Insubriparks: la rete transfrontaliera di 5 parchi dedicata al turismo slow
Appuntamento il 25 gennaio 2023 a Palazzo Pirelli (Milano) per presentare la nuova esperienza turistica che mette a sistema cultura, storia e bellezze naturali. Cinque parchi in rete, tre italiani e due svizzeri. 125 chilometri quadrati di itinerari e 121 punti di interesse mappati da scoprire
Il turismo outdoor, quello fatto di esperienze slow con avventure autentiche da vivere in sicurezza e in totale tranquillità, si conferma la nuova tendenza travel per la prossima primavera: due italiani su tre, infatti, scelgono destinazioni open air.
Lo switch nelle abitudini degli italiani ha portato ad una tendenza sempre più accentuata a scegliere strutture adeguate per trascorrere vacanze immersive in mezzo alla natura. In questo contesto, sempre più di tendenza, si colloca il progetto Insubriparks, l’esperienza transfrontaliera per la valorizzazione dei parchi compresi tra le province di Como e di Varese insieme a quelli della Svizzera italiana nell’Area del Mendrisiotto.
Se ne parlerà mercoledì 25 gennaio, a partire dalle 10.30, a Milano, Palazzo Pirelli – Sala Belvedere Jannacci. Si tratta di un progetto di circa 2milioni di euro complessivi frutto del cofinanziamento di Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Repubblica Italiana, Confederazione elvetica e Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020.
I parchi coinvolti sono: Parco Regionale Campo dei Fiori, Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, Parco delle Gole della Breggia e Parco del Penz. Sono state messi in rete 125 chilometri quadrati di aree verdi e selezionati 121 punti di interesse da scoprire seguendo sei itinerari tematici.
Le sei aree tematiche individuate hanno peculiarità differenti in grado di catalizzare l’interesse di qualsiasi tipologia di visitatore.
Abitare nella storia. Si possono trovare, a cavallo tra Italia e Svizzera, varie testimonianze di come l’umanità ha costruito le proprie forme abitative (case, monasteri, ville Liberty o servizi di ospitalità).
Genio umano. È tutto ciò che testimonia la capacità artigiana, imprenditoriale e innovativa del territorio insubrico nel corso degli anni. All’interno di questo percorso sono presenti piccoli musei che raccontano l’innovazione dell’industria manifatturiera locale, dell’artigianato, della scienza e del saper fare. Un viaggio nell’ingegno umano e nella sua relazione con il territorio e il desiderio di portare avanti le tradizioni e la cultura.
Strati di terra e di cielo. Il territorio degli Insubriparks è ricco di grotte, antiche cave, gole e monumenti naturali di grande interesse geologico. Gli osservatori e i planetari, con le loro attività di divulgazione, offrono ai visitatori una visione alternativa del cielo. Il percorso propone un viaggio alla scoperta del sottosuolo, ma anche lungo i torrenti che scavano rocce millenarie fino ad ammirare lo spettacolo della macchina celeste.
Fortificazioni e segni di confine. Nel perimetro si trovano dogane e barriere di Stato, un tempo si sono alternate linee di frontiera diverse a seconda dei periodi. Su queste linee sono state combattute guerre, si è praticato il contrabbando, lasciando in eredità torri, rocche, castelli, fortini e trincee. Ma questo confine è anche il luogo della natura che non si cura delle infrastrutture umane con le sue vette e i suoi punti panoramici.
Biodiversità un tesoro multiforme. I Parchi sono dei musei a cielo aperto che hanno per obiettivo quello di conservare e valorizzare un patrimonio naturale unico, vario e di grande bellezza, un tesoro multiforme.
Mulini. Sono 12 i vecchi mulini che accomunano la memoria storica tra Italia e Svizzera e che, ancora oggi, sono visibili. I mulini di Insubriparks sono legati alla forza dell’acqua, alla macinatura dei cereali e alla natura che li circonda e fanno parte di un processo di valorizzazione del territorio grazie alla conservazione di testimonianze del passato e della fruizione di ciò che è presente.
“Il turismo outdoor ha conosciuto una forte evoluzione in quanto permette di vivere esperienze uniche, da affrontare con un ritmo slow e in un contesto sostenibile. Questa tipologia di vacanza si conferma essere sempre più diffusa e in grado di rispondere a una richiesta di esperienze uniche e diversificate. – commenta il Presidente dell’Ente regionale parco Spina Verde, Giorgio Casati - La scelta di stare all’aria aperta, immersi nella natura, è sicuramente un’esperienza per riconnettersi con sé stessi. Non è più una semplice formula da vivere solo in estate, ma si è trasformata in uno stile di vita.”
Francesca Luna Noce
Freelance under 30 con il chiodo fisso del mangiare e bere bene. Estremamente curiosa, cresce una nuova generazione di enotecnici fiorentini trasmettendo il suo entusiasmo con la penna e tra i banchi di scuola.
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