Sonia Bergamasco mette in scena L’uomo seme di Violette Ailhaud al Teatro dell’Arte della Triennale
Dal 16 al 21 gennaio, al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano, andrà in scena L’uomo Seme, spettacolo tratto dal racconto di Violette Ailhaud e ideato, diretto e interpretato da Sonia Bergamasco, che torna ancora una volta ad esplorare l’universo femminile.
Dopo Karenina, Il Ballo, Il Trentesimo Anno, Louise e Renée, Sonia Bergamasco continua la sua esplorazione dell’universo femminile, e lo fa questa volta attraverso la lingua forte e appassionata di Violette Ailhaud, autrice di uno stupefacente memoir di poche pagine diventato un caso editoriale, che stupisce per la sincerità delle parole e per la trasparenza di intenzioni. Una storia di donne, di rinascita, di determinazione femminile, di rigenerazione e di un possibile domani.
In un piccolo villaggio tra le montagne dell’Alta Provenza, all’indomani della prima guerra mondiale, tutti gli uomini sono morti. Il paese è abitato solo da donne e bambini. Violette Ailhaud, testimone dei fatti quando aveva solo diciassette anni, trova la forza e le parole per raccontare quello che era avvenuto molti anni prima e decide di affidare, ormai ottantenne, il suo memoriale a un notaio con l’incarico di consegnarlo alla sua morte alla più giovane delle sue discendenti.
Una lingua forte, scabra e ventosa ci conduce in cima alle montagne dove è ambientata la vicenda e dove vive questa comunità di sole donne che stringerà uno straordinario patto per la vita.
A dominare la scena dello spettacolo c’è un albero-casa, realizzato dall’artista artigiana Barbara Petrecca, che si anima delle luci di Cesare Accetta e dei movimenti scenici curati da Elisa Barucchieri. Accanto a Sonia Bergamasco, troviamo sul palco il gruppo vocale pugliese Faraualla e il musicista e percussionista Rodolfo Rossi. Dopo una prima tappa in forma di lettura scenica presentata nel novembre 2014 a Radio3, nell’ambito del Festival teatrale Tutto esaurito!, il progetto Uomo seme si apre ora a una versione di scena, esito di un processo di elaborazione che ha preso ispirazione dalla campagna pugliese, dalle pagine di Svetlana Aleksievic e, in particolare, dal suo libro La guerra non ha un volto di donna, e naturalmente dal sentimento suscitato dall’incredibile vicenda delle donne raccontata da Violette Ailhaud.
“Quando una storia ci colpisce al cuore sentiamo il bisogno di raccontarla di nuovo per ritrovare, in chi guarda e ascolta, conferma del nostro sguardo. Questo è quello che mi è successo quando ho letto L’uomo seme, testimonianza viva di un’esperienza unica e sconvolgente”, ha scritto Sonia Bergamasco.
Attrice e regista, Sonia Bergamasco è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Milano. Debutta nell’Arlecchino dei giovani di Giorgio Strehler, lavora con Carmelo Bene, Theodoros Terzopoulos e Massimo Castri ed è regista e interprete di spettacoli in cui l’esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Al cinema e in televisione ha lavorato, tra gli altri, con Liliana Cavani, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana e Roberta Torre.
Inno spiazzante alla vita, L’uomo seme è uno spettacolo corale concepito in forma di ballata, in cui racconto, canto e azione scenica cercano un punto di equilibrio essenziale. L’appuntamento è dal 16 al 21 in Triennale Teatro dell’Arte.
L’uomo seme
Da martedì a sabato h 20:00
Domenica h 16:00
Triennale Teatro dell’Arte
Viale Emilio Alemagna, 6
Informazioni Biglietteria:
Tel. 0259995206
www.teatrofrancoparenti.it
Martina Zito