Esce il Morandini 2018. Virzì premiato per il secondo anno consecutivo

Il Morandini 2018 premia con la sua copertina Ella & John di Virzì

Il Morandini 2018, il dizionario dei film e delle serie televisive edito da Zanichelli, premia con la sua “prima pagina” Ella & John, l’ultimo lavoro di Paolo Virzì.

Quest’anno la copertina del famoso Morandini, il dizionario dei film e delle serie televisive pubblicato da Zanichelli e curato dal critico cinematografico Morando Morandini assieme alla moglie Laura e alla figlia Luisa, premia per la seconda volta un film del regista toscano, dedicando la sua copertina a Ella & John (The Leisure Seeker). Per il secondo anno consecutivo, infatti, Paolo Virzì si aggiudica la copertina del Dizionario dei film di Zanichelli. La passata edizione ha visto il trionfo del suo pluripremiato film La pazza gioia, un On the road movie che fonde insieme ironia, buonumore e dramma.

Per tradizione, la bibbia dei cinefili è solita mettere in copertina sempre un film italiano ritenuto il migliore della passata stagione. Ma è la prima volta nella storia del Morandini che l’onorificenza viene data per due anni di seguito a film dello stesso regista. Ed è la prima volta che campeggia una pellicola presentata all’ultimo al Festival di Venezia, quindi uscito da poco. Un record meritato, perché il lavoro di Virzì “è un film che non è americano – come hanno polemizzato – né voleva esserlo; è una coproduzione Italia-Francia con la presenza di due grandi protagonisti: Helen Mirren (inglese) e Donald Sutherland (canadese). Il tema centrale non è l’America, ma quel che dice (e quel che non dice, mostra) dell’America graffia e incide. È una storia d’amore, universale, che diverte, emoziona e commuove. È un film d’autore. Italiano”, spiega così Luisa Morandini nella presentazione del dizionario.

È un lavoro in cui il regista "…prende, corregge e modifica il libro di Michael Zadoorian, - da cui è tratta la storia - viaggia insieme ai suoi 2 strepitosi protagonisti attraverso le impervie vie dell'amore, con ironia, commozione, tragedia e passione…". Giudizio nel dizionario: "da non perdere", nella sezione Mostra del Cinema di Venezia 2017.
E alla domanda "Perché la scelta di un film dal Festival di Venezia?", l’autrice e critica cinematografica ha risposto così: "È stata una stagione forse meno ricca e meno interessante delle ultime, per il cinema italiano (che non ci ha dato la soddisfazione che speravamo) ma più in generale per tutto il cinema (che sembra sempre più seguire strade tecnologicamente avanzate, ma forse troppo inclini a fantasy, fantascienza, supereroi e azione". Fantascienza che non sempre funziona, come nel caso di Alien Covenant, diretto da Ridley Scott, che viene definito come "l’ennesimo sequel della saga strutturato per mantenere vivo un marchio". Giudizio critico: 1 stella.

Nel Morandini 2018 (27.000 film - 16.500 su carta, 27.000 nella versione digitale), non mancano "bocciati illustri" della passata stagione cinematografica. Song to song di Terrence Malick, per esempio, ma anche alcuni titoli italiani, come Mister Felicità di Siani, Non c’è più religione di Miniero, Fortunata di Castellitto e Questi giorni di Piccioni. Tengono botta (3 ½ stelle), invece, il documentario di Olmi Vedete, sono uno di voi e Sole Cuore Amore di Vicari in cui "primeggia una straordinaria Ragonese".
Le 4 stelle se le aggiudicano Sully di Clint Eastwood, Io, Daniel Blake di Ken Loach, già Palma d’oro a Cannes, Neruda di Pablo Larraín, L'altro volto della speranza di Aki Kaurismäki e A casa nostra di Lucas Belvaux. 3 ½ stelle anche per il pluripremiato La La Land.

Ma è stata anche la stagione di grandi film d’animazione: lo dimostrano le 4 stelle che Morandini 2018 ha assegnato a Cattivissimo Me 3, Baby Boss e a La mia vita da zucchina. Molto apprezzati anche il gioiellino della Pixar Alla ricerca di Dory e l’harrypotteriano Animali fantastici e dove trovarli di David Yates.
Il Morandini 2018 comprende anche 850 serie televisive, scelte fra le più seguite o le meglio realizzate; nella versione digitale ci sono anche 750 cortometraggi e 7000 immagini di scena o locandine.

Martina Zito