Scatti vintage di Sebastien Lifshitz
In questi giorni su tutti i social networks non fa che girare l’hashtag #lovewins, in onore del passo storico degli Stati Uniti in merito alle unioni omosessuali, legalmente riconosciute in tutto il paese a stelle e strisce dallo scorso 26 giugno 2015, facendo così diventare gli USA il 21esimo paese al mondo che riconosce ufficialmente il matrimonio egualitario tra persone dello stesso sesso.
Una giornata storica, che segna l‘inizio di una possibile rivoluzione nel mondo intero, simbolo di uguaglianza e libertà di scegliere di amare chi si vuole. Tutto il popolo del web ha deciso di omaggiare questa decisione d’oltre oceano modificando la propria foto del profilo con i colori dell’arcobaleno, gli stessi della bandiera della pace che è simbolo del movimento di liberazione omosessuale.
L’amore tra persone dello stesso sesso, tuttavia, esiste da sempre, fin dai tempi dell’antica Grecia, dove addirittura non era nemmeno considerato uno scandalo, anzi era al pari dell’eterosessualità. Si trattava di una vera e propria ricerca del bello, quindi era del tutto indifferente se l’oggetto dell’amore di qualcuno fosse un uomo o una donna.
Si potrebbe pensare che in seguito qualcosa sia andato storto, eppure non è proprio così. Il fotografo francese Sebastien Lifshitz, infatti, ha realizzato un progetto originale e dal sapore del tutto delicato. Si tratta di una raccolta di foto, recuperate nei suoi viaggi non senza difficoltà nei vari mercatini delle pulci, che ritraggono la vita intima di coppie omosessuali negli anni ’50, periodo in cui questo argomento era senza dubbio un tabù.
Scatti unici, preziosi e rari che mostrano come in realtà, anche se “di nascosto”, l’amore è amore, in qualsiasi forma esso si presenti. Donne vestite da uomini, uomini ballerini vestiti da donne, che importa? Quel che salta subito all’occhio è lo sguardo sereno e felice di queste persone, che adesso, negli Stati Uniti, sarebbero state libere di esprimere a pieno questo loro sentimento, senza fare del male a nessuno, semplicemente godendosi una vita serena con la persona che hanno scelto.
“Il rischio era comunque alto anche soltanto facendo sviluppare il rullino, ma questo non ha fermato le coppie e la loro voglia di amarsi”, come afferma lo stesso Sebastien Lifshitz, che nel 2013 ha anche vinto il premio Cesar con il film “Invisibili”, presentato anche tra le proiezioni speciali del 65esimo festival di Cannes.
È ovvio che ognuno è libero di esprimere il proprio parere ed è libero di avere una propria opinione, ma nessuno ha il diritto di imporre a qualcun altro un proprio modo di essere, facendolo passare come unico e universale e anche quando questo è stato fatto, in passato, i risultati sono comunque stati a favore della libertà dell’individuo, come dimostrano queste foto.
“Un inno alla libertà, dove l’amore e la felicità sono presenti senza ferite”, dichiara l’artista e a vederle, immediatamente, si capisce il perché di queste parole. Queste foto hanno ispirato il documentario citato prima, poiché il regista, dopo averle osservate, si è appassionato alle storie dei protagonisti, decidendo così di girarvi un documentario a riguardo. Adesso la decisione di pubblicarle, per rendere partecipi tutti di questa realtà triste, tinta di colori cupi e nascosti, ma con stralci di serenità e passione, rappresentativa di tutti coloro che hanno trovato un posto nel mondo, a prescindere da quello che gli altri pensano.
Adele Di Giovanni
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