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“Jcol brows” è la nuova frontiera per la cura e il benessere delle sopracciglia firmata Amapola.
Palazzo della Ragione a Milano ospita Inside Out, una mostra che con 250 immagini di oltre quaranta fotografi racconta il Belpaese.
Da Gianni Berengo Gardin a Massimo Vitali, da Gabriele Basilico a Mario Giacomelli, da Luigi Ghirri a Mimmo Jodice, da Letizia Battaglia a Silvia Camporesi, una selezione di opere che testimoniano l’evoluzione del linguaggio fotografico italiano contemporaneo e, al tempo stesso, sono un atto d’amore nei confronti del proprio Paese, dei suoi paesaggi, delle sue città, dei suoi abitanti.
L’esposizione, concepita per essere un’unica iniziativa scandita in due momenti, dal 21 marzo al 21 giugno con i fotografi italiani e dal 1°luglio al 27 settembre con i fotografi del mondo, consegna al pubblico l’immagine del paese più rappresentato della terra, attraverso 600 immagini dei più importanti autori italiani e internazionali.
“Questa mostra raccoglie idealmente il testimonial delle due precedenti esposizioni dedicate ai due grandi maestri della fotografia Salgado e Bonatti che hanno raccolto un grande successo e racconta il nostro paese proponendo le fotografie di grandi fotografi che hanno colto gli aspetti principali del nostro Paese e dei suoi abitanti. Un capitolo importante del palinsesto di Expo in città che conferma la vocazione di Milano come città d’arte aperta “aperta a tutti i linguaggi dell’espressione artistica contemporanea”, ha dichiarato Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura.
Un viaggio nel tempo, nei luoghi, nelle vicende che, mescolandosi, costituiscono la trama per un riflessione su quello che l’Italia e gli italiani sono e sono stati.
La suggestione del viaggio verrà anche ricreata dal particolare allestimento di Peter Bottazzi che, per l’occasione, ha pensato a un lungo convoglio composto da diverse carrozze che ospitano, al loro interno, delle personali di ciascun autore che interpreta i luoghi dell’Italia che più l’hanno ispirato.
Con la seconda parte - OUT -, dal 1° luglio al 27 settembre 2015, le fotografie degli autori italiani lasciano il posto a quelle di grandi maestri internazionali, quali Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Alexei Titarenko, Bernard Plossu, Isabel Muñoz, John Davies e altri.
Marco Trabucchi
INGRESSO:intero €12 / ridotto €10
ORARI:
martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 20.30
giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
INFO:
Palazzo della Ragione - piazza dei Mercanti, 1 - Duomo
www.palazzodellaragionefotografia.it
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Per rimanere in tema San Valentino, domenica 8 febbraio allo Spazio Papel di Milano verrà inaugurata Immagini d'Amore, una bella mostra dedicata all'Amore, quello vero, che può nascere tra due esseri umani, oppure quello indirizzato ad animali, ad oggetti, a hobby, a opere d'arte, alle proprie passioni. L'esposizione si apre con una tavola a fumetti di Sergio Toppi tratta da una singolare e intensa storia ambientata in una fabbrica, dove anche tra i macchinari riescono a svilupparsi sentimenti sinceri.
Immagini d'Amore racconta l'affetto più profondo attraverso le opere di artisti vari, provenienti dal mondo dell'Illustrazione, del Fumetto e della Pittura.
L'inaugurazione si svolgerò domenica 8 febbraio dalle 17 alle 19, ma sarà possibile visitare l'esposizione fino al 21 febbraio.
Ecco l'elenco degli artisti che parteciperanno alla mostra:
Sergio Cavallerin, Mara Chemini, Jonathan Colombo, Carlotta Di Stefano, Christian Flores, Maddalena Gerli, Roberta Maddalena Bireau, Antonella Natalis, Roberta Paggini, Giovanni Robustelli, Federica Ubaldo, Marcia Zegarra Urquizo, Willow, Enzo Facciolo, Lorenzo Mattotti, José Muñoz, Sergio Toppi, della collezione Crapapelada.
Spazio Papel
via Savona 12 – Milano
Orari:
martedì-venerdì 14-19, sabato 11-13 e 15-19
[gallery size="full" type="rectangular" ids="36720,36721"]Dopo la riuscitissima mostra dedicata a Robert Doisneau, lo Spazio Oberdan torna a parlarci di fotografia, riconfermandosi come luogo ideale per accogliere e apprezzare la sesta arte. E' la volta di di Izis Bidermanas, il 'poeta della fotografia', presentato dal 12 febbraio al 6 aprile 2014.
Nato in Lituania nel 1911, a Marijampole, negli anni Trenta fugge dalla Russia zarista per raggiunge la meta più ambita da tutti gli artisti: la Parigi reduce dalla Belle Epoque, nonché dimora dei sogni dei più grandi poeti e pittori del tempo.
Portandosi dietro l'esperienza dell'esilio e degli orrori della guerra riesce a mantenere la sua passione per la fotografia, immortalando, con magnifici ritratti, scrittori, poeti, artisti e figure emblematiche della vita culturale della città. "Paradiso terrestre" è il titolo del suo primo libro pubblicato, con la collaborazione della scrittrice acclamata Colette, che raccontava i luoghi che amava frequentare prima di rimanere paralizzata, e che lui ricostruiva in immagini, trasformando la parola in arte visiva.
Testimone del lavoro di Marc Chagall ci lascia un meraviglioso repertorio fotografico che coglie quel breve attimo d'ispirazione che travolge l'artista durante la creazione dei dipinti. Successivamente questo archivio fotografico si concretizza in "Le Monde de Chagall", volume interamente dedicato all'amico pittore.
Artista ormai affermato e stimato per i suoi duplici interessi di soggetti fotografici, la sua attenzione rimane soprattutto per la città di Parigi, che cerca di raccontare in immagini che la rendono eterna e fuori dal tempo. Il 'sogno' di Parigi, i quartieri popolari, i vicoli, i mercatini, le fieri e lo scorrere della Senna sono i soggetti più fotografati.
Tre opere si succedono a questa forte passione: "Paris des rêves", "Grand Bal du printemps" e l'ultima, nel 1977, "Paris del poètes".
Lo spazio Oberdan accoglie 140 scatti, in una mostra curata dal figlio Manuel Bidermanas e Armelle Canitrot; come nella mostra dedicata a Doisneau, una parte della mostra è dedicata alla video-arte, con il film "Scorci di vita".
Artista umanista, Izis Bidermanas regala fotografie dotate di una grande poesia e intuizione, senza però tralasciare l'importanza della tecnica fotografica, riflessa in un utilizzo sapiente delle luci, per conferire atmosfere oniriche e sospese ad ogni suo scatto.
Affiancato a grandi maestri come Brassai, Cartier-Bresson, Doisneau e Ronis durante la mostra al MoMa 'Five French Photographers', Izis rimane comunque un artista di nicchia, non conosciuto al grande pubblico; un grande gioiello nascosto che finalmente viene riscoperto grazie anche alla cura e alla qualità di cui è sempre stato simbolo lo Spazio Oberdan.
La mostra sarà visibile dal 12 febbraio al 6 aprile 2014
presso lo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 2.
Costo del biglietto: intero 8€; ridotto 6.50€; scuole 3.50€
Per ulteriori informazioni: 02 77.40.63.0202 77.40.63.02
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www.provincia.milano.it
La Fondazione Forma per la Fotografia ha inaugurato mercoledì la mostra Paradise del fotografo italo-svedese Joakim Kocjancic, che durerà fino al 23 giugno.
Nelle immagini dell'artista la città di Stoccolma avvolge le figure, con tracce di graffiti, saluti al paesaggio, messaggi da coloro che sono invisibili, catturati dal fotografo che è sia una parte dell'immagine, sia un elemento estraneo a essa, una persona sola che vede oltre la materia e che vuole andare fino in fondo, esplorare l'anima della città e delle persone che la animano.
Paradise offre un tour gratuito nel paese delle meravigliose illusioni, un incontro tra cielo e terra, tra bianco e nero, attraverso fotografie di vita in movimento, tentando di opporre resistenza a ciò che ci distrugge, i poteri e il tempo.
Joakim Kocjancic nasce a Milano nel 1975, dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze e Carrara, si sposta per diverse città europee e consegue un master di fotogiornalismo alla London College of Communication. Nel 2006 si stabilisce a Stoccolma e realizza alcune mostre, trovando la sua ispirazione nella fotografia di strada con riferimenti alla tradizione americana, giapponese e ovviamente al neorealismo italiano. Nel 2009 è membro dell'agenzia fotografica Linkimage ed è stata selezionato due volte al Foto Festival di Roma. Nel 2010 vince in Svezia il premio per la migliore fotografia in bianco e nero.
Dal 29 maggio al 23 giugno Fondazione Forma per la Fotografia Piazza Tito Lucrezia Caro 1 Milano
Info: www.formafoto.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 0258118067 0289075419
Scatolabianca è una realtà riconosciuta a livello nazionale, rivolta alle Arti Contemporanee, alla formazione e alla cultura. Opera con frequenza sempre più crescente in tutto il territorio e in importanti capitali europee e internazionali. Ha come protagonisti la critica e curatrice Martina Cavallarin direttrice artistica di scatolabianca, Federico Arcuri Art Director, Roberta Donato PR &comunicazione, l’artista Gianni Moretti Coordinamento progetti.
Via Curiel 8 è un film d’animazione che nasce dalla collaborazione delle autrici e illustratrici Mara Cerri e Magda Guidi: un cortometraggio in animazione della durata di 10 minuti. La storia del film è tratta dal libro illustrato Via Curiel 8 di Mara Cerri, pubblicato nel febbraio 2009 dalla casa editrice romana Orecchio Acerbo e descritto sulle pagine della rivista “Lo Straniero”, diretta dal critico Goffredo Fofi, come “un racconto per immagini armonico e speculare. Di grande economia e di massima tensione simbolica, secondo un’idea di magico oggi sempre più rara, per via della sua delicatezza e profondità e della sua capacità di andare oltre il reale verso un’idealità insolita”.
Il film è una co-produzione franco-italiana ed è stato realizzato secondo la tradizionale tecnica del cinema d’animazione: più di 4000 disegni originali, dipinti a mano nell’arco di due anni dalle due autrici.
Come descritto dal critico cinematografico Federico Rossin, il film è “bello perché fragile, delicato come un sogno, misterioso come una visione, leggero come una folata di vento, malinconico come una carezza ricordata”. “La seconda volta che ho visto il film mi sono fatto prendere dai buchi narrativi, da tutto ciò che non dite, non mostrate, non raccontate. E la testa parte davvero a costruire infinite altre immagini, a cercare ai lati dello schermo quello che non c’è, a immaginarsi cosa è accaduto/potrebbe accadere/non accadrà mai”: così descrive le sue sensazioni Emilio Varrà, presidente dell’Associazione Culturale Hamelin di Bologna.
La mostra rimarrà fino al 5 aprile
Sono esposti numerosi disegni originali che compongono il corto, selezionati e disposti in sequenze progressive che svelano e raccontano il movimento dei personaggi nelle sbavature e nella stratificazione del colore, alcune pitture in tecnica mista su tavola che ritraggono e rielaborano personaggi e scene del film e a coronamento della mostra viene proiettato in loop il film Via Curiel 8, nella sua versione definitiva.
Sempre nel 2008, inizia a lavorare a Via Curiel 8, la storia per un albo illustrato di cui è autrice unica (illustrazione e testi) e che sarà pubblicato dalla casa editrice Orecchio Acerbo nel febbraio 2009. Nel frattempo, realizza un progetto filmico dallo stesso soggetto, che vince il Premio della Giuria e il Premio Arte France al prestigioso Festival d’Animazione di Annecy (Francia).
Dal settembre 2009 al settembre 2011 collabora alla realizzazione del film con l’autrice di cinema d’animazione Magda Guidi, realizzando più di 4000 disegni dipinti a mano. Nel dicembre 2011, il film Via Curiel 8 vince la sezione Corti Italia del Torino Film Festival. Ha realizzato il video per lo spettacolo di teatro danza “You and me and everywhere”, una collaborazione con la regista performer Mara Cassiani . Lo spettacolo ha visto il suo debutto durante il Festival Santarcangelo dei Teatri 2012, con il sostegno di AMAT e L’Arboreto-Teatro Dimora.
Magda Guidi nasce a Pesaro nel 1979. Si diploma all’Istituto Statale d’Arte/Scuola del Libro di Urbino, nella sezione Cinema d’animazione e frequenta, successivamente, il Biennio di Perfezionamento in Cinema d’animazione. In seguito realizza alcuni cortometraggi animati, selezionati in numerosi festival italiani e internazionali: Sì, però... (2000) 2° premio al Pesaro Film Festival del (sezione “L’attimo fuggente”) e 2° premio a Videocinema di Pordenone del 2001; “Nuova identità” (2003), videoclip per la band italiana Tre allegri ragazzi morti, premio della giuria a Videozoom di Tornaco (NO) 2003; Ecco, è ora (2004), gran premio “Castelli Animati” di Roma 2004.
Nel 2005 disegna una sequenza in animazione per il cortometraggio "Il nano più alto del mondo", diretto da Francesco Amato e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2009, insieme ad Andrea Petrucci e Sergio Gutierrez, realizza un film d’animazione di 45 minuti per lo spettacolo teatrale L’ultima volta che vidi mio padre, per la regia di Chiara Guidi (Socìetas Raffaello Sanzio).
Camilla Falcioni nasce a Bournemouth (GB) nel 1976. Si laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Università degli studi di Bologna, sede di Ravenna. Dal 2004 al 2009 coordina l'ufficio di Pesaro di Arthemisia, societa' leader nell'ideazione e produzione di mostre ed eventi culturali.
Dal 2010 è responsabile dell’ufficio stampa e promozione di Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive di Pesaro. Si occupa di organizzazione eventi e convegni e collabora con Mara Cerri e Magda Guidi da gennaio 2012.
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