L'Infinito Giacomo: al Teatro Carcano lunedì 9 dicembre
Dopo lo straordinario successo ottenuto ne “La coscienza di Zeno”, Giuseppe Pambieri veste i panni di Giacomo Leopardi in L’INFINITO GIACOMO, lunedì 9 dicembre al Teatro Carcano. Uno spettacolo che ritrae un artista senza tempo, al di là di ogni regola, creatore di eterna bellezza.
La scoperta di un Giacomo Leopardi inedito, di un genio precocissimo, di un adolescente inquieto, di un amante appassionato, di un uomo che ha il coraggio di guardare la realtà e accettare la verità del dolore senza compromessi e facili giustificazioni. L’umanità irriverente del poeta e il suo spirito dissacrante sono al centro di questo viaggio attraverso le sue opere: l’Epistolario, lo Zibaldone, gli scritti filosofici e politici, le Operette Morali e i Canti.
L’imperfezione del genio, in tutta la sua irregolarità, conduce alla solitudine, a un pellegrinaggio estenuante nell'universo. Leopardi è un re senza regno, è Amleto che arriva oltre il limite del conoscibile, supera la coscienza affermando la vita nel suo groviglio inestricabile di bene e male; per il genio tutto è noia, è tedio incommensurabile. Il poeta di Recanati, con lucido disincanto, affonda a piene mani nella verità e ne trae la radice del dolore.
Leopardi, affettuosamente Giacomo, nel nostro viaggio, non appare così distaccato e lontano dai piaceri terreni, non ci sembra affatto disinteressato a ciò a cui aspira la gente comune. Giacomo è vulnerabile, ansioso, riservato, schivo, eppure è pervaso da un desiderio inesauribile di vita. Giacomo è goloso, non può fare a meno di dolci, cioccolata, paste alla crema e gelati. In questo ricorda Mozart, altra creatura divina nella sua sregolatezza.
La biografia romanzata che esce dalle pagine dell’Epistolario e dello Zibaldone ci aiuta a costruire un ritratto singolare ed inedito del nostro poeta. Leopardi, con grande sincerità, confessa le sue paure come la sua fobia per l’acqua, un fastidio che giungerà al parossismo e alla comicità, culminando nel rifiuto del bagno almeno settimanale. Non mancano gli spunti divertenti per riflettere sul suo rapporto con l’eros e la sessualità. Nelle sue stesse parole, il desiderio di una vita normale è incessante: il dono della poesia appare spesso come una maledizione divina che lo segna come diverso, lo condanna a una sofferenza eterna e lo affranca contro ogni sua volontà dal mondo che lo circonda.
Leopardi non è tutto nella sua poesia. La sua ricerca affettiva attraversa i secoli e incontra una disperata umanità che per sopravvivere alla storia che avanza, non può che stringersi in una solidarietà reale che diventa l’unica possibilità di sopravvivenza, ancora oggi per tutti noi.
Giuseppe Argirò
Al Teatro Carcano di Milano
lunedì 9 dicembre 2013 ore 20,30
Giuseppe Pambieri
L’INFINITO GIACOMO
Vizi e virtù di Giacomo Leopardi
Ritratto inedito del poeta attraverso le sue opere
Drammaturgia e regia Giuseppe Argirò
Produzione Teatro Carcano
Posto unico € 18,00 – Insegnanti € 15,00 - Studenti € 13,50Durata 1 ora e 15 minuti - E’ valido l’abbonamento “Invito a teatro”
Per informazioni e prenotazioni 02 55181377 – 02 55181362
Per gruppi organizzati Progetto Teatro 02 5466367 – 02 55187234
Prevendite on-line
Teatro Carcano – corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano
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