente dal marito, cattura l'assurdità assoluta del sistema giudiziario penale statunitense. Così, nel 2022, HBO ha deciso di realizzare un drammatico adattamento della docu-serie originale, con protagonisti due mostri sacri quali Colin Firth e Toni Collette, entrambi candidati agli Emmy. Scritta da Antonio Campos (già autore de Le strade del male e The Sinner), The Staircase non racconta semplicemente la stessa storia del documentario originale, ma narra i fatti esaminando il modo in cui il pubblico trasforma le tragedie in intrattenimento. Un'interpretazione di crimini realmente accaduti che dà il via ad un nuovo modo di raccontare storie.
Lo show segue la battaglia giudiziaria durata 16 anni tra processi, rivelazioni e un circo mediatico incessante, che distrusse la vita della famiglia Peterson, composta da cinque figli, due delle quali adottate anni prima. La vicenda portò alla luce diversi ed inquietanti segreti di famiglia, tenuti nascosti per tanti anni. Un cast straordinario, che include anche Michael Stuhlbarg (Call me by your name, Dopesick), il figlio d'arte Patrick Schwarzenegger (Terminal List), Sophie Turner (Game of Thrones), Juliette Binoche (Oscar per Il Paziente Inglese) e Rosemarie DeWitt (La La Land). Potete recuperarla su Sky.
17. The Old Man - FX
Una chicca per appassionati di thriller spy story: l'immenso premio Oscar Jeff Bridges ex Big Lebowski fa la sua entrata trionfale nel mondo delle serie tv come Dan Chase, minaccioso e cattivissimo ex ufficiale della CIA degli anni '70, che ora vive fuori dai giri come un normale uomo anziano con due cani. Si ributta nella mischia quando alcune persone del suo passato lo vogliono morto: è ricercato, infatti, dalla sua vecchia nemesi, l'iracheno signore della guerra Faraz Hamzad (Navid Negahban, l'Abu Nazir di Homeland) che ha ancora un conto in sospeso con lui, e dal suo vecchio amico-nemico ora vicedirettore del controspionaggio dell'FBI Harold Harper, interpretato dal supremo John Lithgow (indimenticabile come Trinity in Dexter e come Churchill in The Crown).
Bellissime le sequenze in cui l'Old Man combatte contro ogni tipo di nemico: dinamiche, cruente, con una regia di altissimo livello e tendenzialmente neanche così brevi, cosa che mi ha colpito parecchio, data la non proprio giovane età di Jeff Bridges. Creata da Robert Levine e Jonathan E. Steinberg (autori di Black Sails), basata sul romanzo omonimo di Thomas Perry, nel cast della serie ci sono anche E.J. Bonilla (Sentieri), Bill Heck (Locke & Key) che interpreta Chase da giovane, Amy Brenneman (Giudice Amy, The Leftovers, Goliath) e Alia Shawkat (Arrested Development) pronti a tornare anche nella seconda stagione in uscita l'anno prossimo. Potete vederla su Disney+.
18. Pam & Tommy - Hulu
Confesso che prima di iniziarla, temevo che si rivelasse una sorta di serie tv un po' leggera a mo di' gioco-scherzo. Fortunatamente mi sono ricreduta quasi subito: Pam & Tommy, oltre a raccontare naturalmente la vorticosa storia d'amore tra l'icona femminile degli anni '90 Pamela Anderson e Tommy Lee, ex batterista dei Mötley Crüe, sposati nel 1995 dopo essersi conosciuti per appena 96 ore, ha una sorprendente profondità emotiva e rappresenta un importante pezzo di storia della cultura pop dell'epoca, quando le celebrità femminili come la Anderson venivano (mal)trattate con misoginia, come fossero degli stupidi oggetti senza sentimenti.
Non manca il racconto del furto della famosa sex tape che venne poi diffusa in videocassetta e sul primo internet di quegli anni, con conseguenze disastrose sulle loro vite professionali e personali, soprattutto per quella di Pamela. Protagonisti praticamente identici nei panni delle due star (la serie infatti ha vinto l'Emmy come Miglior Trucco), sono Lily James (Downtown Abbey) e Sebastian Stan (Captain America), perfetti insieme affiancati anche da Taylor Schilling (Orange is the new Black), Seth Rogen (The Boys) e Nick Offerman (Parks and Recreation). Potete vederla su Disney+.
19. House of the Dragon - HBO
Chiudiamo con lo show evento più atteso dell'anno, spin-off di Game Of Thrones dedicato alla casata dei Targaryen. La serie prequel de Il Trono di Spade ha ovviamente battuto tutti i record nel giorno stesso di uscita: la premiere, infatti, è la più vista nella storia di HBO. Già rinnovata per una seconda stagione, con i fan entusiasti di tornare a King's Landing, tre anni dopo il controverso finale dello show originale, la serie si concentra sui giochi di potere e guerra tra i membri di House Targaryen (famiglie dai capelli dorati, draghi, incesti e follia) ed è ambientata 174 anni prima degli eventi di GOT. La serie è basata sul romanzo Fire & Blood di George R. Martin (spin-off della saga di A Song of Ice and Fire).
Tra i protagonisti, come sempre sono numerosi, vi sono diversi attori straordinari: Matt Smith (Doctor Who, The Crown) nei panni di Daemon Targaryen, Paddy Considine (The Outsider) nel ruolo di Re Viserys, Rhys Ifans (Notting Hill) è il perfido Otto Hightower, Olivia Cooke (Sound of Metal) è la Regina Alicent Hightower, Eve Best (Nurse Jackie) è la tostissima Principessa Rhaenys Targaryen, mentre Milly Alcock (Upright) e Emma D'Arcy (Truth Seekers) interpretano la giovane/adulta Principessa Rhaenyra Targaryen. Diciamolo, House of the Dragon non può essere galvanizzante come l'originale (come può la discordia di una famiglia competere con quella di nove?), ma sono riusciti di nuovo ad incuriosirci e tenerci incollati ogni lunedì sera alla tv. Potete recuperarla su Sky.
Giorgia Brandolese
Da The Wire ai Pearl Jam, passando per Grant Achatz. Musicista, Giornalista, laureata in Comunicazione pubblicitaria, nel corso degli anni si specializza in Cinema, Serie Tv, Alta Cucina.
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.