Si aprono le porte della Fondazione Prada
Il 9 maggio, la Fondazione Prada inaugurerà la sua nuova sede a Milano, in Largo Isarco. Creata da Miuccia Prada e dal marito Patrizio Bertelli, è un’istituzione dedicata all'arte contemporanea e più in generale alla cultura, e promuove mostre ed eventi culturali.
La sede milanese della Fondazione è stata progettata dallo studio OMA di Rotterdam, do Rem Koolhaas, architetto di fama mondiale, e sarà composta da edifici pre-esistenti appartenenti a una distilleria risalente ai primi Novecento, combinati sapientemente con tre nuove costruzioni (Podium, Cinema e Torre), per una superficie totale di 19mila metri quadri, di cui 11mila destinati ad attività espositive. All'ingresso, il pubblico sarà subito accolto da due spazi, nati da preziose collaborazioni: un’area didattica dedicata ai bambini è stata sviluppata con gli studenti dell’École Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles, mentre il Bar Luce porterà l'eccellente firma del regista statunitense Wes Anderson, che ha ricreato l’atmosfera dei tipici caffè di Milano: la decorazione del soffitto e delle pareti riprodurrà in “miniatura” uno dei simboli della città, la Galleria Vittorio Emanuele, mentre gli arredi interni in formica, le sedute e il pavimento in terrazzo saranno omaggio al cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta.
In occasione dell’inaugurazione, Fondazione Prada presenterà la mostra "Serial Classic", curata da Salvatore Settis in collaborazione con Anna Anguissola, che attraverso più di 60 opere, indagherà la serialità nell'arte classica e il rapporto tra originale e copia, specialmente in riferimento alla produzione romana della tarda Repubblica e dell’Impero, quando era diffusa la consuetudine di replicare i grandi capolavori scultorei dell’arte greca. Saranno tre inoltre i progetti espositivi che si susseguiranno: "An Introduction" (9 maggio 2015 – 10 gennaio 2016), mostra nata da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant, "In Part" (9 maggio-31 ottobre 2015), a cura di Nicholas Cullinan, e "Trittico" una strategia espositiva dinamica concepita dal Thought Council (Shumon Basar, Nicholas Cullinan, Cédric Libert).
Per quanto riguarda il cinema invece, la Fondazione "ospiterà" "Roman Polanski: My Inspirations", un documentario concepito dal regista per la Fondazione Prada e diretto da Laurent Bouzereau, ripercorre le fonti d’ispirazione della sua opera cinematografica. In più, ci saranno le attività di un’Accademia dei bambini e gli splendidi spazi raccolti della Haunted House.
Organizzata su quattro livelli, questa “casa degli spettri” ha due-tre piccoli ambienti per ogni piano, ognuno dei quali ospiterà una o due opere (di Louise Bourgeois e Robert Gober). È davvero insolito vedere l'arte esposta in un percorso verticale ma il respiro che viene da questo tipo di organizzazione spaziale è piacevolissimo: dà infatti il giusto rilievo a ogni oggetto/installazione e, al visitatore, costretto a muoversi su scale o con un montacarichi, il tempo di assorbirlo e di tenerlo dentro di sé. La Galleria Sud invece, sarà adibita ad ospitare la collezione permanente della Fondazione, dove l'allestimento è molto suggestivo. Si parte dagli anni Sessanta e si finisce in una grande “quadreria” con decine di opere più contemporanee esposte tutte insieme. Al centro di questo percorso, però, uno studiolo della fine del Quattrocento crea un piacevole legame con il passato e “rompe” il divenire cronologico della collezione. Dietro una porta nell'ultima stanza della Galleria Sud, poi, si cela un vero e proprio gioiello: un deposito con“veicoli d'artista”, macchine realizzate da Elmgreen & Dragset, Carsten Höller & Rosemarie Trockel, Tobias Rehberger, Gianni Piacentino e Sarah Lucas.
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