La monaca di Monza si confessa al Teatro Franco Parenti di Milano
I pluripremiati Federica Fracassi e Valter Malosti tornano a lavorare insieme e portano in scena La monaca di Monza di Giovanni Testori, dal 12 Febbraio al 3 Marzo 2019.
Marianna de Leyva, nome di battesimo della Monaca di Monza, fu la protagonista, nel 1600, di uno scandalo che coinvolse la città lombarda da cui prende il nome. Figlia primogenita di un nobile spagnolo, venne costretta dallo stesso a pronunciare i voti e diventare la monaca Suor Virginia Maria, in ricordo della madre morta a solo un anno dalla sua nascita. Lo scandalo ebbe terreno fertile su cui attecchire quando la vita di Marianna incrociò quella di Giovanni Paolo Osio, giovane uomo bello e ricco, che viveva con la sua famiglia vicino al monastero di Santa Margherita dove lei e altre giovani si dedicavano al lavoro monastico.
La storia deve la sua fama a i Promessi Sposi di Manzoni, che riportò la vicenda romanzando i fatti realmente accaduti. Entrambi nel romanzo sono presentati con nomi diversi, Egidio lui e Gertrude lei. Accanto alle variazioni dei nomi, ci sono tanti dettagli che furono romanzati e inventati dal Manzoni. Così introduce Egidio nel capitolo X de I Promessi Sposi: Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi.
La loro fu una storia travagliata, che portò a fini tragiche, alcuni morti per mano di Osio, che cercò in tutti i modi di tener segreta la loro relazione, e lui stesso che finì assassinato per mano di chi credeva amico. Marianna venne rinchiusa per 14 anni in una cella angusta di 1,50 metri per 2,50, con solo una fessura che permetteva il ricambio dell’aria e la consegna dei viveri. Sopravvisse, e considerata pentita, le venne concesso il perdono.
Al Parenti la versione messa in scena è quella di Giovanni Testori, scrittore, drammaturgo e critico letterario scomparso nel 1993, e autore di più di 40 opere tra poesia, teatro e letteratura. Appassionato e innamorato del Manzoni de I Promessi Sposi, gli dedica due opere teatrali, una edita nel 1967, La monaca di Monza, e l’altra, circa una decina di anni prima, nel 1984, dal titolo I Promessi Sposi alla prova.
Nella sua versione, la protagonista, da morta, rivive la tragica vicenda a partire dal principio, il momento del suo concepimento, vissuto come un vero e proprio atto brutale del padre nei confronti della madre. Rievoca poi il disperato amore per Gian Paolo Osio, un uomo sanguinario che farà una fine altrettanto cruda.
"La parola si fa carne, rimette insieme le sue “ossa maledette” per dar vita ad una blasfema eppur umanissima resurrezione"
(il regista Valter Malosti)
ORARI
martedì h 20:30, mercoledì h 19:15, giovedì h 20:00, venerdì h 20:30, sabato h 21:00, domenica h 15:45
PREZZO
Platea Intero 23,50€ + prev. Ridotto Over65/under26 15€ + prev. Convenzioni* 18€ + prev. Galleria Intero 18€ Ridotto Over65/under2615€ + prev. * le convenzioni sono valide per platea e galleria, e per tutti i giorni, esclusi venerdì e sabato.
Alessandra Gandolfi